DiCinema: la nuova Hollywood
Gli anni ‘80 sono stati caratterizzati da quella new wave cinematografica che ha saputo conciliare due generazioni di attori e cinema, annoverati in remake sostenuti da un linguaggio sapientemente adattato ad un target di commedia adolescenziale che ha saputo regalare dei piccoli camei di recitazione, in quella tipica confezione glamour che ha caratterizzato le mode e i linguaggi del periodo. Attori come Thomas C. Howell, disimpegnato nel riuscitissimo Soul Man di Steve Miner, rifacimento del carismatico Indovina chi viene a cena?, oppure lo stesso Matt Dillon ne Un bacio prima di Morire, tributo al maestro Hitchcock di La donna che visse due volte, entrambi tenuti a battesimo da Coppola e iniziati a quella carriera di attori di prima grandezza che hanno saputo condire di buon cinema le aspettative e la critica di un pubblico che è sempre stato il termometro dei cambiamenti di stile, nel proprio apprezzamento. James Spader appartiene a questa fortunata elìte di attori, felicemente accostato al clichè dello yuppie graziato, devoluto in molte commedie interpretate accanto ai nomi più celebri dello star system di Hollywood. Classe ’60 (James Todd Spader all’anagrafe), la carriera di attore inizia dopo aver abbandonato gli studi universitari, per dedicarsi a quella vita di artista battezzata da Franco Zeffirelli nel suo Amore senza fine (Tom Cruise coprotagonista), per approdare al primo successo firmato Howard Deutch, Pretty in Pink, rifacimento in stile tipicamente teenager di Casablanca, ma con una graffiante venatura adulta affidata (il film era uscito in sala vietato ai 14) alla musica devoluta dal soggetto (punk e new wave degni di un Alan Parker d’annata), nel triangolo più celebrato della storia del cinema, affidando a Andrew McCarthy il ruolo di Blane-Bogart e una giovanissima Molly Ryngwald nelle veci di una inedita Andy-Bergman in riveduto stile Cenerentola ’80. Fortunata partecipazione nel Baby Boom di Charles Shyer, accanto a una Diane Keaton “donna in carriera” pienamente a suo agio nella commedia (“colpa” del pigmalione Woody Allen), con Harold Ramys e Sam Shepard tra i protagonisti. Lo ritroviamo nuovamente al fianco di McCarthy e Kim Cattrall (ancora inconsapevole del successo televisivo e cinematografico di Sex and the City, nel ruolo di Samantha) in Mannequin, diretto da Michael Gottlieb, spensierata commedia sulla scia del genere, per approdare al grande cinema impegnato, diretto da Oliver Stone in Wall Street (Michael Douglas nel ruolo di Gekko, riproposto oggi nel sequel, affidando a LaBeouf il ruolo comprimario del broker, aspirante marito della figlia). Successo di culto nel film di Steven Soderbergh, Sesso, Bugie e Videotape (vizi e perversioni videoamatoriali d’autore) che ha valso la Palma d’Oro a Cannes a Spader, sotto il giudizio di Wim Wenders. Analogo, per soggetto e stile, il successivo Cattive Compagnie, al fianco di Rob Lowe, con una inversione di ruoli voluta dalla sceneggiatura (Spader interpreta il dandy traditore, filmato da Lowe), il tutto diretto dal compiaciuto Curtis Hanson. Lodevole la commedia drammatica di Louis Mandoki, Calda Emozione, al fianco di una grande Susan Sarandon, cameriera di un fast food fiera della sua omonimia con la Monroe, a recuperare i vetri rotti di un giovane vedovo di buone maniere. Da citare Wolf-la belva è fuori, diretto da Mike Nichols con due interpreti del calibro di Jack Nicholson e Michellle Pfeiffer a reinverdire i fasti dell’uomo lupo, con una colonna sonora affidata a Ennio Morricone e gli effetti speciali di Rick Baker, bissando lo stesso Un lupo mannaro americano a Londra. Successo di pubblico e critica per il kolossal fantascientifico Stargate, diretto da Roland Emmerich, sul culto della saga storica nel ponte tra passato e presente, nel mistero di una civiltà egizia come culto del fantascientifico, abbandonando l’incipt iniziale della trilogia per devolvere una inedita e fortunata serie televisiva. La stessa televisione che ha impreziosito i meriti di Spader negli emmy ricevuti per le due serie trasmesse, Professione avvocati e Boston Legal.
Di seguito, tutti i film dell’attore:
Amore senza fine (Endless Love), di Franco Zeffirelli (1981)
Terrore al Luna Park (The New Kids), di Sean S. Cunningham (1985)
Ultima occasione (Tuff Turf), di Fritz Kiersch (1985)
Bella in rosa (Pretty in Pink), di Howard Deutch (1986)
Baby Boom, di Charles Shyer (1987)
Al di là di tutti i limiti (Less than Zero), di Marek Kanievska (1987)
Mannequin, di Michael Gottlieb (1987)
Wall Street, di Oliver Stone (1987)
Jack's Back, di Rowdy Herrington (1988)
La ragazza dei sogni (The Rachel Papers), di Damian Harris (1989)
Sesso, bugie e videotape (Sex, Lies, and Videotape), di Steven Soderbergh (1989)
Cattive compagnie (Bad Influence), di Curtis Hanson (1990)
Calda emozione (White Palace), di Luis Mandoki (1990)
I corridoi del potere (True Colors), di Herbert Ross (1991)
Bob Roberts, di Tim Robbins (1992)
Storyville, di Mark Frost (1992)
La musica del caso, di Philip Haas (1993)
Incubo d'amore (Dream Lover), di Nicholas Kazan (1994)
Wolf - la belva è fuori (Wolf), di Mike Nichols (1994)
Stargate, di Roland Emmerich (1994)
Due giorni senza respiro (2 Days in the Valley), di John Herzfeld (1996)
Crash, di David Cronenberg (1996)
Keys to Tulsa, di Leslie Greif (1997)
Driftwood - Ossessione fatale (Driftwood), di Ronan O'Leary (1997)
Se mi amate (Critical Care), di Sidney Lumet (1997)
Amori e ripicche (Curtain Call), di Peter Yates (1999)
Supernova, di Walter Hill (2000)
Killing Point - Il prezzo del tradimento (Slow Burn), di Christian Ford (2000)
The Watcher, di Joe Charbanic (2000)
Speaking of Sex, di John McNaughton (2001)
The stickup - Il colpo perfetto, di Rowdy Herrington (2001)
Secretary, di Steven Shainberg (2002)
I witness - La verità uccide (I Witness), di Rowdy Herrington (2003)
Cacciatore di alieni (Alien Hunter), di Ron Krauss (2003)
Shadow of fear - L'ombra della paura (Shadow of Fear), di Rich Cowan (2004)
Il mistero della pietra magica (Shorts) , di Robert Rodriguez (2009)