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DiCinema: la nuova Hollywood

15/10/2009 8615 lettori
5 minuti
Addentrarsi nell’istrionica bizzarria caratteriale di un attore che è riuscito a mediare la classica commedia americana con quella ritrovata formula rigurgitata dai nuovi cineasti intinti nel retrogusto amaro di una generazione coltivata a videoclip e cultura pop,... benissimo, il risultato può sorprendere ogni aspettativa di critica e pubblico, soprattutto quando l’attore in questione è responsabile di aver cucito addosso un cognome ereditato da uno zio del calibro di Francis Coppola. Nicolas Cage è esattamente un concentrato di sobrietà recitativa, tenendo conto del ruolo rivestito nell’interpretare quel fumetto culto della Marvel, Ghost Rider, dove le eccentricità imposte dal target adolescenziale sanno essere un tutt’uno con i pregi e i difetti di un attore che sa rivestire le imperfezioni di quell’umanità conflittuale che solo James Stewart ha saputo rappresentare nell’arco della sua ricca carriera di attore, nel culmine recitativo più facilmente identificabile in quello spessore cinematografico rappresentato da Il mandolino del capitano Corelli.
Un cospicuo gruzzolo di ottimi film diretti dall’illustre zio, citando Rusty il selvaggio per arrivare al più meritevole Peggy Sue si è sposata, hanno solo rafforzato una identità di attore capace di stare in piedi da solo, anche se i facili scivoloni dovuti alle origini italiane non lo hanno certo sviato dal successo inseguito e raggiunto, vedi quel pacchettone di slang italo-americano voluto dal regista Norman Jewison nel fortunato Stregata dalla luna, vincitore di tre Oscar e consacrazione d’attrice di Sher. Alan Parker lo ha felicemente cullato nel suo Birdy-le ali della libertà, in quel dramma intimo rivestito dal coprotagonista, un altrettanto prolifico Matthew Modine inconsapevole di riprese future in pellicole belliche di successo, quali Full Metal Jacket di Kubrick e Memphis Belle.
 
