La comunicazione cambia e noi insieme a essa. #10anni
Da piccoli una domanda più o meno ricorrente di logica era se pesasse di più un kg di ferro o uno di piume. Allo stesso modo, nel magico mondo della comunicazione, pesano di più 10 anni nei magnifici anni '60 - epoca a caso - o in questo di inizio di secolo dove Comunitazione è cresciuta? La risposta non è così scontata: ci hanno costruito una serie di successo, Mad Men, e come osservatori dovremmo sempre immedesimarci in chi ha vissuto epoche diverse senza dare facili giudizi a posteriori.
Il tempo è, difatti, una variabile relativa rispetto a un periodo precedente e non c'è dubbio che, per entrambi i periodi, la comunicazione - intesa come un progressivo bombardamento di messaggi, prettamente aziendali - sia stato un crescendo. E di fronte a questa esposizione, la risposta è sempre stata O tempora O mores, non a caso un'espressione di qualche millennio fa dove quel gran copy di Cicerone andava per la maggiore finché non ha litigato con quel Catilina. Non solo '60 (o decenni prima di Cristo), è stato così anche nei '70, negli '80 e nei '90.
Finché non è comparso con il nuovo millennio un mezzo differente che è esploso e ha cambiato una variabile: Internet. Comunitazione nasce proprio in questo solco: ha preso per mano esperti del settore consolidati e semplici appassionati, studenti e lavoratori del settore, e li ha portati non solo a conoscere i meccanismi e i retroscena di questo mondo ma anche a vivere una diversità emersa in questi 10 anni.
Per carità, nella comunicazione ci sono delle costanti, chiaramente: la casalinga di Voghera - forse, l'espressione più felice di questo mondo, sia lodato Alberto Arbasino - o il megadirettore marketing che tutto giustifica sono sempre le grandi figure quasi paterne che tengono spesso in scacco chi lavora in questa industria. Sono un po' le figure temute ma in fondo amate cui restiamo attaccati e che spesso sono in prima linea nell'attaccare - sì, la prendo sul personale - le pretese grandi idee di chi in questo mestiere ci mette l'anima.
Ma c'è qualcosa che, appunto, la popolarità di Internet ha radicalmente ribaltato. Ad esempio, le aziende oggi sembrano essersi accorte di come i consumatori sono prima di tutto utenti e del ruolo che ha avuto la Rete nel liberare e facilitare i processi dal consumatore, wooops, dall'utente verso la azienda, abituata fino a tempi recentissimi a parlare solo con il megafono. Le aziende - e con esse, chi vi lavora - sono dovute cambiare e hanno imparato ad ascoltare.
Allo stesso modo, proprio per il controllo dal basso che permette Internet anche la comunicazione è dovuta cambiare. Vilipesa, sfottuta e derisa da molti ma sempre in auge, necessaria per quasi ogni operazione di successo e oggi un po' più trasparente, in un certo senso è anche più facile. Le bugie e i trucchetti hanno le gambe corte molto più di allora. E' la comunicazione, bellezza, e oggi, come negli anni 60, non puoi farne a meno. E con una guida come Comunitazione puoi continuare a capirla un po' meglio. Aspettiamo il tuo 18esimo, Comunitazione!