Il viaggio verso la particella di Dio
Ci fa piacere partecipare ed accogliere, cogli applausi degli scienziati presenti, la notizia che è riuscita al secondo tentativo la collisione di particelle ad altissima energia, esperimento in corso al Large Hadron Collider, l’acceleratore di particelle del Cern di Ginevra che ha stabilito il nuovo record mondiale per macchine di questo tipo mettendo in circolo due fasci di protoni con un’energia pari a 3,5 TeV. L’esperimento fa anche parte di un progetto di ricerca sui primi istanti di vita dell’universo, pochi istanti dopo il cosiddetto Big Bang.
Era l’undici settembre /2008 quando sul nostro ctablog ci preoccupavamo di postare «il viaggio verso la particella di Dio». Ripreso dai media il nostro post iniziava con un monito: «Il primo e più importante risultato resta la conoscenza» e si concludeva con una speranza di luce. È su questa sconfinata zona d’ombra della conoscenza che il progetto ginevrino del Cern, con i suoi apparentemente incomprensibili scontri tra protoni, intende fare luce. E la farà, perché la conoscenza è come la vite: dà frutti a grappolo, spesso inconsapevoli. «Per esempio - ricorda Dosselli - negli anni ’90, per far circolare i dati ottenuti con il Lep del professor Carlo Rubbia (il Lep fu il papà dell’odierno Lhc) eravamo ricorsi a una cosa chiamata Web. Qualcosa che ha dato una buona mano a noi, ma che di certo ha anche sconvolto il mondo».
Oggi trenta marzo 2010 riapre la caccia alla particella di Dio. Dopo mesi di interruzione e di speranze che sembravano destinate a restare vane, riparte l’esperimento del Large Hadron Collider del Cern che potrebbe segnare una svolta epocale alla nostra conoscenza della realtà. Riparte in verità tra molti dubbi e pochi residui entusiasmi. Vale comunque la pena sostenerlo. Almeno per una volta ancora. Il Large Hadron Collider (Lhc) è l'acceleratore di particelle più grande e potente finora realizzato. È stato progettato per accelerare protoni e ioni pesanti a velocità prossime a quelle della luce e ricavare dal loro scontro un’energia pari a 14 TeV, mai raggiunta prima in laboratorio.
Il Teraelettronvolt o TeV è un'unità di misura dell'energia usata principalmente nella fisica delle particelle. Il TeV è un multiplo dell'elettrovolt ed equivale a 1.000 miliardi di eV:
.