La politica commerciale comunitaria
La politica commerciale comune costituisce un pilastro delle relazioni esterne dell’Unione europea. Tale politica è basata su un insieme di regole uniformi, con riferimento all’unione doganale ed alla tariffa doganale comune, e regola le relazioni commerciali degli Stati membri con i paesi terzi.
Gli strumenti di difesa commerciale e di accesso ai mercati si prefiggono in particolare di proteggere le imprese europee dagli ostacoli al commercio.
L'Unione si è sviluppata con la globalizzazione perseguendo l’obiettivo di garantire lo sviluppo armonioso del commercio mondiale, promuovendo il suo carattere equo e sostenibile. Essa incoraggia attivamente l’apertura dei mercati e lo sviluppo degli scambi nel contesto multilaterale dell’Organizzazione mondiale per il commercio (OMC). Nello stesso tempo, essa sostiene i paesi e le regioni in via di sviluppo nell'ambito delle sue relazioni bilaterali, al fine di poterli integrare nel commercio mondiale attraverso misure preferenziali.
La politica commerciale comune dell'UE opera a due livelli:
nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio è attivamente impegnata nello stabilire le regole per il sistema multilaterale del commercio globale
negozia i propri accordi commerciali bilaterali con Paesi o gruppi di Paesi
Assistenza e cooperazione internazionale
L'assistenza e la cooperazione allo sviluppo, inizialmente rivolte solo all'Africa, sono state estese ai paesi dell'Asia, dell'America latina e del Mediterraneo. L'obiettivo di fondo è sempre quello di sostenere la crescita e lo sviluppo sostenibile nei Paesi partner, in modo tale che essi possano avere le risorse necessarie per affrontare ed eliminare la povertà. Nelle sue relazioni esterne l'UE presta una speciale attenzione ai rapporti con i Paesi vicini.
Azioni congiunte tra gli Stati membri
Negli ultimi 15 anni, l'Unione ha intensificato gli sforzi per giocare un ruolo nella politica e sicurezza internazionale più in linea con il suo status economico. I conflitti scoppiati in Europa dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 hanno convinto i leader europei della necessità di una efficace azione comune. Più di recente, la lotta al terrorismo internazionale ha rafforzato questa convinzione.
L'idea che un'Europa forte debba agire in modo unito nel panorama internazionale ha incoraggiato gli Stati membri a lavorare insieme per raggiungere un'impostazione globale in politica estera. Per fare ciò, L'UE ha nominato nel 1999 un Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune.