Un cellulare per il futuro dell' Africa ?
A soli tre anni dall'inizio del progetto, una nuova ricerca condotta nei Millennium Villages da Ericsson, l'Earth Institute dell'Università della Columbia, Millennium Promise e il Programma di Sviluppo e Ricerca delle Nazioni Unite, mostra come la qualità della vita e la disponibilità di servizi per la sanità e l'istruzione siano sensibilmente migliorati grazie alla connettività mobile. Lo studio recentemente pubblicato da Ericsson, The Impact of Mobile Connectivity on the Millennium Development Goals in Africa, evidenzia anche i maggiori benefici per le piccole imprese derivanti dalla riduzione dei costi di trasporto e dall'accesso alle informazioni relative ai prezzi e al mercato, pre-condizioni essenziali per la crescita del micro business.
Lo studio a cui fa riferimento l'Head of Sustainability è di marca Broadband Commission for Digital Development ed è stato condotto in quattro nazioni africane (Ghana, Nigeria, Kenya e Tanziana) evidenziando un trend che da alcuni anni vede convergere gli interessi di differenti segmenti di mercato occidentale sul problema dello smaltimento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche e Elettroniche) e sul riutilizzo di quegli apparecchi inusati, rotti ma non inservibili che possono essere rigenerati e rimmessi sui mercati più ricettivi. Interessi differenti, dunque, tra RAEE e economia eco-sostenibile, definendo quelle strategie di sviluppo e d'investimento che vedono come obiettivo sinergico l'investimento a breve/medio termine per rendere ricettivi al consumo nuovi milioni di clienti e riutilizzabili nuove centinaia di milioni di rimanenze.
I medicinali sono considerati beni di prima necessità e come tali trattati e considerati al punto che, due anni fa a Roma, nel corso della Conferenza mondiale di Alto Livello sulla Sicurezza Alimentare s'evidenziava come - nel caso di Cuba - "gli unici prodotti che non sono sottesi all'embargo, sono i medicinali forniti tramite canali paralleli". La Conferenza sottolineava il discorso della libera circolazione di prodotti di prima necessità, problema su cui l'Argentina prima e il Venenzuela poi a sostegno degli altri due Paesi, puntavano il dito andando a toccare temi sensibili come l'ecosostenibile e le bioenergie. Il Venenzuela richiedeva un rafforzamento dell'impegno di "concorrere allo sviluppo delle tecnologie necessarie per migliorare il trasferimento e la distribuzione di beni di prima necessità".
Ecosostenibilità, bioenergie, creazione e sviluppo di infrastrutture tecnologiche e reti in grado di monetizzare economie arretrate e di fornire quei mezzi necessari a rendere giustificabile un investimento massivo di risorse e mezzi. "Il telefono cellulare oggi è la tecnologia più efficace per porre fine alla povertà nel mondo" - riporta Affari Italiani, dando voce al Professor Jeffrey Sachs, Direttore dell'Earth Institute presso la Columbia University - "Con la diffusione della tecnologia 3G e presto del 4G anche le scuole più isolate situate nella zone più povere del mondo potranno collegarsi a Internet e condividere idee con altre classi in altri continenti. Chi lavora nel settore dell'allevamento, se una volta si trovava in una situazione di completo isolamento, può ora controllare velocemente i prezzi del mercato locale e decidere senza spostarsi se vendere il proprio bestiame nella città più vicina. Dati e informazioni importanti per la propria salute possono essere inviati alle cliniche tramite SMS per favorire diagnosi rapide per i pazienti che vivono nei villaggi più remoti".
Telefonini, Reti satellitari, monitoraggio dell'eco sistema, i cellulari sono porta e quasi necessità per tenere sotto controllo il polso del pianeta grazie alla loro duttilità, flessibilità e la capacità d'interfacciarsi con il Mondo senza soluzione di continuità. Un cellulare rigenerato "parla" con il GeoNetwork FAO piuttosto che con un Presidio sanitario lontano o vicino che sia, piuttosto che.. oggi ci sono 450 milioni di utenze mobili in Africa ed è solo l'inizio.