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Carla Bruni o del nudo snobismo francese

14/11/2008 21006 lettori
5 minuti

Carla Bruni,  all'età di 5 anni, si trasferisce con la sua famiglia da Torino a Parigi per paura di un rapimento da parte delle Brigate Rosse. La famiglia, infatti,  è molto ricca ed in vista : il nonno è il fondatore della Ceat ,il padre diverrà direttore del Teatro Regio di Torino.

Carla non riesce a completare i suoi studi alla Sorbona, ma, in compenso, arriva all'età di 25 anni a guadagnare, in qualità di richiestissima ed elegante modella, ben 7,5 milioni di dollari all'anno.

16Si dedica quindi anche a parecchie storie d'amore prestigiose da Mick Jagger ad Eric Clapton,  da Kevin Costner a Donald Trump, ecc ecc, fino ad approdare al filosofo Raphaël Enthoven da cui avrà un bambino.

Carla, l'italiana, riesce a portare la sua eleganza anche nella musica, scrivendo e pubblicando diversi album musicali che dimostrano una buona vena artistica.

Famosissima diventa la sua soap opera con lieto fine, con il Presidente francese Sarkozy che per mesi ha monopolizzato  tutti i telegiornali ( trad. ci ha massacrato gli attributi ...)  anche in Italia, annoiando a morte ed  indispettendo gli allibiti ascoltatori dei Tg di ogni colore, di solito non maniacali consumatori di gossip.

La bella Lady non nasconde le sue idee che, viste le sue origini da italiana bene, sono ovviamente in favore dei diseredati e delle periferie di Parigi,  molto spesso incendiate dalla protesta giovanile. Carla vorrebbe infatti che "il potere non avesse sempre la stessa faccia da uomini bianchi ( non sarà un'offesa razzista?? ) e piuttosto anziani...."Amo la gente delle  banlieu che deve diventare il potere", dice Carla Bruni in Sarkozy.....

Le stesse idee del marito, insomma, che riferendosi alle banlieu diceva:

"Smettete di chiamarli 'giovani - ha detto Sarkozy in Tv- sono della feccia. Essi stessi si definiscono 'feccia'. Sono delle canaglie, della feccia, ribadisco e firmo".

( .....Lo avrà sentito Carla???? )

Ovviamente Carla, benedetta da Dio e dalla gente, non nasconde la sua avversione verso il potere in Italia : - Sono un'artista, nata italiana -  dice, dichiarando "la sua gioia immensa" per la vittoria di Obama,  ma anche  "la felicità di essere diventata francese,  vista la battuta di Berlusconi sul presidente Usa "abbronzato" . Ovviamente Berlusconi incarna per lei la facile parte del razzista e del fascista naturale che gli viene rimproverata a sinistra ( eppure Berlusconi non ha detto, chiaro e tondo, riferendosi ai giovani, come ha fatto Sarkozy che essi siano feccia canaglia...)

La First Lady Chic in ogni caso è ben contenta di adoperarsi nei confronti di avvenimenti che rientrino nell'ambito italiano. Qualche settimana fa ha infatti portato personalmente in ospedale a Marina Petrella, ex Brigate Rosse, implicazioni anche nel sequestro Moro, assassina, italiana, la bella notizia che Nicholas Sarkozy, suo marito, aveva ritirato il decreto di estradizione verso l'Italia che la riguardava!  Un caso dove lei si era impegnata parecchio insieme alla sorella e all'attrice Fanny Ardant,  e che aveva messo addirittura in imbarazzo il Presidente francese costretto a promettere ai furiosi familiari italiani delle vittime dei terroristi che sarebbe stata la prima e l'ultima volta in cui egli avrebbe mancato alle sue promesse....

petrellaMa chiaramente le ragioni umanitarie per Carla sono prioritarie e fondamentali. Marina Petrella, all'idea di tornare in carcere era caduta in un gravissimo stato di prostrazione ed era dimagrita di ben 20 kg. Uno stato incompatibile con la carcerazione.  Certo, si potrebbe dire, comunque, che  la signora Petrella non ha avuto la brutta disavventura di morire della sua depressione, come è accaduto alla moglie di Sebastiano Vinci, commissario di polizia ucciso dal gruppo della Petrella  ( che crivellò di colpi anche l'autista, vivo per miracolo ) solo perchè, diligente,  era riuscito a bloccare la loro attività terroristica. La moglie di Sebastiano Vinci colpita da depressione, dopo l'omicidio inutile del marito infatti ebbe la disavventura di morirne: sia pure ben presto dimenticata. ( Ovviamente questo scontato risvolto dei fatti non è stato mai commentato dalla First Lady).

Ma perchè mai curarsi dei morti sia pure uccisi e dimenticati? Curiamoci dei vivi e consideriamo quanto questa first lady sia generosa e illuminata:

Marina Petrella faceva parte di quelle Brigate Rosse che costrinsero la bella Bruni ad emigrare in posti più sicuri....E' ovvio che la bella e elegante francese non possa nutrire rancore verso costoro, ma abbia piuttosto un debito di riconoscenza verso i terroristi che, a 5 anni, costringendola fuori dall'Italia costruirono in effetti la sua fortuna, facendo di lei una stella di prima grandezza, cosa che non sarebbe forse mai avvenuta in un paese così provinciale come il nostro, costretto a far scappare via le famiglie!!!

In ogni caso, dal canto mio,  vorrei solo suggerirti, cara Carla,  che il nostro meraviglioso e grande paese, merita assolutamente tutto il rispetto che tu gli neghi a causa della tua storia facile e privilegiata.  Non puoi permetterti di negarglielo: mai e in ogni caso. E' un facile atto il tuo sconfessare la tua terra,  un atto di pregresso sciovinismo francese e quasi di superbia. 

A meno che tu non voglia farci pensare, e lasciarlo nella storia contemporanea,  che la tua veramente bella presenza non sia sorretta da null'altro di meglio, o da alcunchè che abbia un valore reale, vero, sentito, profondo,  e non fugace.

 

 

Ps: non sono riuscita a trovare nel web ( oberato di foto della solidarietà alla Petrella )  una sola foto che ricordi il viso di Sebastiano Vinci e di sua moglie, di cui non ho neanche il nome: chiunque ne sia in possesso è pregato di informarmi.