Gli angeli vestono Bolivia
L’Istituto Europeo di Design di Roma, il Ministerio de Relaciones Exteriores y Cultos de Bolivia, le Associazioni del settore tessile di
Lo IED di Roma si è fatto portavoce e promotore dello sviluppo e dell’incontro tra le culture del mondo, attraverso un progetto di cooperazione culturale e progettuale che riflette la natura internazionale dell’Istituto e il proprio interesse verso gli aspetti sociali: in questo caso tra l’Italia e
Il Direttore scientifico dello IED di Roma Francesco Schianchi, con la collaborazione di Marina Zatta e Valentina Faiella, docenti di IED Moda Lab, ha sviluppato in Bolivia un percorso formativo con 250 responsabili delle micro imprese del settore tessile, che hanno accettato la sfida di trasformare i loro lavori in prodotti etnici per affrontare la domanda del mercato globale.
Il progetto si è sviluppato lungo un percorso di riflessione e di confronto culturale che ha portato tutti i partecipanti a definire le parole-chiave attraverso le quali poter presentare, appunto, l’immagine della nuova Bolivia: colore, magia, meticciato e simbologia.
Queste parole chiave sono state il “principio ispiratore” e il filo conduttore nella realizzazione di un total look e di accessori presentati poi in una sfilata che si è svolta a
L’ultimo giorno di Alta Roma, il 30 Gennaio, sfileranno 40 abiti all’Auditorium, una selezione di un centinaio di capi protagonisti dell’evento del 16 gennaio scorso: sintesi creativa di una nuova Bolivia del settore tessile.
Una sfilata all’insegna dell’altura, dell’etnicità, della creatività, della magia, dei suoni e dei colori.
Confrontarsi con gli artigiani e i disegnatori di
La sfilata all’Auditorium vuole essere una sorta di ponte per esprimere questo mondo complesso in modo discreto, quasi sottovoce, come se i vari artigiani avessero avuto paura di osare oltre la quotidianità, oltre la vestibilità e la piacevolezza estetica: una collezione realistica e, nel contempo, espressione della timidezza che connota molti abitanti dell’altopiano.
Ne è emersa una collezione variegata e spettacolare: la dimostrazione di come si possa partire dalle proprie radici per andare oltre, confrontarsi con la contemporaneità e la dimensione emozionale della moda.
Si tratta del primo passo di un lungo cammino sulla via della consapevolezza, per molti artigiani e piccoli imprenditori boliviani, che è necessario affiancare ai prodotti tradizionali, fatti di materie, forme e simbologie già conosciute, creazioni etniche capaci di parlare di Bolivia, delle sue radici e dei suoi sguardi, ai consumatori del mondo, a chi vuole entrare in contatto con la magia di capi naturali, veri, sinceri: per “gli angeli” del mondo.