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Brain Emotion

28/05/2005 23226 lettori
4 minuti

Perché la scelta del nome Brain Emotion?

Brain Emotion è nato come sintesi di due aspetti che ritengo cruciali nel fare comunicazione: cervello da una parte e cuore dall’altra.

Cervello come razionalità e concretezza. Sia in riferimento al proporre soluzioni al cliente razionali per costi, tempi e mezzi rispetto alla sua realtà aziendale e mercato di riferimento, sia in relazione ai contenuti della comunicazione che non possono comunque essere solo “aria fritta”…almeno se l’obiettivo è operare sul medio-lungo termine.

Cuore perché l’emotività è un motore fondamentale nelle nostre scelte. Una comunicazione anche precisa e puntuale ma arida perde gran parte delle sue potenzialità nella scarsa attenzione che riesce a suscitare intorno a sé.

Brain Emotion è un’ “emozione cerebrale”, è la sinergia di razionalità ed emozione…e in fondo è un po’ il mio percorso personale, un ingegnere che si appassiona alla creatività.

Il mercato è in crisi oppure nel Triveneto la situazione è migliore rispetto al resto d’Italia?

In realtà non sono del tutto certa neppure che si possa dire che il mercato è in crisi. Sicuramente infatti la situazione economica non è delle migliori e certo questo ha messo in difficoltà molte aziende che hanno tipicamente (ahimè!) tagliato come primi costi quelli in comunicazione.

Tuttavia mi sembra che spesso la crisi sia essenzialmente una sorta di previsione autoverificantesi. L’incertezza mi sembra l’elemento più importante. Un’incertezza e insicurezza che si riflettono nel rinvio di ogni iniziativa, aspettando per vedere che succede nel mercato. E’ questo immobilismo soprattutto che mi sembra penalizzi molto oggi l’avvio di progetti che potrebbero avere risultati veramente importanti, tanto più in un momento dove chi ha disponibilità per investimenti si è effettivamente ridotto in numero.

Quanto al Triveneto non mi pare di rilevare significative differenze. Direi anzi che come zona presenta difficoltà aggiuntive che vengono da una struttura industriale ancora molto padronale, dove sono in atto cambi generazionali che tuttavia non risultano per ora maturi per intraprendere nuove iniziative in campo comunicazione. Permane talvolta una certa diffidenza nei confronti del “consulente” esterno e in alcuni settori non c’è ad oggi la percezione e l’esigenza di muoversi in modo massiccio ma soprattutto coordinato in attività pubblicitarie.

Credo comunque che siamo in una fase di transizione e mi aspetto presto un’apertura dettata anche da una nuova concorrenzialità con cui oggi molte aziende della nostra zona si trovano a confrontarsi.

Quali sono le tappe fondamentali del suo processo aziendale?

Brain Emotion è nata circa 1 anno e mezzo fa. Dopo un’esperienza in una start-up dove seguivo diversi aspetti relativi a marketing, advertising e progetti di promo-comunicazione, ho maturato l’idea di focalizzarmi sulla comunicazione.

Più che l’idea, direi la passione! Sono rimasta nella mia città natale Verona per motivi organizzativi e perché credo che le buone idee non siano merito del luogo in cui nascono.

Ho quindi dato vita a questa struttura, incentrando l’attività sulla comunicazione che comunemente è abbinata a pubblicità ma che per me è qualcosa ben più capillare e per un’azienda si traduce in mille diverse sfaccettature ed azioni.

Al suo interno sono confluite naturalmente le mie competenze professionali acquisite, i miei studi (sono un ingegnere gestionale) e professionalità relative all’ideazione creativa e realizzazione di prodotti grafici.

Per casualità (e per i meriti singoli) lo staff è tutto al femminile, almeno se escludiamo qualche consulente esterno di supporto, ed è un gruppo molto affiatato, abituato ad un lavoro in team molto stretto, privo di ogni formalismo o aspetto burocratico e fondato sulla responsabilità di ciascuno per il proprio ruolo. Ovviamente c’è una struttura gerarchica minima, necessaria per l’ordine generale ma non va mai ad influire sulla parte creativa del lavoro. Sarà il cliente a premiare l’idea vincente tra quelle che sottoponiamo.

L’inizio è stato naturalmente a risorse minime, per poterci proporre ai clienti a condizioni agevolate e permettere loro quindi di conoscerci e testare le ns. abilità.

L’incremento di lavoro ha portato poi, dopo circa 6 mesi, ad un ampliamento della struttura commerciale e al consolidamento di molti rapporti di collaborazioni per cui ora possiamo contare anche su una rete di fornitori esterni stabili e fidati.

