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Ladri di Carrozzelle

04/11/2003 20175 lettori
4 minuti

1.Estate 1989, soggiorno per portatori di handicap: chi c’è? E cosa succede? Come viene fuori l’idea della band?

viene fuori come succede ad ogni gruppo musicale, alcune persone si conoscono, si piacciono e decidono di tentare un’avventura che è quasi un sogno, la musica come professione. C’è un piccolo particolare quasi tutti stanno in carrozzina, ma a loro non interessa minimamente.

 

2.Avevate già esperienza nel suonare degli strumenti?

Praticamente nessuna, Paolo strimpellava la chitarra, Guido e Roberto conoscevano qualche accordo sulla tastiera e poco altro.

 

3.Novembre 1995: la costituzione di una cooperativa sociale: libere impressioni…

Perché questo tipo di scelta? Siete consci di essere stati una sorta di progetto pilota per l’integrazione dei disabili nel mondo della musica e dello spettacolo?

Questa scelta è stata “obbligata” perché quando abbiamo avuto la necessità di avere una forma giuridica abbiamo scoperto di essere una cooperativa senza saperlo, tutti facevano quello che potevano, si dividevano le spese e le responsabilità… e così abbiamo semplicemente rivestito con la cooperativa una realtà che già esisteva.

 

4.Tre canzoni: “Distrofichetto”, “Ho parlato col vento”, “Diversi da chi”: confronti, analogie e diversità.

Ditsrofichetto è lo specchio del “progetto Ladri”, almeno all’inizio, cinica ironia che tenta di comunicare un messaggio senza fare prediche.

Ho parlato col vento è l’influenza della tradizione cantautoriale italiana nella nostra produzione, la musica che trasmette idee e riflessioni non troppo banali.

Diversi da chi, nasce a tavolino per diventare una sigla radiofonica, una canzone che pian piano ci ha sempre più affascinato e ora è uno dei momenti centrali delle nostre esibizioni dal vivo.

 

5.Chi scrive in genere i testi e chi invece la melodia che ne sarà la base?

Basta che arrivi un’idea da parte di qualcuno e poi ci si lavora insieme fino ad avere un testo e una melodia che ci convincono un po’ tutti, poi si va in studio e si collabora con altri musicisti per fare il prodotto finale.

 

6.La formazione è cambiata nel corso del tempo?

Purtroppo questo è il tasto più dolente della nostra bella avventura, nel corso degli anni, a causa del progredire della patologia dei musicisti fondatori, abbiamo perso 4 ragazzi meravigliosi che sono stati sostituiti da altri musicisti.

 

7.Se non quello dei musicisti quali altri ruoli avevate sognato per voi?

Dalla bidella al professore universitario, dal muratore all’architetto, dal coltivatore di Bonsai all’esploratore, di tutti di più.

 

8.Perché “ladri di carrozzelle”?

perché con le biciclette non sapremmo che farci.

 

9.Il prossimo concerto?

Visitate il nostro sito www.ladri.com e vedrete le prossime date.