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Solo fango, ultimo libro di Giancarlo Narciso, pubblicato nella collana Noir di Ecomafia

31/05/2010 7056 lettori
4 minuti

Una delle catastrofi più devastanti al mondo. Ma evitabile. Si tratta della strage di Val di Stava. La ripercorre, quasi per caso, Giancarlo Narciso, nel suo ultimo libro, Solo fango. Narciso avrebbe voluto raccontare, in realtà, un Trentino rassicurante, dietro la facciata della felice oasi ecologicamente corretta. Ma scopre, in corso d’opera, un pezzo di storia vergognoso. Una storia, quella di Solo fango, che lega, a distanza di venticinque anni, la strage di Val di Stava con un moderno caso di ecomafia.

Narciso si accorge che nella conca di Riva del Garda, dove lui vive, c’è una discarica di rifiuti che non solo minaccia di franare sul paese, ma in cui probabilmente arrivano rifiuti tossici, provenienti da altre parti d’Italia. Da lì una serie di coincidenze lo conduce a Stava, dove la memoria riporta a galla la catastrofe di venticinque anni fa.

19 luglio 1985, cedimento di un bacino di decantazione, alto 50 metri, riversamento a valle di 300mila metri cubi di sabbia, limi e acqua, che scendono a una velocità di 90 chilometri orari spazzando via, case, alberghi, capannoni. Persino otto ponti. Muoiono 283 persone, quasi tutte quelle presenti in quell'area di 453mila metri quadrati. Una colata di fango dello spessore di 40 centimetri. Solo fango. Titolo del romanzo quanto mai azzeccato.

Da quel momento, la trama nella mente di Narciso è già materia. Passato e presente, realtà e fantasia, si intrecciano in un romanzo che lascia col fiato sospeso fino alla fine. Al centro del romanzo, un investigatore: Butch Moroni. Incaricato di trovare una persona sparita nel nulla, viene presto coinvolto in una catena di omicidi. Attivisti ambientali impegnati a evitare disastri ecologici, presunti colpevoli e colpevoli dichiarati, politici corrotti e protagonisti dal passato poco chiaro. E al centro di tutto, una discarica di rifiuti che potrebbe spazzare via interi paesi. Un Trentino dal volto sinistro quello fotografato da Giancarlo Narciso, dove gli interessi politici mettono a rischio la vita delle persone e dimenticano persino quelle duecentosessantotto che nell’85 ci hanno lasciato la pelle.

La narrazione è rapida ed essenziale. Il giallo si sviluppa con una serie di indizi contrastanti che conducono il lettore verso un finale sconvolgente, perché niente è come sembra.

Elisa Giacalone - Milano

Elisa Giacalone
Elisa Giacalone

Nata nel 1980, si è laureata a Palermo nel 2004 in Lettere Moderne con una tesi sperimentale dal titolo "Tra giornalismo e letteratura: l'attività giornalistica di Goffredo Parise". E' specializzata in Filologia Moderna e insegna Italiano e Storia in un istituto superiore. Ha cominciato la sua attività giornalistica a diciannove anni in un mensile, «L’Occhio», nel quale ha lavorato due anni a tempo pieno. Si è occupata di reportage turistici, di attualità e di qualche inchiesta. Successivamente l’esperienza dei quotidiani: «La Sicilia» e «La Repubblica» (redazione di Palermo). Ha collaborato con un altro quotidiano, stavolta locale, “Marsala c’è” (pubblicato anche on line, www.marsalace.it) dove si è occupata di cronaca. Ha partecipato a vari concorsi letterari distinguendosi quasi sempre nelle prime posizioni. Ha lavorato come giornalista radiofonica a Radio Italia Anni 60, una delle emittenti dipendenti da Radio Italia Solo Musica Italiana. Ha anche condotto un programma d'informazione e intrattenimento incentrato sulle interviste. Ha vissuto a Londra per alcuni mesi per una workexperience nel settore "Giornalismo" e ha realizzato un progetto di ricerca (in lingua inglese) dal titolo "The evolution of blog and its impact on the journalism profession: an exploratory approach". Attualmente si divide tra il lavoro di insegnante a scuola e la passione del giornalismo e della letteratura che porta avanti attraverso la radio, le collaborazioni giornalistiche e attività culturali varie. Ha anche un blog (www.reporteritinerante.ilcannocchiale.it) dove è possibile leggere i suoi reportage di viaggio e non solo.