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Qual è il mio budget?

22/06/2016 16157 lettori
4 minuti

Perché mi chiedete qual è il mio budget? Mi volete fregare, furbetti? Il budget è una questione molto pragmatica. Sapere, anche approssimativamente, qual è il budget a nostra disposizione ci permette di capire subito se è compatibile con la vostra richiesta e con il vostro obiettivo, e poi di costruire il mix di attività che lo sfruttano al massimo.

Lo strumento principale dell'attività di controllo direzionale è il budget d'esercizio, che si può definire come un documento, caratterizzato da un orizzonte temporale solitamente annuo, espresso in quantità fisiche e monetarie, che definisce l'impiego delle risorse necessarie per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Il budget è uno strumento che consente di esercitare un primo riscontro di fattibilità e di coerenza delle strategie, ma rappresenta al contempo un valido strumento di indirizzo dei comportamenti e una solida base per strutturare l'attività di controllo consuntivo: il budget, in sintesi, costringe a programmare la gestione aziendale, agevola il coordinamento, aiuta a valutare le performance.

La definizione del budget aziendale è, in primo luogo, un'operazione sistemica: il documento di budget è, infatti, la risultante di una serie di sotto-budget fra loro strettamente interrelati. È possibile definire quattro livelli attraverso cui si articola un documento di budget aziendale:

a) il budget economico, 
b) il budget degli investimenti, 
c) il budget finanziario, 
d) il budget patrimoniale.

Immagine: http://goo.gl/ZBCX4M

Come si può giocare e vincere a poker partendo da un budget molto limitato, un dubbio che assilla molti giocatori alle prime armi. «Per prima cosa, dividi nettamente la parte del bankroll che utilizzerai per il cash game da quella destinata ai tornei», ha spiegato il professionista. Dal suo punto di vista, indipendentemente dalla cifra che si decide di investire nel poker, è fondamentale fare questa distinzione, che non è paritaria: ai tornei si dedica una percentuale più piccola, mentre quella del cash game è la più grande. Questione di varianza e sostenibilità.

Fissare un obbiettivo è il primo passo verso il successo, anche nel poker: «Diciamo che vuoi ottenere un bankroll di 1.000$. Non appena ti poni un obbiettivo preciso come questo, tutto diventa più reale e questo è il primo passo che devi fare per vincere nel poker. Comincia a mettere da parte soldi. Crea un programma step by step: cosa farai giorno per giorno per raggiungere i tuoi obbiettivi al tavolo. Con questo approccio sarai molto più tranquillo e lucido».

 

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.