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Reporter senza frontiere #1 – La rivoluzione in Birmania

01/10/2007 28652 lettori
3 minuti

NOTA INTRODUTTIVA

Nell’era dell’informazione globale, dove le notizie possono essere trasmesse attraverso le nuove tecnologie in diretta verso ogni parte del mondo e dove il diritto alla libertà di espressione sembrerebbe essere diventato un dato di fatto, esistono ancora molti paesi dove la censura è ancora dominante, e i giornalisti (o anche i semplici cittadini) sono costretti a correre enormi pericoli per riuscire a riportare gli avvenimenti dei rispettivi paesi. In queste situazioni è molto spesso la stampa clandestina l’unica che può riportare notizie non manipolate a proprio piacimento dai rappresentanti delle “versioni ufficiali”. Un tempo di difficile produzione e diffusione, con l’evolversi delle tecnologie anche queste forme di pubblicazioni si sono evolute e utilizzano prevalentemente i canali di internet per cercare di creare un’opinione pubblica obiettiva e mostrare i veri aspetti del proprio paese.

In una serie di articoli verranno riassunte le situazioni di censura di alcuni paesi del mondo, mostrando però una particolare attenzione a quei media “clandestini” che attraverso internet cercano di mostrare la realtà del paese in cui vivono. Questi rappresentano spesso una ottima fonte alternativa a quella ufficiale, mostrando quindi ancora una volta come la verità, soprattutto quella dei media, è tutt’altro che univoca e obiettiva.

 

La rivoluzione in Birmania

 

Lo sfilare dei monaci buddisti per le strade di Yangon, la più grossa città ed ex-capitale della Birmania (o Myanmar) è uno dei temi ricorrenti degli ultimi giorni presso tutte le agenzie di stampa di tutto il mondo. La religione buddista viene praticata dalla quasi totalità della popolazione del paese, e questa presa di posizione da parte dei suoi più alti rappresentanti, i monaci per l’appunti, rappresenta una difficile sfida per la giunta militare che regna nel paese da oramai più di venti anni.

A causa di questa situazione politica, il controllo dell’informazione all’interno del paese e verso l’esterno è molto stretto. I giornali e le televisioni sono controllati direttamente dall’esercito in uno stato di censura pressoché totale. Pochi sono i giornalisti esteri ammessi all’interno del paese e molti sono stati letteralmente cacciati per aver pubblicato notizie scomode, specialmente riguardanti Aung San Suu Kyi, rappresentante dell’opposizione e per questo costretta agli arresti domiciliari dal 1989. 

Informazioni riguardanti la situazione in Birmania giungono quindi prevalentemente attraverso blog o siti internet creati da dissidenti del regime all’estero o da semplici cittadini che cercano di diffondere notizie obiettive sugli avvenimenti e materiale per i media.

Per non incappare nella censura preventiva e nella chiusura molti di questi siti vengono prodotti nei paesi confinanti con la Birmania, come India o Singapore, i quali possono poi riproporre filmati, immagini o commenti agli avvenimenti all’interno del paese.

E’ da notare che molto del materiale che i giornali di tutto il mondo hanno diffuso negli ultimi giorni sulle proteste dei monaci buddisti deriva proprio da queste forme di controinformazione, prodotte non da giornalisti veri e proprio ma da semplici cittadini che hanno preso parte alle manifestazioni.

Alcuni dei siti web dove è possibile trovare aggiornamenti (in inglese) sulla situazione in Birmania attraverso fonti dirette sono:

 www.mizzima.tv un videoblog dei dissidenti birmani con sede in india, offre video delle manifestazioni prodotti da singoli cittadini.

www.burmadigest.info un blog-magazine per la salvaguardia dei diritti umani in Birmania, con molti video e articoli di commento sulla situazione attuale.

lwinmoe.friendsofburma.org/diary.html Lwin Moe offre un diario sulla situazione in Birmania e vari link ad altri articoli più eventuali traduzioni in inglese

http://www.globalvoicesonline.org/author/preetam/ traduzione di altri blog in inglese

 

 

Paolo Manganiello
Paolo Manganiello

Per informazioni --> http://paolomanganiello.pa.ohost.de