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Le Corporate University

11/12/2003 7801 lettori
5 minuti

Un fenomeno in crescita in questo periodo è quello delle Corporate University, veri e propri centri di formazione interni alle aziende.
L'idea non è nuova: la General Motors già nel 1927 ha ripensato la struttura interna di formazione, denominandola "Istituto di Ingegneria e Management" (Gmi), mentre la prima versione moderna è del 1961, con l'"hamburger university" di McDonald's, una funzione dedicata a preparare i quadri e i franchisees a dirigere i fast-food.

Anche se assumono diverse forme e modelli le Corporate University sono diverse dalle università private e dalle business school, infatti la caratteristica distintiva è data dal fatto che sono possedute e controllate direttamente dalle corporation che le hanno generate e che, quindi, esistono in quanto sono funzionali ai propri obiettivi strategici.
Jeanne Meister individua alcuni degli elementi necessari a creare una Corporate University: occorre la partecipazione attiva del top management, una visione del futuro facile da trasmettere, individuare studenti target e sistemi di docenza nonché sistemi di misurazione dell'efficacia della formazione sulle prestazioni, stabilire rapporti con le università tradizionali.

Per questo si devono individuare tre elementi strategicamente importanti, strettamente connessi nell'ambito della comunicazione interna dell'azienda e della Corporate University: Comunità, Contestualità e Competenze.
Con comunità si fa riferimento alla creazione del senso di appartenenza, con contestualità ci si riferisce alla conoscenza approfondita delle caratteristiche e della storia dell'azienda (spesso carente nei programmi di comunicazione interna), con competenze infine si mira allo sviluppo delle skills che in quel momento sono maggiormente utili all'azienda.

Per sviluppare tutto questo occorre una tecnologia adatta, come ad esempio dei programmi di e-learning, intesi non come semplice apprendimento tramite il computer ma come metodo di condivisione continua, e anche bidirezionale, di conoscenze e di innovazione, processo utile per i sistemi di formazione tradizionale e che qui può essere sperimentato al meglio.

I costi di start up sono piuttosto alti, in quanto occorre creare i contenuti e, soprattutto, l'infrastruttura tecnologica che consenta ai dipendenti di gestire la formazione direttamente dal proprio pc, annullando i costi di trasporto verso le strutture formative (ricordiamo che per i dipendenti i corsi sono di solito gratuiti).
Questi costi di avviamento possono essere ammortizzati collaborando con altre imprese (i fondi bilaterali per la formazione continua di recente costituzione in Italia sono un'opportunità), con le istituzioni pubbliche, con i fornitori privati di formazione, oppure affidando in outsourcing alcune delle funzioni educative ai fornitori di e-learning
Alcuni costi poi possono anche essere recuperati caricando una quota nominale ai dipendenti o offrendo a terzi accesso ai corsi a pagamento.
Certo bisogna stare attenti a diversi aspetti, quali il rischio di perdere l'unicità della propria cultura aziendale, dover condividerne la strategia o incappare in fornitori di e-learning non all'altezza (come tuttora capita abbastanza spesso in questa fase).

Una volta valutati attentamente rischi e costi di start-up tuttavia un buon progetto di Corporate University può essere proprio ciò di cui il business ha bisogno per riuscire a competere nell'economia globale, generando benefici ed innovazioni di lunga durata.

GIANLUIGI ZARANTONELLO

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.