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LAVORO-Tessile:stop di Kord su Legler, in crisi 800 persone

29/11/2010 9633 lettori
4 minuti

Il gruppo tessile russo Kord ha espresso la volontà di non procedere nell'acquisizione della Legler in quanto sarebbero state cambiate, con un aggravio finanziario ed economico insostenibile, le condizioni di vendita previste dal bando internazionale, accentuando la drammatica situazione economica e sociale di tutto il territorio nuorese: perciò, le organizzazioni sindacali, le forze sociali, i comuni dei territori interessati, l'amministrazione provinciale di Nuoro si sono appellati al Governo perché si assuma le responsabilità della trattativa e chiuda positivamente la vertenza Legler nel più breve tempo possibile, evitando, comunque, il ricorso ad un nuovo bando di gara internazionale che avrebbe tempi incerti, mentre certe ed estremamente gravi sarebbero le conseguenze che ricadrebbero sugli 800 lavoratori e sulle loro famiglie. Un caso che stanno seguendo alcuni deputati del Pd che hanno rivolto un'interrogazione, di cui Paolo Fadda è il primo firmatario, al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, per sollecitare la convocazione di un tavolo di confronto tra il commissario straordinario e il gruppo tessile Kord, con la partecipazione della Regione Sardegna, degli Enti locali del territorio delle forze sociali e sindacali, volto a chiarire e superare le cause che hanno portato il gruppo tessile russo a decidere di abbandonare l'iter procedurale e finanziario per l'acquisizione della Legler. (Deputati firmatari: Fadda, Calvisi, Farina, Coscioni, Melis, Marrocu, Arturo Mario Luigi Parisi, Pes, Schirru e Soro)

Per il Ministro dello Sviluppo economico, ha così risposto il sottosegretario Stefano Saglia.

Con sentenza dell'agosto 2008, il tribunale di Bergamo ha dichiarato lo stato d'insolvenza della Texfer Spa, già Legler, e nominato il commissario giudiziale, già designato da questo Ministero con il parere trasmesso ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo n. 270 del 1999. Successivamente, con sentenze in data 18 novembre 2008, i tribunali di Oristano e Nuoro hanno dichiarato lo stato d'insolvenza rispettivamente della Legler Macomer Spa della Legler Ottana Spa della Legler Siniscola Spa, facenti parte del medesimo gruppo industriale, nominando lo stesso commissario giudiziale della Texfer Spa. Successivamente, con decreto ministeriale in data 25 novembre 2008, il medesimo commissario giudiziale, è stato nominato commissario straordinario delle predette procedure.

Con provvedimento datato giugno 2009, è stata autorizzata l'esecuzione del programma di cessione presentato dal commissario, che prevede, in via prioritaria, la dismissione unitaria dei complessi aziendali facenti capo alle società del gruppo, stante la stretta interdipendenza tra le imprese del polo sardo e del polo bergamasco. Ove tale cessione unitaria non fosse perseguibile, il commissario si è riservato di valutare l'opportunità, qualora ciò fosse più conveniente per la «procedura», di dismettere i complessi aziendali separatamente. Successivamente, il commissario giudiziale, espressamente autorizzato, ha dato avvio alla procedura di vendita dei complessi aziendali, mediante pubblicazione sui quotidiani internazionali, nazionali e locali, dell'invito a presentare offerte per i complessi aziendali facenti capo alle società del gruppo Legler, e per una centrale idroelettrica di Crespi d'Adda, considerata bene non essenziale, ai fini di una rapida ripresa dell'attività aziendale. 

All'esito di tale procedura selettiva, conclusasi con l'apertura delle buste nel febbraio 2010, sono pervenute le seguenti offerte: a) due offerte per la centrale idroelettrica, poi aggiudicata al miglior offerente a un prezzo superiore al valore di perizia; b) un'offerta per il solo polo di Ottana, in un'ottica di riconversione industriale, con un prezzo sensibilmente inferiore al valore di perizia (circa un decimo); tale proposta è stata ritenuta dal commissario non accettabile, tenuto conto dell'esiguità del prezzo offerto; c) un'offerta per l'intero complesso aziendale (polo sardo e bergamasco), da parte del gruppo russo Kord. Tale proposta d'acquisto ha previsto un prezzo inferiore, di circa il 15 per cento, rispetto al valore di perizia, con pagamento dilazionato in 10 anni, ed è stata corredata da un piano industriale su base quinquennale, con la prospettiva di assorbimento graduale di tutto il personale in forza alla Legler (circa 1000 dipendenti). La proposta di acquisto della Kord, tuttavia, non è stata accompagnata dalla cauzione, pari al 20 per cento del prezzo offerto, come previsto dal bando di gara; pertanto, conformemente a quanto stabilito dal disciplinare, il commissario, a ciò espressamente autorizzato, ha invitato l'offerente, oltre a fornire chiarimenti e integrazioni in meritò all'offerta presentata, a provvedere tempestivamente a depositare la cauzione.

