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Nulla va perduto, ma tutto va riscoperto. (Pavese)

22/07/2007 17732 lettori
5 minuti

"Verrà il giorno in cui avremo portato alla luce tutto il "nostro mistero" e allora non sapremo più scrivere.L’aver ancora molto da dire,da creare contribuisce a far uscire dalla crisi esistenziale.
Ogni cosa che ci è accaduta è una ricchezza inesauribile: ogni ritorno ad essa l’accresce.
L’infanzia non è soltanto l’infanzia vissuta, ma l’idea che ce ne siamo fatti nella giovinezza, nella maturità.

L’arte moderna è un “ritorno all’infanzia”

"In arte si esprime bene soltanto ciò che fu assorbito ingenuamente. Nulla va perduto, le esperienze vanno rivisitate con nuove sfaccettature, tutto è già accaduto, ma tutto va riscoperto con nuovo stupore".

Il periodo tra l’armistizio del ’43 e il ’45 vede Pavese a Serralunga di Crea, dove la sorella Maria ha una casa. Qui ha colloqui di carattere religioso con padre Baravalle e "il diario" conserva tracce evidenti di una crisi in questa direzione, anche se non approderà ad una fede.

Gli anni del Dopoguerra saranno quelli definitivi e altamente creativi .

S’iscriverà al PCI, rimanendo sempre un autore  dal carattere schivo e riservato.

Nuove passioni amorose e poi la consacrazione letteraria con il premio Strega nel 1950.Nonostante il successo avverte un senso di vuoto che avanza,ma la scrittura ha ancora la capacità di farlo vivere.
“Quando scrivi qualcosa con grande impegno sei sereno, equilibrato e felice”.

E poi cosa accadrà quando lo scrivere sarà terminato ed anche la prosa avrà esaurito le sue possibilità?
Nell’ultimo anno spariscono i riferimenti a libri propri e altrui e predominano i temi esistenziali, soprattutto: la morte e il suicidio.

L'amarezza proviene dalle critiche rivoltegli in seno al PCI .Una nuova passione finisce e non fa che accentuare il senso di solitudine.

Neppure l’arte offre più motivazioni sufficienti per continuare a vivere ed è il congedo dal mondo e dalla scrittura.

Epilogo:il  suicidio.  Un albergo di Torino ne è teatro.

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Delusioni... e non si è più certi di ritrovare quei brividi  che spingono alla scrittura …e quando si afferma:amo la solitudine e i pensieri scritti ... è un darsi coraggio…

Per quanto tempo ancora la notte dolce come una madre mi sarà accanto a darmi una giovinezza insperata e sentirò l'orgoglio di esistere comunque nonostante il resto?

Maresa Baur
Maresa Baur

Sono una scrittrice conosciuta nel web per aver pubblicato sette libri con case editrici online. Il mio sito è http;//digilander.libero.it/biribanti.maresa Credo che cliccando sul link possiate apprendere molto di me,quasi tutto. Amo leggere, informarmi ed informare e scrivo come una forsennata come se non avessi il tempo sufficiente per farlo. Ho scritto libri di poesie, racconti, storie fantasy e "thriller". Anche il giornalismo mi affascina. Mi sono diplomata a Cambridge e adoro l'inglese che è sempre stato la colonna sonora della mia vita. Ho insegnato inglese e fatto traduzioni tecniche. La poesia è tuttavia il mio grande amore e ho invaso tutti i siti letterari possibili.La mia passione è scrivere e se non lo facessi più morirei. Mi definisco una folle-saggia con un pizzico di ironia e con questo mi presento. Maresa Baur