Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

DiCinema: la nuova Hollywood

17/08/2010 17:30:00 7489 lettori
3 minuti
In un momento di transizione di un cinema che sembra rinvigorire nella minuziosa ricerca di un linguaggio narrativo che rilascia crediti nell’elaborazione visiva (siamo o non siamo nel terzo millennio?), compiacimento e stima sono le doti principali che sembrano contraddistinguere i nuovi talenti del patinato mondo hollywoodiano. Colin Firth è indubbiamente (senza levare meriti al connazionale Hugh Grant) un protagonista di provate capacità, forgiate da una gavetta teatrale che ha saputo plasmare quel levigato talento di egregio narratore che ha devoluto nell’impostazione drammatica, felicemente ripiegata nella più tradizionale commedia americana, senza destabilizzare critica e spettatori, oggi più che mai abituati ad un cinema che sa strabiliare sempre di più, tra eccessi in 3D e saghe fantasy votate al credo del sequel. Di natali britannici (10 settembre, 1960), l’infanzia di Colin è suddivisa tra l’educazione sostenuta in Sud Africa (i nonni missionari in Nigeria) e la successiva formazione al Drama Centre di Chalk Farm, in Inghilterra. Una provata gavetta teatrale, alternata all’accomodante veto pubblicitario che lo ha portato al debutto cinematografico diretto da Marek Kanievska, Another Country-La Scelta, al fianco di un esordiente Rupert Everett, tra dandismo inglese stile anni trenta, complici un retrogusto omosessuale e ideologie marxiste che vedono implicati i servizi segreti inglesi, da una piece teatrale di Joan Mithcell, in veste anche di sceneggiatore. Successiva prova di rilievo rimane la trasposizione diretta da Milos Forman di Valmont, al fianco di Annette Bening, terza versione del romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, dopo le precedenti   Relazioni pericolose dirette da Vadim (1960) e Frears (1988), complici l’accurata ricostruzione d’epoca, più che mai rivalutata a favore dei protagonisti. Dopo l’incursione televisiva di Orgoglio e Pregiudizio, il successo di critica arriva con Il Paziente Inglese, diretto da Anthony Minghella, protagonista un travagliato Ralph Fiennes e la vincitrice dell’Oscar Juliette Binoche, tra le dodici nomination e le nove statuette vinte. Altra fortunata pellicola pluricandidata rimane Shakespeare in Love (tredici candidature e sette statuette vinte) di John Madden, esuberante reinterpretazione dell’esordio del drammaturgo William Shakespeare, nel travaglio del suo capolavoro Romeo e Ethel, la figlia del pirata in primis battezzato, complice l’amore per Lady Viola De Lesseps (una gradevole Gwyneth Paltrow vincitrice dell’Oscar), promessa sposa al contendente Lord Wessex (un accomodante Colin Firth) e aspirante attrice ripudiata dai canoni dell’epoca, infrangendo le regole e recitando in quel che diventerà Romeo e Giulietta. Di rilievo rimangono le successive incursioni nelle pellicole L’importanza di chiamarsi Ernesto di Oliver Parker e La ragazza con l’orecchino di Perla di Peter Webber, forse più lodevoli ma non meno popolari de Il diario di Bridget Jones e Che pasticcio, Bridget Jones!, felice accoppiata con l’attrice Renèe Zellweger e Hugh Grant. Rimangono, quindi, i recenti successi di Mamma mia!, la più corale rimpatriata in stile musical retrò diretta da Phyllida Loyd e la riuscita quanto discussa rivisitazione dell’opera di Oscar Wilde da parte di un audace Oliver Parker, Dorian Gray, al fianco di Ben Barnes. Prima candidatura all’Oscar e successiva consolazione con il premio Bafta 2010 e la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia per A Single Man di Tom Ford. Di non ultima importanza, la voce e le sembianze nell’elaborato digitale di Robert Zemeckis, A Christmas Carol.
Di seguito, tutti i film dell’attore:
 Another Country - La scelta (Another Country), regia di Marek Kanievska (1984)
Un mese in campagna (A Month in the Country), regia di Pat O'Connor (1987)
Apartament Zero, regia di Martin Donovan (1989)
Valmont, regia di Milos Forman (1989)
Le ali del successo (Wings of Fame), regia di Otakar Votocek (1990)
Femme Fatale, regia di Andre R. Guttfreund (1991)
The Hour of the Pig, regia di Leslie Megahey (1993)
Amiche (Circle of Friends), regia di Pat O'Connor (1995)
Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice, 1995) - Miniserie TV
Nostromo (Nostromo), regia di Alastair Reid (1996) - Film TV
Il paziente inglese (The English Patient), regia di Anthony Minghella (1996)
Febbre a 90º (Fever Pitch), regia di David Evans (1997)
Segreti (A Thousand Acres), regia di Jocelyn Moorhouse (1997)
The Secret Laughter Of Women, regia di Peter Schwabach (1998)
Shakespeare in Love, regia di John Madden (1998)
La mia vita fino ad oggi (My Life So Far), regia di Hugh Hudson (1999)
La fidanzata ideale (Relative Values), regia di Eric Styles (2000)
Conspiracy - Soluzione finale (Conspiracy), regia di Frank Pierson (2001) - Film TV
Il diario di Bridget Jones (Bridget Jones's Diary), regia di Sharon Maguire (2001)
Four Play (Londinium), regia di Mike Binder (2001)
L'Importanza di chiamarsi Ernesto (The Importance of Being Earnest), regia di Oliver Parker (2002)
Hope Springs, regia di Mark Herman (2003)
La ragazza con l'orecchino di perla (Girl with a Pearl Earring), regia di Peter Webber 2003)
Una ragazza e il suo sogno (What a Girl Wants), regia di Dennie Gordon (2003)
Love Actually - L'amore davvero (Love Actually), regia di Richard Curtis (2003)
Trauma, regia di Marc Evans (2004)
Che pasticcio, Bridget Jones! (Bridget Jones: The Edge of Reason), regia di Beeban Kidron (2004)
False verità (Where the Truth Lies), regia di Atom Egoyan (2005)
Nanny McPhee - Tata Matilda (Nanny McPhee), regia di Kirk Jones (2006)
And When Did You Last See Your Father?, regia di Anand Tucker (2007)
L'ultima legione (The Last Legion), regia di Doug Lefler (2007)
Quando tutto cambia (Then She Found Me), regia di Helen Hunt (2007)
St. Trinian's, regia di Oliver Parker e Barnaby Thompson (2007)
Un marito di troppo (The Accidental Husband), regia di Griffin Dunne (2008)
Mamma Mia!, regia di Phyllida Lloyd (2008)
Genova, regia di Michael Winterbottom (2008)
Un matrimonio all'inglese (Easy Virtue), regia di Stephan Elliott (2008)
Dorian Gray, regia di Oliver Parker (2009)
A Single Man, regia di Tom Ford (2009)
A Christmas Carol, regia di Robert Zemeckis (2009)
Main Street, regia di John Doyle (2009)           
Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.