La Kord, tuttavia, pur avendo migliorato la proposta sotto il profilo della riduzione del termine di dilazione del pagamento (cinque anni), non ha depositato la prevista cauzione nel termine assegnato, pur essendo stata a ciò ulteriormente sollecitata da parte del commissario. Pertanto, con provvedimento in data 22 maggio 2010, il commissario giudiziale è stato autorizzato a esperire un nuovo passaggio pubblico, attraverso la pubblicazione sui quotidiani di un ulteriore avviso di vendita dei complessi aziendali. Alla data fissata dal bando per la raccolta di offerte di acquisto dei complessi aziendali (19 luglio 2010), nonostante alcuni interessamenti pervenuti nelle more da parte di un gruppo indiano, e dello stesso gruppo tessile russo, non è pervenuta alcuna offerta per l'intero complesso aziendale, mentre è pervenuta una sola offerta per un singolo lotto (stabilimento di Ottana) da parte del gruppo Clivati, offerta, peraltro, peggiorativa rispetto a quella presentata nell'ambito della prima gara, e già ritenuta inaccettabile dal commissario perché molto lontana dal prezzo di perizia. Il commissario ha altresì riferito di aver ricevuto, il giorno successivo all'apertura delle buste dinanzi al notaio, una nota, da parte del gruppo tessile russo Kord con la quale è stata presentata un'offerta di acquisto a un prezzo pari a 5 milioni di euro, sensibilmente inferiore alla precedente offerta e, ancora una volta, senza depositare alcuna cauzione. Il commissario ha, quindi, comunicato formalmente alla predetta società, di non poter accettare tale proposta non cauzionata e lontana dai valori di perizia.

Con nota in data 11 agosto 2010, il commissario ha svolto una relazione in merito agli esiti della sopra citata procedura, precisando di non poter accettare l'offerta Clivati, perché molto lontana dai valori di perizia, e di non poter prendere in considerazione l'offerta Kord, perché incompleta e soprattutto non cauzionata. Per le vie brevi, il commissario ha, inoltre, riferito di aver recentemente presentato istanza di conversione della procedura in fallimento presso i competenti tribunali (Bergamo, Oristano e Nuoro), essendo ormai scaduto il termine di legge per l'esecuzione del programma (12 agosto 2010). Infine, in data 28 settembre 2010, si è tenuta una riunione presso il Ministero dello sviluppo economico nel corso della quale il commissario straordinario, le confederazioni di categoria e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, hanno concordato quanto segue: il commissario attiverà la procedura di mobilità volontaria per tutti i dipendenti, in attesa della pronuncia, da parte dei tribunali competenti, del decreto di conversione dell'amministrazione straordinaria in fallimento; ai fini di garantire la continuità della copertura cassa integrazione guadagni straordinaria ai lavoratori, il commissario straordinario, precisa che le quattro società sottoposte ad amministrazione straordinaria si trovano, tuttora, in regime di continuità d'impresa.

In tale contesto il Ministero dello Sviluppo economico continuerà a seguire la vicenda e, attraverso l'azione del commissario straordinario, proseguirà l'azione di salvaguardia dei lavoratori.

Fabio Fiori
Fabio Fiori

Operare nel mondo della comunicazione e del marketing usando passione, intuito fantasia e competenza. Responsabile Ufficio Studi e cordinatore editoriale del quotidiano IM-ImpresaMia- www.impresamia.com

Comunicazione Aziendale Integrata Il successo o il fallimento di un’impresa dipendono dal modo con il quale si raccolgono e si gestiscono le informazioni al suo interno. Si devono tenere sotto controllo sempre più aspetti in tempi sempre più ridotti, perchè la tempestività nelle azioni-reazioni è la chiave del successo.

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Fabio Fiori Consulente in Comunicazione aziendale

Ha collaborato alle riviste Etiquette e Smoking,Ha svolto la propria attività per British American Tobacco Italia in particolare per la comunicazione e l’immagine del prodotto sigaro TOSCANO anche tramite il sito www.amici della Toscana e l’area Club Amici del TOSCANO ( ideazione di eventi, stesura testi e in qualità di Esperto nel Forum riservato ai soci).E’ stato consulente di Società operanti nei settori: petrolifero (KTI), spettacolo (Accademia Filarmonica Romana); cinema ( Emmepi Comunicazioni); editoria (Lupetti- Editori di Comunicazione, Giunti, Alinari); ristorazione ( Gruppo Autogrill) e comunicazione ( EFFEBI Eventi e Make Tailor ) Nel 2003 è stato co-autore del libro "Accendi i sogni" edito da Lupetti.Consulente Mkt , PR e Ufficio stampa, ha organizzato su mandato dello Stato Irlandese numerose iniziative per l’immagine dei prodotti tipici tra cui viaggi culturali con visita guidata alle fabbriche di birra e il lancio, con successiva gestione Mkt, del primo Irisch Pub in Italia,Ha curato la realizzazione di corsi Mkt per conto delle società Martini e Ramazzotti, Proprietario, con attività di Mkt e Comunicazione, della società Le Coquelicot Srl, specializzata in eventi, meeting aziendali, partecipazioni a fiere per clienti operanti nei settori moda, arredamento, enogastronomia, editoria e turismo.

E’ stato stagista presso la società Hill and Knowlton a seguito di un corso di Mkt e Comunicazione di prodotto organizzato da Procter and Gamble.


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