Una nuova speranza per il pianeta
Il teologo brasiliano Leonardo Boff scrive del Vaticano e, in particolare, dell'Enciclica «Laudato si» di Papa Francesco. Una visione del mondo. Una lettera che i vescovi di Roma fanno circolare quando hanno qualcosa da dire. Ne riportiamo alcuni capoversi insiti come domanda. Quali sono i concetti più belli dell’Enciclica? «I concetti centrali, che articolano tutto il testo, sono la concezione che tutto sta in relazione con tutto. Tutto è relazione e niente esiste fuori dalla relazione. Questa è la convinzione della fisica quantistica e della nuova cosmologia. Questa comprensione è teologicamente ben fondata perché si afferma che il Dio cristiano non è la solitudine dell’Uno ma la comunione e la relazione della Santissima Trinità, sempre ed eternamente interconnessi. Se Dio -Trinità sono cosi, relazione, allora tutta la creazione rispecchia la natura relazionale di tutte le cose. Da questo concetto ne deriva un altro, quello dell’interdipendenza tra tutti e della corresponsabilità collettiva per il destino comune, della Terra e dell’umanità. Un altro concetto chiave è quello della cura. Significa una relazione amorosa e non dominatrice con la natura e si oppone frontalmente al paradigma della modernità che e la dominazione dell’altro, dei popoli e della natura».
Il Papa denuncia l’espressione maggiore di questa dominazione che è la tecnocrazia. La distingue bene dalla tecnica che ci ha portato tanti benefici. La tecnocrazia rappresenta la dittatura della tecnica, come se tutti i problemi ecologici e umani potessero essere risolti solo per la tecnica. Devono essere presenti la politica, l’etica e una scienza fatta con coscienza, non prioritariamente per il mercato, ma per la vita. Altro concetto importante è il termine «casa comune» per designare la Terra. Cosi è più facile ricordare che tutti abitano lo stesso spazio e che tutti sono fratelli e sorelle gli uni degli altri e anche fratelli del fratello Sole, della sorella Luna e figli della Madre Terra. Questa visione che esiste una fratellanza universale è derivata dalla mistica cosmica di San Francesco, una fonte d’ispirazione per tutta l’enciclica. Essa permette espressioni di grande bellezza, sentimenti di rispetto e di venerazione per tutto quello che esiste e vive. Qui il Papa innova di fronte ai suoi predecessori, in quanto nel suo testo coltiva l’eleganza, la lievità e la poesia.
Dare «un'occhiata alle carte di Dio» credo piacerebbe a tutti, anche per scopi più prosaici di quelli che si proponeva Einstein (a cui si deve la citazione) e di quelli che si propone Gian Carlo Ghirardi, ordinario di fisica teorica all'Università di Trieste e una delle massime autorità in tema di fondamenti della meccanica quantistica, oltre che attivo ed efficace divulgatore. Quasi tutte le grandi costruzioni scientifiche, come la teoria della relatività o l'evoluzionismo darwiniano, sono entrate a far parte del patrimonio culturale comune. Nulla di tutto ciò è però accaduto per la teoria quantistica, forse per la diffusa convinzione che quest'ultima richieda conoscenze così avanzate da escludere a priori qualsiasi tentativo di divulgazione. Il testo di Ghirardi si fonda sulla convinzione opposta: gli elementi essenziali della teoria, quelli concettualmente più innovativi, possono diventare accessibili anche a un vasto pubblico. Utilizzando pochi strumenti formali e matematici, Ghirardi guida il lettore nell'emozionante avventura che ha portato all'elaborazione della meccanica quantistica, permettendo al lettore - per usare le parole di Einstein - di dare un'occhiata, seppure di sfuggita, alle carte di Dio.
Fonti: http://goo.gl/Iq6FXR http://goo.gl/VoMhPL
Foto: http://goo.gl/e7t1Xl