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DISNEY RADDOPPIA: la tradizione natalizia del cinema d’animazione nella magia del digitale e “old style”

19/12/2009 9895 lettori
5 minuti

Era dai tempi di Aladdin, La Bella e la Bestia e La Sirenetta, che gli “artigiani” della Disney-Pixar non mettevano anima e matite sulle note dei vocalizzi musicali d’autore firmati Alan Menken, collaudato garante da Oscar nelle più belle canzoni composte insieme a Howard Ashman e Tim Rice, nei moderni musical lasciati ormai al valore vintage del lungometraggio d’animazione. Eppure la formula, fortunatamente, funziona ancora, quando le dolci fattezze di una rinata Tiana (moderna Cenerentola nelle ritrovate sinuosità di Bella e Ariel) riescono ad incantare, con l’aiuto del solito supporto di divertenti personaggi che alimentano il divertimento di grandi e piccini. Se il granchio Sebastian rimarrà uno dei più divertenti supporter da veri protagonisti, le voci italiane di Pino Insegno e Luca Laurenti sanno colorare di umorismo le caricaturalità dei nuovi personaggi di Louis (alligatore-trombettista Jazz) e la lucciola Ray. Uno scenario immerso nei paludosi territori sudamericani di New Orleans, quasi a voler sponsorizzare una campagna presidenziale “baciata” dal Nobel (solo lo zio Sam ha saputo fare di meglio), elogiano una meritevole trasposizione da protagonisti (Ron Clements & John Musken firmano la regia) dell’originale fiaba Il principe ranocchio, nelle inedite varianti dal racconto scritto dai fratelli Grimm, che vedono un reciproco scambio di ruoli tra La bella Tiana e il principe Naveen, per ricongiungersi in umane fattezze nell’happy end di rito.  Onori al merito spettano al più classico pacchettone natalizio affidato a Robert  Zemeckis (reduce da un analogo The Polar Express), nel celebrato Canto di Natale di Charles Dickens, già anticipato dalla Disney nel cortometraggio per eccellenza guidato da Topolino (Bob Cratchit), Paperino (Fred), Pippo (Jacob Marley) e Zio Paperone nel ruolo di Ebenezer Scrooge.  Se Tom Hanks aveva già confermato la spettacolarità del realismo recitativo rielaborato in pixel, oggi Jim Carrey può benissimo dare il meglio di sè nel poliedrico valzer di personaggi nel cantico più adorato dalle strenne natalizie, camaleontico trasformista nei ruoli di Scrooge e i tre Spiriti del Natale, accostato a Gary Oldman nel triplice ruolo di Jacob, Bob e il piccolo Tim e lo stesso Colin Firth (gotico mentore nel Dorian Gray) nel ruolo di Fred.  Lo spettacolo è uno sfavillante circo di computer grafica, capace di immergere lo spettatore in un gioco virtuale dove non esistono barriere tra realtà e finzione, trasportandoci realmente nelle credibili sensazioni che ogni buona novella ha sempre avuto il compito di ammonire, deliziando il tipico gusto dolceamaro che rimane nel cuore di ogni adulto che si riscopre fanciullo. Un Natale decisamente all’insegna della più classica tradizione, senza nessun rimpianto per ciò che era già stato anticipato dai contemporanei Planet 51 (rimpatriata italiana di Dee-Jay illustri capitanati dal nostro Linus nazionale) e Up, quest’ultimo sempre firmato Disney-Pixar. Un giro di boa d’animazione in 3D con Astroboy, ultimo Pinocchio in ordine d’apparizione dopo le prodezze spielberghiane di A.I, e l’attesissimo restyling di Guy Ritchien nel Sherlock Holmes affidato alla coppia Robert Downey Jr. e Jude Law (il fedele Dr. Watson), in uscita proprio il 25 dicembre. Buon CineNatale!

Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.