“I misteri d’Italia: Cinquanta anni della nostra storia determinati da chi si muove nella metà oscura”
E’ ritornata in Tv, nella prima serata della domenica, su rai tre, la nota trasmissione televisiva BLU NOTTE e, come nella scorsa edizione, Carlo Lucarelli e il suo gruppo di lavoro applicano il classico metodo investigativo di Blu Notte ai grandi misteri d’Italia, ad alcune vicende della storia italiana mai chiarite ma da non dimenticare.
Lucarelli, era presente lo scorso 7 ottobre, in occasione della proiezione del film ‘Almost Blue’ di Alex Infascelli, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore, presso la sala del consiglio comunale del comune di Granarolo dell’Emilia in provincia di Bologna.
La serata organizzata nell’ambito della rassegna ‘Percorsi di lettura’, è parte del programma della biblioteca comunale, volto ad approfondire la conoscenza di alcuni personaggi di spicco della letteratura e della narrativa, non solo di quella italiana.
Pregio della penna di Lucarelli, oltre all'ordito della sua narrativa, l'accurata descrizione delle ambientazioni delle sue storie.
D: E a proposito di location, pensi che la Pubblica ammnistrazione possa essere una buona ambientazione per un romanzo noir?
R:Potrebbe essere ma, per quanto mi riguarda, per adesso no! Non conosco la pubblica amministrazione così bene, però immagino proprio possa essere una futura ambientazione perché la PA fa parte della vita di tutti i giorni di un posto e quindi tutto quello che è radicato nella vita di tutti i giorni di un posto può essere raccontato da un romanzo noir.
D: Quindi oggi ai tuoi occhi la pubblica amministrazione è ancora oscura più che trasparente?
R: Sicuramente si ma perché ne so poco io. Però direi che ci sono parecchi posti in Italia in cui la pubblica amministrazione è parecchio oscura e poco trasparente.
D: I casi di Blù notte hanno raccontato i misteri più oscuri della nostra storia hai trovato una tua soluzione a quei casi, hai sciolto qualche nodo?
R: No, noi non abbiamo sciolto nodi, non ne siamo in grado. Quello che facciamo è un lavoro da storici non da investigatori, questi sono nodi che è difficilissimo sciogliere, si sciolgono a livello politico e a livello storico. Mi sono fatto l’idea che ci sono tante cose segrete tante cose nascoste, e come tanti mi sono fatto l’idea che c’è chi conosce questi segreti: basterebbe solo che li dica!
Non sono misteri sono segreti. Cinquanta anni della nostra storia sono stati determinati da qualcuno che si è mosso nella metà oscura e che ha compiuto una serie di azioni, magari non le stesse persone ma con la stessa logica.
D: Quando hai capito che il tuo futuro era fare lo scrittore?
R: Quando avevo incominciato a leggere dei romanzi che mi piacevano e mi era venuta voglia di scriverli e dopo aver iniziato a scrivere mi sono reso conto che ci riuscivo, cioè riuscivo ad andare avanti nella storia e allora, da lì, ho pensato che se dovevo raccontare delle storie questo è il mio modo, il mio stile.
D: Comunitazione è un sito di giovani studenti di scienza delle comunicazioni, cosa consiglieresti a chi di loro desidera diventare scrittore, in particolare scrittore di genere?
R: Il primo consiglio è di leggere perché questo è il consiglio base di tutti gli scrittori, non solo “il genere” però, leggere tutto e con l’attenzione che ha di solito lo scrittore.
Vale a dire che se una cosa che hai letto ti piace, devi capire perché ti piace e come ha fatto lo scrittore a renderla così.
Il secondo consiglio è di scrivere, che sembra un consiglio stupido ma in realtà la scrittura è sottovalutata dagli aspiranti scrittori.
E scrivere vuol dire mettersi a tavolino e scrivere, non solo pensare e aspirare ad una cosa, vuol dire fare la fatica di provare, sperimentare, fare esercizio, per esempio come descrivere un uomo che corre, vedere se ci riesci, poi capire come lo puoi elaborare, imitare dei gesti per poi raccontarli.
Si scrive una storia perché ti viene in mente, incontri una bella storia e la vuoi raccontare dopo scegli di che genere è, in pratica solo dopo ci si rende conto a che genere appartiene la storia che stai raccontando.
Non si parte pensando, ora voglio scrivere un giallo quindi mi metto lì e penso a tutte le storie gialle che mi vengono in mente. Non è così.
Avviene invece che ti viene in mente una storia, inizi ascrivere e d’improvviso ti accorgi che quella che stai scrivendo è un giallo, magari mentre scrivi capisci che è una storia d’amore e allora scopri che non sei un giallista, scrivi storie d’amore non è un’ispirazione, è una cosa che ti scopri dentro.
D: La tua prossima fatica sarà sotto i nostri alberi di Natale?
R: Per natale c’è un DVD , una puntata della trasmissione televisiva, quindi qualcosa che non è narrativa, invece subito dopo spero che esca un nuovo libro che sto scrivendo adesso, un romanzo storico, sicuramente con uno sfondo noir, ambientato nelle colonie italiane in Eritrea alla fine dell’ottocento un intreccio di storie che, a loro volta, si intrecciano.
D: E’ inutile chiederti il titolo?
R: Il titolo è sempre l’ultimo ad essere deciso, quindi è molto vago.
Lasciamo allora il mistrero…
Chi è Carlo Lucarelli
Nato a Parma il 26 ottobre del 1960, Lucarelli è membro dell’associazione scrittori Bolognesi e della sezione italiana dell’AIEP (associazion international escritor de poliziano). Creatore del “Gruppo 13”, che riunisce tutti i giallisti emiliano-romagnoli, ha al suo attivo esperienze teatrali, nonché di giornalista di cronaca nera (Il Manifesto, l Messaggero), di sceneggiatore di fumetti, di scrittore di soggetti per videoclip (Vasco Rossi) e del radio thriller “Radio Bellablù” (radio 3). E’ anche curatore della rivista telematica di letteratura Incubatoio 16 e docente di scrittura creativa alla scuola Golden di Alessandro Baricco a Torino ed al carcere Due palazzi di Padova.
Ha vinto prestgosi premi per i suoi romanzi “Indagine non autorizzata” e “Via delle oche”.
Lucarelli ha condotto e conduce una trasmissione televisiva sui delitti irrisolti dal titolo Mistero in Blu diventata in seguito Blu notte (http://www.blunotte.rai.it) .
Dai suoi gialli sono stati tratti due film Almost blue del regista Infascelli, e Lupo Mannaro di Ribaldi.
I suoi romanzi sono stati tradotti per la prestigiosa Série noir della Gallimard in Francia e poi in Olanda, Grecia, Spagna, Norvegia e Germania.