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Le PMI italiane nell’era del digitale

30/09/2004 5418 lettori
4 minuti



Articolo tratto dal sito Connecting-Managers©

La maggior parte delle imprese italiane, è risaputo, ha carattere medio-piccolo.
Del loro atteggiamento verso la comunicazione ci siamo già occupati recentemente su queste pagine (cfr. http://www.comunitazione.it/leggi.asp?id_art=632), qual è invece il loro atteggiamento rispetto a internet e all'e-commerce?

La prudenza sembra essere ancora il trend dominante: secondo una ricerca a campione condotta da GoToWeb solo il 38% di esse ha un sito web, per di più a carattere quasi solo istituzionale nella stragrande maggioranza dei casi (più del 90%).
Ancora più difficile è la situazione sul fronte e-commerce: solo lo 0,5% delle aziende analizzate offre possibilità di fare acquisti sul proprio sito.

Naturalmente vanno tenute in conto le dimensioni spesso davvero modeste di queste aziende e le loro strutture di costo, inoltre le imprese di questo tipo hanno difficoltà ad accedere al credito bancario per gli investimenti in beni immateriali, quali l'innovazione digitale, beni che diventano velocemente obsoleti e per di più non sono pignorabili.

Tuttavia questa non sembra una giustificazione sufficiente a spiegare questo scarso utilizzo delle tecnologie informatiche, anche perché alcune di esse hanno un costo assolutamente sostenibile.
In più le PMI italiane si dimostrano poco attive anche nell'utilizzare infrastrutture di e-commerce altrui già funzionanti, nel campione GoToWeb infatti solo il 15% delle PMI con accesso Internet (69% del totale) ha effettuato acquisti on-line e solo il 26% di questi ultimi riguardavano il proprio business.

Per cercare di migliorare questa situazione si stanno muovendo anche le istituzioni.
In particolare i ministri Marzano e Stanca, in un comunicato diffuso il 26 Maggio scorso (cfr. http://www.connecting-managers.com/content.cfm?id=229), hanno annunciato l'approvazione un nuovo tipo di fondo a favore delle PMI che intendono adottare l'innovazione tecnologica ed in particolare quella digitale per essere più competitive.
Le risorse saranno tratte dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, con una dotazione di 60 milioni di euro, destinati, secondo Marzano, "ad innescare investimenti tecnologici in innovazione digitale per almeno 1,5 miliardi di euro, per non meno di 7 mila piccole e medie imprese".
Gli investimenti potranno oscillare tra 20 mila e 200 mila euro per impresa e saranno cumulabili con tutte le misure di incentivazione alle PMI.

Sicuramente si tratta di una misura significativa ma in ogni caso è fondamentale che le imprese, incoraggiate da queste risorse, cambino anche il loro atteggiamento verso le nuove tecnologie, al fine di essere davvero più competitive.
In caso contrario anche questo fondo promesso dal Governo sarà una misura transitoria e, con buona probabilità, uno spreco di denaro.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.