L’anticipazione di un nuovo cinema americano battezzato da fratelli Coen, lo ha rivalutato in quella commedia “incompresa” ma riuscita di Arizona junior, primo visionario cinema surrealista che lo ha più volte riveduto in altre pellicole, quali Via da Las Vegas di Mike Figgis e lo stesso David Linch con Cuore Selvaggio. Pellicole devote a un cinema che non lo hanno allontanato dalla tradizione della commedia americana, in successi quali Cara, insopportabile Tess di Hugh Wilson, artefice una consolidata indispettita Shirley McLaine nei panni della ex first Lady sorvegliata dall’agente Cage, e il più rappresentativo The Family Man, riuscito tentativo di un remake di La vita è meravigliosa di Frank Capra. Un filone surrealista che lo ha accompagnato nei successivi La città degli angeli di Brad Silberling e il film d’autore di Scorsese nel suo Al di là della vita. Michael Bay lo ha apprezzato nel suo The Rock, partner riguardevole di un Sean Connery d’annata, e tutore delle successive pellicole di analogo impatto, vedi Next di Lee Tamahori e il recente Segnali dal futuro di Alex Proyas.
Una overdose di adrenalina e misticismo che non ha intaccato l’autentica patina di Cage, vedi il drammatico World Trade Center diretto da Oliver Stone, provata sintesi della tragica cronaca dell’episodio terroristico più memorabile degli ultimi anni, per ritrovarlo in un inconsueto genere fantasy de Il mistero delle pagine perdute di Jon Turteltaub.
Nicolas Cage è, dunque, meritevole di quella genuina faccia da ingenuo mascalzone che facilmente trova positivi riscontri nella macchina promozionale del nuovo cinema, dove dramma e commedia possono convivere se abilmente sorretti da chi può esserne un credibile testimone di provata capacità.
Di seguito, tutti i film dell’attore:
Best of Times, film TV, regia di Don Mischer (1981)
Fuori di testa (Fast Times at Ridgemont High), regia di Amy Heckerling (1982) - Comparsa
La ragazza di S. Diego (Valley Girl), regia di Martha Coolidge (1983)
Rusty il selvaggio (Rumble Fish), regia di Francis Ford Coppola (1983)
In gara con la luna (Racing with the Moon), regia di Richard Benjamin (1984)
The Cotton Club (The Cotton Club), regia di Francis Ford Coppola (1984)
Birdy - Le ali della libertà (Birdy), regia di Alan Parker (1984)
Nato per vincere (The Boy in Blue), regia di Charles Jarrott (1986)
Peggy Sue si è sposata (Peggy Sue Got Married), regia di Francis Ford Coppola (1986)
Arizona Junior (Raising Arizona), regia di Joel ed Ethan Coen (1987)
Stregata dalla luna (Moonstruck), regia di Norman Jewison (1987)
Passioni in comune (Never on Tuesday), regia di Adam Rifkin (1988)
Stress da vampiro (Vampire's Kiss), regia di Robert Bierman (1989)
Industrial Symphony No. 1: The Dream of the Broken Hearted (1989)
Apache pioggia di fuoco (Fire Birds), regia di David Green (1990)
Cuore selvaggio (Wild at Heart), regia di David Lynch (1990)
Zandalee, regia di Sam Pillsbury (1991)
Tempo di uccidere, regia di Giuliano Montaldo (1991)
Red Rock West, regia di John Dahl (1992)
Mi gioco la moglie... a Las Vegas (Honeymoon in Vegas), regia di Andrew Bergman (1992)
L'ultimo inganno (Deadfall), regia di Christopher Coppola (1993)
Amos & Andrew, regia di E. Max Frye (1993)
Cara, insopportabile Tess (Guarding Tess), regia di Hugh Wilson (1994)
Può succedere anche a te (It Could Happen to You), regia di Andrew Bergman (1994)
Bufera in paradiso (Trapped in Paradise), regia di George Gallo (1994)
Il bacio della morte (Kiss of Death), regia di Henry Hathaway (1995)
Via da Las Vegas (Leaving Las Vegas), regia di Mike Figgis (1995)
The Rock (The Rock), regia di Michael Bay (1996)
Con Air (Con Air), regia di Simon West (1997)
Face/Off - Due facce di un assassino (Face/Off), regia di John Woo (1997)
La città degli angeli (City of Angels), regia di Brad Silberling (1998)
Omicidio in diretta (Snake Eyes), regia di Brian De Palma (1998)
8mm - Delitto a luci rosse (8mm), regia di Joel Schumacher (1999)
Al di là della vita (Bringing Out the Dead), regia di Martin Scorsese (1999)
Fuori in 60 secondi (Gone in Sixty Seconds), regia di Dominic Sena (2000)
The Family Man (The Family Man), regia di Brett Ratner (2000)
Il mandolino del capitano Corelli (Captain Corelli's Mandolin), regia di John Madden (2001)
Christmas Carol: The Movie, regia di Jimmy T. Murakami (2001)
Windtalkers (Windtalkers), regia di John Woo (2002)
Sonny (Sonny), regia di Nicolas Cage (2002)
Il ladro di orchidee (Adaptation.), regia di Spike Jonze (2002)
Il genio della truffa (Matchstick Men), regia di Ridley Scott (2003)
Il mistero dei templari (National Treasure), regia di Jon Turteltaub (2004)
Lord of War (Lord of War), regia di Andrew Niccol (2005)
The Weather Man - L'uomo delle previsioni (The Weather Man), regia di Gore Verbinski (2005)
World Trade Center (World Trade Center), regia di Oliver Stone (2006)
Il prescelto (The Wicker Man), regia di Neil LaBute (2006)
Ghost Rider (Ghost Rider), regia di Mark Steven Johnson (2007)
Grindhouse (Segmento: Werewolf Women of the SS, 2007)
Il mistero delle pagine perdute (National Treasure: Book of Secrets), regia di Jon Turteltaub (2007).
Next (Next), regia di Lee Tamahori (2007)
Il codice dell'assassino: Bangkok Dangerous (Bangkok Dangerous), regia di Oxide Pang Chun (2008)
Segnali dal futuro (Knowing), regia di Alex Proyas (2009)
Paolo Arfelli
Paolo Arfelli

Nato a Ravenna; ho avuto il piacere di aver frequentato un corso di grafica pubblicitaria tenuto da Umberto Giovannini, presso la T. Minardi di Faenza, dopo il quale intendo affrontare un discorso editoriale che possa completare il cammino professionale che voglio realizzare.

E' da qualche anno che ho il piacere di legare la mia capacità a Comunitàzione, in una collaborazione di testi e argomenti che valorizzano la serietà riposta da Luca Oliverio e il contesto in cui questo portale opera, tra pubblicità, marketing, informazione e tanto altro.

Ho in preparazione alcuni cortometraggi e la realizzazione di un magazine (DC DIRECTOR'S CUT) all'interno di Alphabet&Type®.