Bentornato. Accedi all'area riservata







Non ti ricordi i dati di accesso?Recupera i tuoi dati

Crea il tuo account

2 SHARES

Fareste conversazione con un frullatore? Sul web io sì, e vi spiego il perché!

30/10/2009 5864 lettori
5 minuti

Sabato 24 ottobre sono stato al Venezia Camp 2009 e come sempre quando si parla e ci si confronta con altre persone sono tornato a casa con degli spunti interessanti.

Immagine tratta da http://geekandpoke.typepad.com/geekandpoke/

Uno in particolare mi ha fatto venire voglia di scrivere questo post: se il web è un luogo relazionale dove ci si incontra fra persone che cosa ci fa lì un’azienda e che senso ha per me iniziare un dialogo con un prodotto, come il frullatore di cui sopra?

Non è sicuramente un’osservazione priva di logica, e spesso la realtà dei fatti, specie in Italia, dà ragione agli scettici.

Dal mio punto di vista però è prima di tutto necessario distinguere fra presenze intelligenti e presenze sbagliate sul web 2.0 (termine che mi piace sempre meno, e ho già spiegato perché): che cosa vuole ottenere la nostra fabbrica di frullatori? E la strategia che ha messo in pista per farlo è quella giusta? E mi pongo in modo adatto ai miei interlocutori?

Non è un discrimine da poco: non è detto che i miei clienti vogliano parlare con me di quello che decido unilateralmente e in ogni caso non lo faranno per forza negli spazi che ho creato io.

L’approccio post in effetti prevede diversi livello di coinvolgimento dei pubblici, dal puro ascolto fino alla collaborazione attiva che porta alla trasformazione dell’azienda stessa.

C’è poi un punto tanto banale quanto chiave: le aziende sono fatte di persone e se entriamo in contatto con queste ultime sicuramente svilupperemo delle relazione, ammesso esse che ci parlino con voce personale e umana, come chiesto dal Clue Train Manifesto (tesi n°3).

In questo caso potremo valutare se lo scopo per cui l’azienda ci ingaggia in questo rapporto è realmente utile per noi, come quando questo porta a soddisfare i nostri bisogni di cambiamento, evoluzione e diversa fruizione di un prodotto o servizio.

Non tutte queste relazioni sono davvero personali ma vi viene da chiedere se altrettanto possono essere definite quelle con tante connessioni ignote di un social network di cui abbiamo accettato l’amicizia in modo automatico.

Sono punti di contatto, occasioni, che partendo dal piccolo possono però smuovere grandi cose.

Non mitizziamo dunque troppo i rapporti di relazione sulla rete (quasi tutti per diventare qualcosa di più passano per un incontro personale) e cerchiamo di avere non pregiudizi verso le aziende, nemmeno quando facciamo due chiacchiere con un frullatore (molto meglio, con una pr di frullatori).

In fondo l’unico web relazionale cattivo è quello fatto male e con obiettivi sbagliati, per cui idee chiare e mente aperta, mi raccomando (aziende o privati che siate)!

P.S. attendo con ansia i pareri di eventuali produttori di frullatori 2.0…come loro!

Gianluigi Zarantonello

via http://webspecialist.wordpress.com

Gianluigi Zarantonello
Gianluigi Zarantonello

 

Gianluigi Zarantonello, laureato in Scienze della Comunicazione (indirizzo Comunicazione Istituzionale e d'Impresa),

-Nato a Valdagno(VI), ora vivo tra Milano e Padova.

 

 

Formazione

  • 2004: Mi sono laureato in Scienze della Comunicazione a Padova con 110 e lode, indirizzo comunicazione istituzionale e d'impresa.

    La tesi di laurea aveva come titolo "La valorizzazione del territorio come strategia competitiva nel mercato globale del lusso. I casi Artigiana Sartoria Veneta, Salviati e Cipriani Industria" (consulta la tesi su Tesionline).

Esperienze professionali

  • Da novembre 2016 ad oggi sono Global Digital Solutions Director presso Valentino e sono a capo a livello global della direzione che si occupa dei progetti di innovazione e di digital transformation, lavorando trasversalmente in cooperazione con i team IT, HR, Marketing e le line of business in genere.
  • Da dicembre 2014 a ottobre 2016 sono Responsabile del coordinamento web e digital technology (quello che viene definito oltreoceano Chief Digital Officer) presso OVS Spa e seguo lo sviluppo, la governance e tutte le attività a cavallo tra il business e l'IT per garantire la digitalizzazione dei brand OVS, Coin, Coincasa, Upim, Excelsior Milano, Iana, Eat's, Blukids, Shaka Innovative Beauty.
  • Da Marzo 2012 a Dicembre 2014 sono Digital Marketing Manager presso Gruppo Coin Spa e seguo attività di webmarketing e digital marketing istituzionali e di quelle per i brand del Gruppo: Ovs, Coin, Upim, Excelsior Milano, Iana. Definisco la strategia e le attività  sul digitale in cooperazione con il marketing e l'IT e rispondendo al direttore generale.
  • Da Settembre 2006 - Marzo 2012 lavoro come dipendente con funzione di Web Marketing Manager presso la Coin Spa e, all'interno della Direzione Marketing, seguo i progetti su Internet ed i nuovi media dell'azienda (compresi i brand Upim e Excelsior Milano).
  • Da Novembre 2005 a Settembre 2006 ho svolto un'attività in proprio di consulenza e di supporto nelle funzioni marketing, comunicazione e commerciale per diverse aziende di vari settori.
  • Da Settembre 2004 al 1 novembre 2005 ho ricoperto l'incarico di Responsabile Marketing di AGE (Agenzia Giornalistica Europa) dopo essere stato referente commerciale per il Triveneto.
  • Da Luglio 2003 a Dicembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Responsabile del progetto per www.connecting-managers.com dopo essere stato Community Manager e Responsabile della Redazione.
  • Da Ottobre 2002 a Settembre 2004 ho ricoperto il ruolo di Senior Web Content Manager di www.comunitazione.it 

Vedi Curriculum >>

Viviamo in un mondo in cui la differenza fra fisico e digitale ha perso di significato. Lavoro ogni giorno per essere pronto alle sfide della digital and business transformation e mi piace scriverne qui, sul mio blog e sul mio canale Telegram.

Per le mie altre esperienze si veda il sito personale alla voce curriculum.