Banca Sud: nata per fare credito alle Pmi
Non sarà un carrozzone ma uno strumento che "deve stare sul territorio dove ci sono le Pmi per fare credito alle Pmi". L'ha ribadito il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, presentando la nuova Banca messa in campo per aiutare il credito nel Sud. "E' una cosa seria, troppi bidoni sono stati dati al Sud e questa cosa la vogliamo fare seriamente e con impegno".
Alla presentazione hanno preso parte anche il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola e il premier Silvio Berlusconi che ha sottolineato come la Banca "non sta in piedi con i soldi dei contribuenti, anzi nasce con i soldi dei partecipanti''. Il progetto di una Banca per il Mezzogiorno, ha aggiunto Berlusconi ''risale addirittura agli anni del nostro precedente Governo. Ho voluto essere qui - ha poi precisato - per questo colpo di manovella alla Banca del Sud: è un film che volevamo girare e che oggi parte''.
Qui di seguito il documento di sintesi del progetto della Banca del Mezzogiorno spa dell'11 marzo 2010.
La Legge Finanziaria 2010 (art. 2 comma 169) prevede che la Banca del Mezzogiorno spa (la “Banca”):
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operi con la rete delle banche e delle istituzioni che aderiscono all’iniziativa e possa stipulare apposite convenzioni con la società Poste Italiane spa;
- operi per almeno cinque anni come istituzione finanziaria di secondo livello, sostenendo progetti di investimento nel Mezzogiorno e promuovendo in particolare il credito alle piccole e medie imprese;
- fornisca sostegno prioritariamente indirizzato a favorire: la nascita di nuove imprese, l’imprenditorialità giovanile e femminile, l’aumento dimensionale e l’internazionalizzazione nonché la ricerca e l’innovazione al fine di creare maggiore occupazione.
La Banca è un insieme di strumenti predisposti per perseguire i seguenti obiettivi:
- mettere in rete le banche sul territorio, sostenendo il concetto di prossimità e di personalizzazione del servizio;
- aumentare la gamma di offerta per la clientela, soprattutto con finanziamenti a medio-lungo termine e servizi ad elevato valore aggiunto;
- favorire la raccolta a medio-lungo termine.
Non ha invece, la velleità di risolvere da sola altri problemi tipici del Mezzogiorno quali, ad esempio, le carenze infrastrutturali o i servizi pubblici inefficienti.
Azionariato privato - Banca privata, che nasce da un nucleo di soci a maggioranza privata: lo Stato, titolare “dell’idea”, si ritaglia il ruolo di facilitatore di questa aggregazione tra soci, cercando di stimolare sinergie tra le banche locali operanti al Sud e la quota dello Stato (di minoranza e finanziariamente simbolica) deve essere comunque dismessa entro 5 anni.
Banca di secondo livello - Banca senza sportelli per il pubblico, che potrà essere operativa in tempi relativamente rapidi come banca di secondo livello: la sua redditività dipenderà dalla capacità di fornire servizi alle banche che aderiranno al progetto.
Possibili servizi - Banca “di garanzia” per i clienti delle banche socie; consulenza alle banche socie e alle Pmi; erogazione di credito agevolato e credito agrario; valutazione del merito di credito per progetti imprenditoriali innovativi e a medio-lungo termine; raccolta a medio-lungo termine, sfruttando l’eventuale possibilità di godere di condizioni migliori rispetto a quelle delle singole banche socie; liberazione di capitale per le banche aderenti e, dunque, ampliamento del credito; emissione di titoli per finanziare progetti infrastrutturali.
La Legge Finanziaria 2010 (art. 2 comma 165 e ss.) prevede l’istituzione del Comitato promotore della Banca, stabilendo che:
- il Comitato è composto da quindici membri nominati dal presidente del Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze;
- è compito del Comitato promotore individuare e selezionare i soci fondatori, diversi dallo Stato:
- il Comitato promotore, tra l’altro, definisce le regole di governo della Banca, gli apporti minimi di capitale necessari a soggetti diversi dallo Stato per partecipare in qualità di soci e le specifiche funzioni e attività
Al Comitato promotore si affianca un “tavolo di consultazione” cui fanno parte le maggiori organizzazioni imprenditoriali e associazioni economiche. Sono state invitati a far parte del tavolo di consultazione: Confindustria; Confartigianato; Confcommercio; Confesercenti; Coldiretti; Lega delle Cooperative; Confagricoltura; CIA; Casartigiani; CNA e Confapi. Il Comitato promotore condividerà con le forze sociali richiamate il progetto. La prima seduta del tavolo di consultazione sarà il 25 marzo.
Presidente del Comitato promotore e' Vito Dell'Erba, che ricopre anche la carica di presidente della Federazione Puglia e Basilicata delle Banche di credito cooperativo. Al Comitato si affianchera' un tavolo di consultazione a cui partecipano tutte le maggiori organizzazioni imprenditoriali italiane. La prima seduta del tavolo e' in agenda per il 25 marzo. Nel comitato inoltre, ci sono Ermanno Alfonsi, Gianluca Brancadoro, Rosa Maria caprino, Nicola Culicchia, Enrico Falcone, Pasquale Lamorte, Roberto Mazzotti, Andrea Montanino, Massimo Sarmi, Arturo Semerari, Franco Senesi, Davide Sola, Pierfilippo verzaro, Francesco Vildacci, segretario del Comitato e' Roberto di Salvo, vice direttore generale di Federcasse.
Start up di nuove BCC - Possibilità per i soci finanziatori di sostenere lo start-up di nuove BCC che aderiranno alla Banca del Mezzogiorno con apporti di capitale più consistenti di quanto previsto precedentemente dalla legge.
Titoli di scopo - Possibilità per qualunque banca di emettere titoli di scopo a mediolungo termine per canalizzare le risorse nel Mezzogiorno; aliquota di favore del 5% sugli interessi degli investitori, per un massimo di 100mila euro per sottoscrittore.
Ruolo Poste Italaine - Possibilità per Poste Italiane di acquistare, oltre a titoli governativi dell’area dell’euro, anche altri titoli se garantiti dallo Stato e, in casi particolari, queste emissioni potrebbero essere effettuate dalla Banca del Mezzogiorno per finanziare infrastrutture senza impattare sul deficit pubblico.
Prossimi passi - Approvazione del Regolamento del Comitato; individuazione di un advisor industriale e definizione delle attività della Banca; ndividuazione degli ulteriori soci e, in particolare, delle banche aderenti; ndividuazione della sede; avvio dell’iter di autorizzazione e avvio dell’attività di recruitment
(Fonte: Ministero dell'Economia e della finanze)