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Internet batterà la televisione? Secondo Microsoft sì

28/05/2009 15:00:00 33163 lettori
5 minuti

Un tempo, neanche troppo lontano, la televisione era l’occasione per stare insieme, per riunirsi a vedere il programma preferito. Non tutte le famiglie potevano permettersene una, così era quasi un obbligo, per il fortunato possessore della magica scatola delle immagini, ospitare i vicini. Poi siamo passati alla fase in cui la televisione alienava dal mondo reale: da aggregatore sociale a oggetto che allontanava gli individui tra di loro e ne impediva i rapporti sociali. Intanto però ieri sera ci siamo trovati fra amici a casa mia per vedere la finale di Champions e da quando c'è Sky il bar è ritornato il luogo dove guardare le partite insieme, anche se non sono i Mondiali. Insomma, la televisione muta e contraddice se stessa, ma è sempre centrale.

Eppure questi sono gli anni della convergenza tecnologica, degli apparecchi che consentono di fare più cose, del multitasking e del broadcasting, ma è soprattutto il tempo in cui è la gente a creare i contenuti. Vuoi per questo spirito social della rete, che mette tutti sullo stesso piano, vuoi per le innovazioni tecnologiche, sempre più accessibili a tutti, questi sono gli anni degli User Generated Contents (UGC). Che per qualcuno sono già morti e sepolti, anche se è solo un problema di definizioni.

Ma partiamo da più lontanto. Dal modo in cui in Europa si accede alla rete, dal modo in cui nei diversi paesi internet ha saputo penetrare e dal tipo di rapporto che gli europei intrattengono con il loro computer, ormai molto di più del complicato e misterioso pc che iniziava ad affollare le case tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta.

Un report di Microsoft, “Europe logs: Internet trends of today & tomorrow“, si occupa di tutti questi aspetti, oltre che del rapporto che intrattiene il computer con la televisione e gli altri media tradizionali, sia in termini di fruizione, che di cambiamenti nel comportamento degli utenti.

Il report evidenzia una serie di aspetti davvero interessanti, che portano a molte considerazioni. Una di queste, in particolare, è destinata a far parlare di sè: Giugno del prossimo anno (2010) sarà ricordato come la data della svolta, quella in cui per la prima volta internet supererà la tv tradizionale e diventerà così il mezzo di comunicazione più utilizzato. Secondo i dati del report, internet raggiungerà una media di 14,2 ore alla settimana (più di due giorni e mezzo al mese), contro le 11,5 ore della tv (2 giorni al mese). Ma non si sta andando verso la scomparsa della televisione, anzi. Semplicemente cambierà il modo di fruizione dei contenuti televisivi: da mezzo di comunicazione one-way diventerà un media interattivo, accessibile attraverso la banda larga e complementare al computer e al telefonino (l’altra grande innovazione del XXI secolo).

Per alcuni segmenti della popolazione, come quello di età compresa tra i 18 e i 24 anni, il computer è l’unico schermo televisivo: la banda larga ha infatti aperto la possibilità di guardare in streaming contenuti video, brevi filmati o qualsiasi altro contenuto che necessiti di una buona velocità di connessione. La banda larga non ha cambiato soltanto il modo di navigare, ma ha soprattutto aperto la strada all’introduzione di esperienze di intrattenimento innovative tramite il web, un tempo inimmaginabili.

Oltre 1 europeo su 4 (più precisamente il 28%) guarda filmati più o meno brevi sulla rete, mentre sono 300 i milioni di persone che in tutto il mondo guardano video online, più di quanti ascoltano la radio, tanto per rendere idea della dimensione del fenomeno.

Analizzando la situazione europea è interessante notare come il 48,5% della popolazione dispone di una connessione, e nel 2008 sono state quasi 9 le ore settimanali trascorse sul web (un aumento del 27% dal 2004): più tempo di quello trascorso leggendo un quotidiano, a guardare film offline o a giocare con i videogames.

Il report prosegue fornendo una serie di dati e indicazioni molto dettagliate sulle abitudini e sui comportamenti degli europei di fronte al computer e agli altri media, e per una più completa trattazione degli stessi vi rimandiamo alla sua versione integrale.

Quello che ci interessa è però vedere come internet ha dato vita ad una vera e propria rivoluzione sociale, non soltanto con la nascita dei social network, ma anche, e soprattutto, con la socializzazione dei media online. I siti di notizie online propongono sempre più spesso contenuti realizzati dagli utenti (58%), homemade video (18%) e articoli indipendenti (15%). In linea con questa tendenza, quella che stiamo vivendo può essere definita come “generazione del social networking”: la socializzazione di internet è destinata a durare visto che il social networking è un fenomeno monetizzabile e commerciabile. I pubblicitari hanno capito molto bene questa tendenza e realtà come Zooppa si pongono come terra di frontiera tra gli utenti pronti a cogliere il cambiamento e le aziende in cerca dello sprint che le ponga in vantaggio rispetto alle altre.

Sarà una corsa ad ostacoli, in cui ogni nuovo media dovrà ridisegnare il proprio spazio, proprio come quando la televisione ha fatto la sua, rumorosissima, comparsa e la carta stampata ha dovuto reinventarsi. Proprio così oggi la televisione dovrà ridefinire i propri confini in modo da convivere e collaborare con il web. Anzi, lo stà già facendo. Siete anche voi fra quelli per cui internet ha preso il posto della televisione?

Alessandro Cappellotto
Alessandro Cappellotto

Sono un copywriter. Amo l'advertising e la creatività. Ho lavorato in due differenti agenzie pubblicitarie. Ho fatto il direttore creativo nella seconda per alcuni importanti clienti. Ho scritto per Geox, Jacuzzi, Ballarini, Atala. Ho partecipato a Zooppa per la prima volta nell'estate 2007. Me ne sono immediatamente innamorato. Ho vinto premi nei contest Pago e Citroen, e il BigZooppa Award nello Zooppa Contest. Qualcuno all'interno del sito ha pensato che sarebbe stato bello se fossi andato a lavorare lì. Così è stato e mi hanno messo a fare il community manager di Zooppa. Sono un giovane ragazzino di 34 anni, con una moglie e tre bimbi. Sposarmi con Donatella è stata la mia più grande idea.