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Alla scoperta di Luca Dirisio, musicista ma anche fenomeno mediatico

11/02/2005 5197 lettori
4 minuti

Luca Dirisio impazza da tempo in radio con il "Il mio amico vende il tè". Forte di un successo straordinario che lo ha visto protagonista dell'estate musicale italiana, Dirisio ha vinto lo scorso settembre l'ambito premio del Festivalbar come Artista Rivelazione Italiano. Secondo un'indagine realizzata da Brw & Partners in collaborazione con Eta Meta Research su un campione di ragazzi dai 15 ai 22 anni, "Calma e Sanguefreddo", hit che ha lanciato il giovane Luca, è risultato il secondo brano più cantato quest'estate dai giovani (il primo era quello di Vasco Rossi). Il primo album di Luca Dirisio, intitolato semplicemente "Luca Dirisio", è uscito il 19 novembre 2004. A conferma del grande impatto che questo artista ha avuto sin dal suo esordio sulla nostra scena musicale, per la prima volta un disco di debutto di un artista emergente è stato inserito nell'operazione "SuperclassificaCD" del settimanale Sorrisi e Canzoni: "Luca Dirisio" è venduto, infatti, al prezzo speciale di 12,90 euro sia nei punti vendita tradizionali che in edicola. Ma parliamo nello specifico del cd di questo ventiseienne abruzzese.

Un illustre rappresentante dell’Abruzzo è stato il compianto Ivan Graziani, ma dopo di lui c’è stato, fondamentalmente, il vuoto. Ora questa lacuna sembra essersi colmata, grazie al meritato successo che Dirisio sta riscuotendo. Ascolti il disco e constati, con piacere, che si tratta di un gran bell’esordio. Luca non solo ha una voce grintosa e venata di black, ma anche una buona capacità compositiva. Gli 11 pezzi che compongono il disco sono tutti di ottima fattura, e riesce difficile comprendere le critiche che l’autore ha ricevuto in merito a certe scelte letterarie o, saltando di palo in frasca, relativamente al suo look, che sarebbe ritenuto, in sostanza, da “finto ribelle”. Beh, se è vero che qualunque artista di successo deve essere anche un personaggio, è altrettanto vero che non c’è niente di male se ciò avviene senza ingannare il pubblico: ascoltando i pezzi di Dirisio, sembra proprio di trovarsi di fronte a un ragazzo sincero. E piuttosto incazzato con il mondo: basta ascoltare “Usami” (“Usami e dopo buttami”), “Non mi sposto” (“Non rinuncerò al mio spazio perché è un mio diritto”) o “Destino anarchico” (“Devi sempre dire no, ai bastardi non regalo niente, a quelli che ti sfruttano”) per rendersi conto della rabbia che Luca cova dentro di sé. Una rabbia priva di rancore, ma frutto della cattiva gente con cui negli anni ha avuto a che fare. “Usami”, ad esempio, è stata ispirata da certi gestori di locali romani che si ricordavano di lui solo quando c’era da riempire un “buco” in una serata: un comportamento decisamente irrispettoso e maleducato, che Dirisio giustamente condanna. Dai testi alle musiche: il cd si muove lungo una linea vivace e movimentata, dispersa tra funky, soul e reggae. In particolare quest’ultimo genere è stato importantissimo, a livello formativo, per il Nostro, tant’è che, oltre ad inserire nell’album un brano esplicitamente in levare come “Tu che fai”, nelle note di copertina ringrazia “il buon vecchio Bob Marley, maestro d’arte e di vita”.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.