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La (In)Gloriosa Rivoluzione

13/11/2003 23952 lettori
5 minuti
Allarme spoiler! Allarme spoiler! Qui viene svelato tutto Matrix 3.
 
Siamo infine giunti al terzo e per ora ultimo capitolo della saga di Matrix. A cosa abbiamo assistito in questi quattro anni?
 
Dunque, il primo film è stato un successo mondiale ed è entrato negli annali del cinema di fantascienza. Premetto che io non sono stato un grande fan del primo capitolo e mi ci è voluto tempo e tanto studio per apprezzarne molti spunti. È indubbio, però, che ha rappresentato una svolta incredibile nel campo degli effetti speciali e nella concezione dell'action-movie (però da qui a farlo assurgere a capolavoro - come molti fanno - ce ne vuole).
 
Un solo film ha creato nelle menti di fan accaniti un universo parallelo come solo le saghe di Star Treck e Guerre Stellari hanno saputo fare. Ovvio quindi che i Wachowski Bros., registi della serie, abbiano deciso di non lasciare inascoltate le voci dei loro estimatori in tutto il globo... e quindi di cavalcare l'onda per guadagnarsi tanti bei soldoni.
 
Ecco quindi quei gioielli dell'animazione che sono gli "Animatrix", co-produzioni nippo-americane che indagano sulla realtà dentro e fuori Matrix e le sue origini, per appagare il bisogno di fantastico dei fan e prepararli al secondo film.
 
Il secondo episodio non è altro che la prima parte di un unico film lungo quattro ore. Rispetta i canoni del precedente: grandiosi effetti speciali (ma troppo irreali in certi punti, vedi combattimento Neo vs 100 Smith), fenomenali scene d'azione, duelli oriental-style a go-go, il tutto condito da una vena filoseggiante che percorre tutto il film, con ragionamenti astrusi e contorti per spiegare concetti in realtà molto più semplici di quanto sembrino ( a differenza del primo, che aveva il pregio di esporre con due parole cognizioni molto più profonde).
 
Arriviamo così al terzo capitolo, quello che viene definito il "secondo tempo" della pellicola unica. Una cosa del genere fa presupporre che ci sia una certa coerenza nella narrazione e nella trama: cosa che scopriamo non essere assolutamente vera.
 
La prima domanda che ci poniamo è: che fine ha fatto "Matrix"? Effettivamente questo film avrebbe dovuto in realtà chiamarsi "Zion", considerando che tutto si ambienta nell'ultima città roccaforte del genere umano. In maniera alquanto noiosa, visto che assistiamo a un'inteminabile battaglia tra gli uomini e le macchine che, per quanto spettacolare sia a livello visivo, è estremamente piatta dal putno di vista della narrazione.
 
Ma torniamo a quello che non c'è in questo film. Vi ricordate Neo? Quello sfigato che improvvisamente diventa il nuovo Messia dell'umanità, l'Eletto per così dire, pari quasi a Gesù Cristo nei suoi poteri (nel primo film risorge dopo la sua morte, e nel secondo, non pago, resucita la sua bella ormai già in rigor mortis)? Se non sbaglio era il protagonista della serie, visto che le imprese mirabolanti toccavano sempre a lui e per questo veniva idolatrato e osannato da tutti.
Ecco, in questo film non è nessuno. Non solo lo si vede per una mezz'oretta scarsa: ma in quel poco tempo che appare viene trattato come una pezza al culo da tutti. Esempi?
- propone un suo piano e gli danno del pazzo
- si confronta con un barbone della metropolitana e questi lo distrugge con un pugno
- fa a botte con Smith in versione carnosa e perde gli occhi
- combatte di nuovo con Smith nel duello finale e viene fatto letteralmente a pezzi
 
Be', pare tanto che tra il secondo e il terzo film Neo non abbia fatto altro che darsi all'onanismo, considerando i notevoli regressi ai quali abbiamo assistito. Voglio dire, se si considera che nella precedente pellicola tiene testa tranquillamente a 100 agenti, mentre invece soltanto qualche ora dopo ne combatte solo uno che lo massacra... con molto stile, d'altra parte. Ecco i risultati di un duello sotto la pioggia scrosciante che vede il crollo di molti palazzi dovuto all'impeto dei due contendenti. Neo: occhiali rotti, vestito imbrattato di calcinaccio, gambe e braccia che lo reggono a stento... Smith: vestito impeccabile, capelli asciutti e sempre a posto, una resistenza fisica da far invidia a Tyson, ma soprattutto i ray-ban sempre sul naso!
Comunque fossero solo queste le stravaganze di un combattimento che quando l'hanno visto Goku e Vegeta si sono sentiti umiliati...
 
