soldi
Voglio dare un contributo riportando la mia esperienza sul "campo" in riferimento all' attuale situazione economica e a ciò che si prospetta per il 2009.
Lavorando come consulente, ho ogni giorno rapporti diretti con imprenditori e dirigenti di aziende.
Questo mi permette di vedere e analizzare ciò che accade realmente nel mondo della piccola/media impresa e nell'artigianato, che sono poi, le fondamenta della nostra economia.
La "paura mediatica" è stata abilmente perpetrata da tutti i mass-media. La popolazione culturalmente plasmabile è stata puntualmente colta dalla "sindrome del gregge". Il nostro Presidente del Coniglio... ops! Consiglio ci ha rassicurato, ma non del tutto convinti.
Quindi qual’ è realmente la situazione?
Cosa ci aspetta nei prossimi mesi?
Come possiamo reagire?
A queste domande ho cercato la “mie” risposte che come è evidente non pretendono di essere una verità ma una possibile interpretazione del problema. Mi ripeto dicendo che, il mio lavoro mi permette di cogliere di persona quello che è l’humus attuale dove è già possibile scorgere i germogli di quello che sarà il futuro della nostra economia.
Le cose non sono mai solo come appaiono. Bisogna vederle da varie angolazioni e punti di vista.
La crisi c’è ma è per lo più una “profezia” che si auto avvera! Vi consiglio di leggere la storia (immaginaria ma non troppo) della Last National Bank del signor Millingville descritta dal sociologo Robert Merton. Lo illustra chiaramente.
I prossimi mesi saranno difficili ma la paura sarà maggiore della realtà.
Ricordate la sindrome dell’aviaria? Ricordate la campagna mediatica attuata in Italia nonostante non ci fosse neanche un caso di malattia certo? Ricordate il risultato? Il mercato dei polli in crisi – milioni di euro buttati dalla finestra – il comparto dell’allevamento in ginocchio con licenziamenti e cassa integrazione. Eppure pensateci: era proprio quello il momento più conveniente e sicuro per comprare i polli infatti: mai come allora i controlli erano più severi e il prezzo drammaticamente calato.
E invece …
1. Non sempre le crisi sono negative anzi.
Nelle situazioni difficili emergono i migliori, si adottano strategie alternative altrimenti neanche prese in considerazione. Si diventa più virtuosi e attenti allo spreco(cosa che fa bene non solo al nostro portafoglio, ma anche al pianeta).Si riprendono vecchie buone abitudini come acquistare frutta e verdura direttamente dal contadino, Comprare il latte fresco dal distributore a 1 euro al litro, farsi il pane in casa ecc. In barba alla GDO, e al “cartello” delle COOP. Si risparmia e la qualità è nettamente superiore.
2. E’ nella crisi che bisogna agire!.
Molti imprenditori consigliati anche da i loro “direttori” commerciali o chi per essi, ragionano in questo modo: quando gli affari vanno bene e i clienti ci sono perché investire tanto … Quando le cose vanno male e non ci sono i soldi allora come si fa ad investire. Risultato? Comunque, L’IMMOBILITA’ . Bello vero? Chi la pensa in questo modo è giusto che venga “naturalmente” eliminato dal mercato? A voi la risposta.
3. Adesso più che mai bisogna avere degli obiettivi .La classica definizione di obiettivo è: un sogno … con un piano e una data di scadenza. Oggi sono in pochi a sognare, aspettano che la fortuna bussi alla porta o magari entri da sola, così si evita anche la fatica di aprire …
4. Ci sono aziende che stanno aumentando il fatturato perché stanno scoprendo nuovi mercati e utilizzando metodologie di promozione innovative. Altri si lamentano e intanto perdono terreno e SOLDI!. Signori sveglia!. Il mondo cambia e anche in fretta, eppure ci sono imprenditori che ancora si muovono nel mercato come 20 anni fa. Ci sono aziende che ancora spendono una fortuna in pubblicità sui giornali e tv.
Per ora mi fermo qui, magari in un prossimo articolo vi dirò alcune cose interessanti.
Per contatti e commenti positivi : franco.defazio@logicamente.it
Per commenti negativi: s.berlusconi@governo.it