Fiera del libro di Torino – Dal libro al film? Il rapporto funziona, eccome.
Fiera del libro di Torino – Dal libro al film? Il rapporto funziona, eccome.
E’ quanto emerso nella tavola rotonda organizzata da AIE a Torino per approfondire il fenomeno.
In base al Panel Librerie Demoskopea, crescita del 44% nel 2004 delle vendite in libreria di libri legati a film
Il cinema? Senza dubbio un buon alleato del libro. E’ quanto emerso dall’indagine realizzata da Demoskopea per l’Associazione Italiana Editori (AIE) e presentata il 5 Maggio, – nell’ambito della Fiera del Libro di Torino – nel corso dell’incontro “Dal libro al film. Scrittori italiani, cinema italiano?”.
Secondo il Panel Librerie di Demoskopea (campione di 150 librerie, che rappresenta l’insieme dei punti vendita di medie e grandi dimensioni) emerge infatti che il totale delle vendite di libri legati a film è cresciuto del 44% nel raffronto tra i primi 5 mesi del 2004 e lo stesso periodo dell’anno precedente: dai 185.106 libri del 2003 si è così passati ai 267.418 del 2004.
Quanto pesa il settore libro–film? Per lo 0,8% del totale delle vendite in libreria – Nel 2003 sono state 454mila (pari allo 0,8% del mercato complessivo) le copie di libri vendute in librerie medio grandi o grandi relative al settore libro-film. Il 63% riguarda la narrativa straniera, il 28% libri di narrativa italiana e il 9% la saggistica.
Crescono le vendite dei libri. E crescono in particolare le vendite libro-film legate alla narrativa italiana – In base al Panel Librerie Demoskopea, il mercato librario ha fatto registrare un incremento complessivo medio delle vendite nei primi 5 mesi 2004 del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (primi 5 mesi del 2003). Non solo. Le vendite libro – film di narrativa italiana sono cresciute nello stesso periodo del 187% (passando dalle 54.700 copie vendute nel 2003 alle 157.097 del 2004), mentre sono diminuite del 16% quelle di narrativa straniera (passando dalle 120.480 copie del 2003 alle 100.800 del 2004).
Motivi? Basti pensare che nel 2004 si è registrata una forte presenza di best seller nel comparto libri – film: da “La ragazza con l’orecchino di perla” di Chevalier al film “Non ti muovere” della Mazzantini, da “Tre metri sopra il cielo” di Moccia a “Il Signore degli Anelli” di Tolkien.
Chi ne trae vantaggio? Il film o il libro? Sicuramente il libro, o almeno questo avviene nell’80% dei libro-film costituiti dalla tipologia “libro di scarso successo o dimenticato che ha tratto beneficio dalla produzione cinematografica”.
Il commento – “Esiste un legame stretto tra libro e film, ancora acerbo e poco sfruttato in termini di business in Italia ma con enormi potenzialità – ha commentato Alberto Magnani di Demoskopea – Questo può avvenire sia nel caso di libri di successo che spingono a fare un film, sia in quello di long seller rivitalizzati dall’uscita di film. In entrambi questi casi l’uscita del film contribuisce al forte rilancio delle vendite del libro con picchi che duplicano o persino triplicano i comportamenti d’acquisto”.
“Come editori – ha sottolineato il presidente di AIE, Federico Motta - abbiamo scelto da tempo la strada della sinergia, delle alleanze con il resto del mondo dei contenuti. Questo è il caso anche del cinema: con il film il libro non viene snaturato, ma al contrario diventa ancor più libro. E questo perché essere editori oggi non significa più produrre libri in cui sono incorporati contenuti ma produrre contenuti che, tra le altre espressioni, vengono incorporati nei libri”.