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LAVORO-Inattivi: in Italia 2,7 mln, il triplo media Ue

15/11/2011 13651 lettori
4 minuti
Se si sommano ai disoccupati in tutto sono oltre 5 milioni le persone potenzialmente impiegabili: infatti, sono stati pari a 2 milioni 764 mila unità i lavoratori che nel 2010 non hanno cercato ma sarebbero stati disponibili a lavorare, l'11,1% delle forze di lavoro. E' l'Istat a fotografare così, in una indagine, i dati sugli inattivi.
Ad ingrossare le file degli inattivi che nel 2010, dice ancora l'Istat, ha toccato il valore più alto dal 2004, passando in 6 anni dall'8,9% all'11,1 dello scorso anno, sopratutto le donne. Nella media del 2010, infatti, rileva l'Istituto Centrale di Statistica le donne corrispondono al 16,6% delle forze di lavoro femminili, a fronte del 7,2% degli uomini; sei su 10 donne dunque non cercano lavoro ma sarebbero pronte a lavorare. In crescita, tra gli inattivi, anche i giovani tra i 14 ed i 24 anni, passati dal 21,6% del 2004 al 30,9% del 2010.
Marcate le differenze territoriali: gli individui che non cercano ma vorrebbero comunque lavorare equivalgono nel Mezzogiorno, dice ancora l'Istat, a circa un quarto delle forze di lavoro; un risultato di oltre 6 volte maggiore a quello del Nord. In calo invece, negli ultimi due anni, i lavoratori che cercano un impiego ma non sono subito disponibili a lavorare: dalle 165 mila unità del 2004 alle 126 mila del 2010. Un gruppo "di scarsa numerosità" che resta sempre al di sotto dell'1% delle forze lavoro.
Il fenomeno degli inattivi è più ampio di quello rappresentato dai disoccupati in senso stretto per l'Istat pari a 2 milioni 102 mila unità corrispondente ad un tasso di disoccupazione dell'8,4%, più contenuto del 9,6% denunciato dall'Europa. Sommando dunque l'esercito degli inattivi a quello dei disoccupati si ottiene la reale fotografia di quanti potenzialmente sarebbero impiegabili in un processo produttivo in Italia: circa 5 milioni di persone nella media 2010.
E con la crisi crescono anche i sottoccupati part time che, dice ancora l'Istat, rappresentano, nel 2010, l'1,7% delle forze di lavoro, con una incidenza più contenuta per gli uomini rispetto alle donne, come riflesso della maggiore diffusione dell'occupazione part time tra le lavoratrici. La quota di sottocupati dale perciò dal 3,4% del 2008 al 4,9% del 2010.
In un contesto di crescita del numero di sottoccupati part time nella seconda metà dell'ultimo decennio, la più alta quota di sottoutilizzo riguarda le donne, mentre almeno un sottoccupato ogni due ha tra 35 e 54 anni. D'altro canto, le aree del Nord, dove è maggiore lo sviluppo degli impieghi a orario ridotto, aumentano la presenza dei sottoccupati fino al 48% del totale.
Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

L’importanza della comunicazione richiede a tutte le imprese una rivalutazione del modo di comunicare, sia verso l’esterno (marketing, pubbliche relazioni, servizi ai clienti), sia verso l’interno (organizzazione, supporto produttivo, supporto decisionale).

La comunicazione è cambiata con internet, e con essa cambiano le imprese, che diventano centri di organizzazione, elaborazione e distribuzione di contenuti informativi a valore, sempre più complessi e nuovi da gestire, nelle forme, nelle modalità e nei canali di distribuzione.

Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


Le nuove tecnologie rendono la comunicazione bidirezionale e permettono di sfruttare l’interattività con l’utente per dare un’immagine d’efficienza dell’azienda, creare le condizioni ideali per fornire ai clienti prodotti e servizi sempre più personalizzati, ottenere risparmi economici in termini di tempo e di risorse impiegate.