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Videogames- The origins

06/11/2003 17193 lettori
5 minuti

 

Tutto ebbe inizio negli 50'. L’autore fu William A. Higinbotham, promettente ricercatore della Brookhaven National Laboratory, un istituto per la ricerca nucleare situato nella Long Island, nello stato di New York.
Il centro era ex base militare che durante la Seconda Guerra Mondiale aveva ospitato prigionieri di guerra e soldati convalescenti.

Il BNL era stato creato per studiare gli usi e gli effetti dell'energia nucleare.
L’"hardware" che avevano a disposizione gli scienziati, per i loro esperimenti era costituito da tre giganteschi reattori nucleari.
Nel 1945 a Los Alamos, in New Mexico, in vista di un suo possibile impiego in guerra, fu fatto esplodere (in modo sperimentale) il primo ordigno nucleare creato dal progetto Manhattan, diretto da Robert Oppenhaimer in cui lo stesso Higinbotham ne fece parte.
Quando Higinbotham assistette a tale esperimento rimase scioccato dal fungo atomico.

In seguito, Higinbotham divenne un accanito sostenitore della causa della non proliferazione d’armi nucleari e assieme alla BNL decise di sviluppare tecnologie meno devastanti.
Durante la settimana, alcune sezioni di questo centro era aperte al pubblico per mostrare che l'energia nucleare poteva essere utilizzata per finalità pacifiche e utili alla società.
I visitatori, per lo più studenti (scuole medie e superiori), parevano annoiarsi di fronte alle teche che contenevano fotografie di macchinari e complesse spiegazioni.
Nel tentativo di coinvolgerli maggiormente, Higinbotham comincia a studiare un uso più ludico e "interattivo" della tecnologia in mostra.

Lo scienzato, estimatore dichiarato del flipper, espone il suo progetto al collega David Potter.
I due dopo qualche settimana di lavoro, con l'ausilio di un oscilloscopio, realizzarono una rudimentale simulazione di tennis.
In pratica, era il movimento di un punto luminoso su uno schermo circolare da cinque pollici, che si spostava attraverso due linee poste all'estremo del display con la pressione di un tasto.
Il nome che Higinbotham diede alla sua invenzione fu Tennis for Two.

Questo dispositivo ebbe un enorme successo tra i visitatori.
Egli però non depositò il brevetto della sua invenzione, perchè se lo avesse fatto, il governo degli Stati Uniti sarebbe stato l'unico proprietario dei diritti del videogioco: in altre parole, chiunque avesse voluto creare un altro prodotto simile al suo, avrebbe dovuto ottenere prima una licenza federale.
Nell'ottica di Higinbotham, l'invenzione non aveva altra finalità se non quella di stimolare l'interesse degli studenti e dunque rientrava in un mero progetto pedagogico ("educare divertendo").

Da questo momento in poi comincia la storia del videogames.
Qualche anno dopo nel 1961 uno studente universitario di nome Steve Russell creò su un mainframe dell’università (un PDP-1) un gioco che chiamò Space War.
Come accade spesso negli ambienti universitari, il gioco si diffuse sui computer di tutte le università d’America.
Si trattava di un gioco a due, una battaglia tra astronavi in grado di lanciare siluri fotonici, su uno sfondo di stelle elettroniche.

Oggi Steve Russell è considerato il Creatore della leggenda dei videogiochi.
Sono passati più di quarant'anni.
La potenza dei computer si è moltiplicata migliaia di volte.
Il PDP-1 era grosso come tre frigoriferi, oggi una 'console' (Playstation,X-Box,Game Cube ecc) è al massimo grande come un libro.

I giochi da piccoli pixel deformati, sono diventati dei veri e propri film interattivi.
Che sia un punto d’arrivo o soltanto l'ennesimo (per fortuna) passaggio dell'evoluzione tecnoludica?

Alessandro Esposito
Alessandro Esposito

Bisogna aver un caos dentro di sè per generare una stella danzante. Nietzsche