Como il lungo Lago, le paratie
«È davvero uno scandalo, una vergogna. Se fossi una comasca mi sarei già attaccata alla rete da tempo per protestare». Così parlò l’architetta Paola Ghiringhelli, membro della segreteria del governatore Roberto Maroni e delegata ai rapporti con il territorio comasco, sconcertata di fronte alla situazione del lungolago. Subito una soluzione provvisoria: l’ipotesi passerella per la riapertura.
Finalmente voglio sperare che si possa partire da un concetto di pianificazione strategica. Quando parliamo di pianificazione strategica parliamo di una serie di obiettivi e di una serie di aspettative che l'azienda deve organizzare e deve aver chiara per poter proseguire una linea di sviluppo coerente con le scelte fatte.
Partiamo sempre da un presupposto semplicistico, vogliamo dare un'idea di fondo senza essere troppo tecnici con discussioni mirate ma piuttosto dare un'infarinatura che permetta di capire a grandi linee di cosa stiamo parlando. Più un'azienda è complessa e strutturata a livello manageriale più è importante dare ruoli e compiti chiari alla gestione della struttura stessa.
Di fondo possiamo avere chiaro «costi e sviluppi, obiettivi e traguardi, dobbiamo definire chi fa cosa nel singolo dettaglio e aver chiara che ogni sottocategoria dell'azienda abbia il giusto supporto di risorse umane o economiche che sia». Ovviamente si parla di una gestione di risorse e di una suddivisione economica che «l'azienda mette a disposizione della struttura per raggiungere finalità precise del reparto in questione».
Ora il contesto è da vedere più in situazioni strutturate «dove ci sono direttori di compartimento, responsabili di zona ecc.» ma il concetto che ci interessa sottolineare in questo ambito è che partendo dal piccolo, è importante avere sempre una visione d'insieme chiara e attenta perché ogni gestione, specialmente negli ultimi anni, impone molta accortezza e oculatezza. Non sembri invasione di campo aver voluto dare «voce» ad un argomento da sempre seguito dall’esterno e per sommi capi: età ed esperienza mi fanno constatare l’approssimazione riscontrata.
Quando si parla di piccole imprese, sono sfumature che spesso decide un'unica persona, in modo automatico e logico, ma senza le «opportune considerazioni anche queste scelte rischiano di stravolgere dei settori non correttamente presi in considerazione». Di solito è il titolare stesso che decide, spesso e volentieri senza cognizione di causa dell'insieme e senza riuscire a fare una pianificazione logica e razionale.
Fonti: goo.gl/q5D goo.gl/LCpNH5