IMPRESE-Sud: grazie a incentivi 488/92 vivono di più
Le nuove imprese meridionali che hanno beneficiato della legge 488/92 vivono in media significativamente più a lungo delle imprese, che non ne hanno goduto. Sono queste le principali considerazioni che emergono da una ricerca statistica commissionata dalla direzione generale per l'incentivazione delle Attività imprenditoriali del Ministero dello Sviluppo economico finalizzata a valutare gli effetti della legge 488/92 su natalità e mortalità delle nuove imprese.
La pubblicazione, diffusa sul sito internet del Ministero, è nata proprio con lo scopo di stabilire se l'incentivo avesse effetto sulla durata delle neoimprese manifatturiere. Lo studio ha riguardato un insieme di 1.910 imprese nate grazie alla Legge 488/92 in un arco temporale che ha riguardato nove diversi bandi dedicati al settore industriale, rapportate con oltre 2.400 imprese che sono nate senza godere degli stessi incentivi ma che hanno simili caratteristiche. Lo studio prende in considerazione un periodo di oltre 14 anni.
Sopravvivono oltre tre imprese agevolate su quattro. Il 78% delle nuove imprese finanziate dalla Legge 488/92 risulta sopravvissuto, mentre per le imprese non finanziate il dato si ferma al 51%. Mentre per le imprese non agevolate il 4° anno di vita è quello più critico e che presenta il maggior numero di «eventi negativi», questo momento critico si sposta oltre l'ottavo anno per le imprese che hanno ottenuto l'agevolazione, mentre la probabilità di sopravvivere almeno 5 anni per un'impresa non agevolata è del 75%, per un'impresa agevolata è quasi prossima al 100%; a 10 anni, invece, scende al 50% per le imprese non agevolate e a 85% per quelle agevolate; infine, verso la fine del periodo di osservazione, un'impresa agevolata ha più del doppio di probabilità di sopravvivere rispetto a un'impresa non agevolata (rispettivamente 55% contro 21%). Per le imprese agevolate, quindi, la probabilità di arrivare e andare oltre il quinto anno di vita è superiore del 10% circa rispetto alle non agevolate, del 20% al decimo anno e arriva al 30% al quattordicesimo.
Il 90% delle nuove imprese è in Sud Italia. La collocazione geografica delle imprese vede una massiccia presenza nelle regioni dell'Obiettivo «Convergenza» per il periodo 2007-13, quasi il 90% delle imprese coinvolte nello studio. Per quanto riguarda la forma giuridica, la tipologia maggiormente presente è quella delle società a responsabilità limitata (srl) con quasi il 65% del totale delle imprese analizzate, seguita dalle società in accomandita semplice (sas) con il 21,4% e dalle società in nome collettivo (snc) con il 10%. Il rimanente 5% circa è rappresentato dalle rimanenti forme giuridiche. La piccola imprese costituisce il 98% dei casi, come facilmente intuibile considerato che trattasi di nuove imprese; di contro, la grande impresa è rappresentata per lo 0,6% sul totale delle imprese analizzate. Le imprese del settore manifatturiero rappresentano più del 50% delle aziende, seguono i servizi di informazione e comunicazione (8,4%) e le costruzioni (5,6%).