Nel corso del 2004, abbiamo attivato collaborazioni anche con staff delocalizzati, che ci permettono di coprire non solo i territori limitrofi alla ns. sede ma anche alcune delle città più importanti tra cui Roma, Milano e Bologna. Riusciamo così a garantire ai nostri clienti che il loro progetto non verrà delegato ad agenzie sconosciute ma a nostri partner di cui garantiamo l’affidabilità e la qualità di servizio.

Ad oggi manteniamo comunque una struttura snella che ci permette ancora di lavorare anche su progetti limitati e con budget ridotti, pur se il ns. target principale sono diventate aziende medio-grandi e grandi, con le quali lavoriamo sia a copertura completa di tutte le esigenze di comunicazione, sia su attività specifiche che in collaborazione con altri loro fornitori.

Se sta per chiedermi gli obiettivi futuri Le posso rispondere con due parole: Crescere ancora! Continuiamo infatti ad operare per farci conoscere sempre di più, diffondere i nostri prodotti e servizi e soprattutto la nostra filosofia e il nostro modo di lavorare. Insomma stiamo cercando di far capire alle aziende perché noi crediamo in Brain Emotion, così che anche loro possano crederci.

Verso quale mercato, o quali mercati si rivolge la sua azienda?

Non abbiamo un settore o mercato specifico ai quali è diretta la ns. offerta. La ns. attuale esperienza spazia in diversi ambiti sia b2c che b2b. Per fare qualche esempio: attività commerciali al dettaglio, istituti scolastici, aziende molitorie, hotel, centri benessere, locali pubblici, termosanitarie, calzaturifici, ecc. Come si vede sia per dimensioni che per prodotto la gamma dei clienti è molto diversificata. Questo almeno in ambito di grafica e creatività. Sul fronte progetti speciali invece l’orientamento è prevalente su aziende che operano in mercati giovani con un target che va dai 15-18 fino ai 35-40 anni.

Abbiamo comunque fatto della flessibilità uno dei nostri marchi di fabbrica e fare “innesti” di concetti e tecniche da un settore all’altro, ovviamente opportunamente adattati e contestualizzati, è per noi un modo per portare al cliente idee innovative con cui distinguersi.

Ci vuole raccontare qualche case history interessante?

E’ difficile raccontare una case history perché per noi è come dire fare una mini-biografia. Ci sono tante piccole e grandi esperienze che potremmo elencare tra quelle significative ma per capire fino in fondo cosa ha voluto dire lavorare per questo o quell’altro cliente e cosa abbiamo fatto per lui dovrei raccontare le nostre giornate di lavoro, le nostre chiacchierate con il cliente, le tante idee scartate che ci hanno portato sulla strada dell’idea giusta che è la campagna, la brochure, il sito, l’evento che poi vedete. In realtà preferiamo “conservare” queste informazioni, in parte anche per tutelare la privacy dei ns. stessi clienti, in parte perché probabilmente non riproporremo più a nessuno quell’idea della case history: per il prossimo cliente preferiamo cercarne una nuova!

Quello che posso suggerire comunque per vedere qualche nostro lavoro è di guardare sul ns. sito le immagini di alcune realizzazioni che abbiamo seguito.

Come possiamo contattarla?

Beh, sicuramente il mezzo più semplice è una mail. Le leggo tutte, o almeno quelle non di spam. L’indirizzo è: elena.ianeselli@brainemotion.it. Se preferite parlare di persona invece mi trovate in ufficio allo 045/8106099 o sul cellulare 347/5125576.

La ringrazio e spero che lei voglia partecipare attivamente la nostro network.

Ringrazio io voi dello spazio. Cercherò sicuramente di essere un’iscritta attiva.

La Grande Agenzia, Redazione
La Grande Agenzia, Redazione

La redazione di LaGrandeAgenzia oggi è composta da:


- Luca Oliverio ( profilo >>), art director e project manager di comunitàzione e lagrandeagenzia.it


- Gianluigi Zarantonello ( profilo >>), laureato in SdC a Padova, Senior Content Manager di Comunitazione.


- Sara Caminati ( profilo >>), studentessa di SdC a Roma, Junior Content Manager di Comunitazione.

- Francesco Sorce ( profilo >>), studente di Scienze Politiche, Content Manager junior di Comunitazione.


ed inoltre...


Gabriele Rossi


Gianfranco Virardi


Lorenzo Dalmonego


Valentina Marcon


Marco Molinari




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