Ma lasciamo da parte per un attimo queste cose e torniamo alle incongruenze della trama. Il secondo film si era chiuso con molti interrogativi, tra i quali perché Neo riuscisse a esercitare i suoi poteri anche sulla realtà. Per sei mesi i fan hanno atteso trepidamente una risposta formulando le ipotesi più svariate: Neo non è umano, in realtà anche Zion è Matrix, Matrix è Nio stesso... Gli autori hanno ovviamente tenuto tutto sotto un velo di segretezza per non rivelare il colpo di scena fino all'anteprima mondiale del capitolo finale della saga. E il grandissimo colpo di scena è che NON CI VIENE RIVELATO UN CAZZO! È una grandissima presa per il culo per tutti quelli che hanno sborsato i soldi del biglietto per vedere un tizio qualunque far esplodere migliaia di robot con la sola imposiszione delle mani SENZA ALCUNA RAGIONE.
 
E per quanto riguarda i misteri due sono rimasti inspiegabili. Il primo: scopriamo che per distruggere le macchine basta un impulso elettromagnetico partito da una nave qualunque. Ora, io mi chiedo: se avevano a disposizione da sempre una simile arma, perché hanno passato cento anni a combattere e fare strage di uomini quando bastava mandare una flotta di navicelle nella città delle macchine e lanciare quegli impulsi a ripetizione?
Il secondo: la figura dell'architetto. Sembra proprio che abbiamo a che fare con un dio annoiato, visto che è proprio lui a rivelarci che l'eletto è un programma di Matrix, che è stato già creato sei volte e che Matrix per altrettante volte è stata resettata e ricreata. E tutto questo perché lo ha voluto lui. Ora, o non aveva un cacchio da fare oppure è un sadico che si diverte così a giocare con le vite degli esseri umani (questo, poi, se vogliamo credere alla minchiata dei programmi con i sentimenti umani che ci viene propinata all'inzio del film)...
 
Non parliamo poi del "caso oracolo". È noto ormai che l'attrice che lo interpretava nei primi due episodi sia morta durante la lavorazione, e si è dovuto sostituirla. Ovviamente il cambio doveva essere giustificato e i fratelli Wachowski hanno rassicurato lo spettatore che ci sarebbe stata una spiegazione per le diverse sembianze del personaggio: "Perché mi giravano di cambiare aspetto", questa in soldoni la risposta dell'oracolo alla domanda "perché sei diversa". Cacchio, si fosse trasformata in Pamela Anderson, ci avrebbe resi tutti più felici!
 
Non per niente non possiamo certo contare su Trinity per poter ammirare delle belle ragazze. Per lo meno ci sono due bei pezzi di fi... ehm, di figliole quali Niobe e la moglie di Dawser. Inoltre c'è Monica Bellucci: la sua presenza a livello recitativo e narrativo è totalmente inutile, ma almeno un bel paio di tette lo abbiamo visto.
 
E a proposito di Trinity: questo è il momento più bello per quelli che, come me, hanno sempre avuto sulle palle  il pesonaggio più borioso e antipatico di Matrix. Trinity finalmente TIRA LE CUOIA! Anche se ci mette quattro ore a crepare (dopo uno sproloquio in cui dice a Neo quanto sia bello, quanto sia bbono, quanto lo ami, blablabla) bisogna ammettere che è una gran soddisfazione assistere alla scena della sua morte. Sembra proprio che i Wachowski abbiano pensato anche allo sparuto gruppo di quelli che Trinity proprio non la possono vedere. D'altronde come si può sopportare qualcuno che picchia le persone volando, che minaccia di mutilare un povero cristo che gli stava mettendo solo una mano sulla spalla, e che anche quando deve saltare un semplice cancelletto della metro fa un triplo carpiato con avvitamento finale? Grazie, in Matrix chiunque può fare quelle cose. Ma poi stranamente non fa più la "sborrona" nel mondo reale, quando viene pestata a sangue dall'agente Smith travestito, con mia somma gioia e felicità.
 
Bene, credo di aver detto tutto. Oddio, non proprio, perché di questo film ce ne sarebbe da parlar male da qui ad almeno un altro paio d'anni. Tempo in cui uscirà sicuramente Matrix 4, come alla fine del film ci hanno lasciato intendere. D'altronde, con tutti i suoi difetti è sicuramente una saga che porta tanti bei quattrini nelle tasche dei signori di Hollywood, per cui certamente vedrà a breve la luce un nuovo episodio.
È inevitabile.
 
Giuseppe A. D'Angelo
Giuseppe A. D'Angelo

Sono nato il 15/1/1982.
Mi sono diplomato nel 2000 al liceo scientifico "P. Calamandrei" di Napoli con la votazione di 90/100.
Attualmente frequento la facoltà di lingue e letterature straniere alla "federico II" di Napoli.


Be'... non c'è molto altro da sapere.


Vabbe', dai... I miei hobby sono il cinema (nel senso di andarci), i fumetti (nel senso di farli, oltre che leggerli), la scrittura di articoletti come quelli che avete letto, e la palestra.


Frequento la "Scuola Italiana di Comix" di Napoli.
E poi ho scritto per quasi due anni su un giornale e ho realizzato un opuscolo per il comune sull'adozione a distanza per il comune di Napoli (una storia a fumetti da me scritta e disegnata da Alessandro Nespolino).


Per ora è tutto.