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Una ricerca Epson quantifica in 60 miliardi di euro il costo dell’inefficienza in Europa

07/11/2011 16557 lettori
5 minuti

Una ricerca Epson quantifica in 60 miliardi di euro il costo dell’inefficienza in Europa

 

Di questi, quasi 8 riguardano l’Italia. Il dato positivo è che un aumento del 5% nell’efficienza porterebbe a una crescita dei ricavi del 4% circa:

qualcosa come 31 miliardi di euro nella sola Italia e ben 300 in Europa!
 

Cinisello Balsamo (MI), 19 ottobre 201160 miliardi di euro all’anno in Europa, quasi 8 solo in Italia: è questo il costo dell’inefficienza secondo quanto emerso dall’Epson Business Efficiency Report, una ricerca presentata oggi in Smau che ha analizzato l’efficienza delle aziende con più di 1.000 dipendenti nelle cinque principali economie dell’Unione Europea: Italia, Regno Unito, Francia, Germania e Spagna.

Il Regno Unito è il Paese che si caratterizza per la gestione aziendale meno efficiente, con una perdita di reddito pari a 21,4 miliardi di euro: più di un terzo del totale dell’UE. Seguono la Francia (13,6 miliardi di euro), la Spagna (10,8 miliardi) e l’Italia (7,8 miliardi). Le aziende più efficienti si trovano invece in Germania, con una perdita di “solo” 6,2 miliardi di euro.

L’aspetto fortemente positivo che emerge dalla ricerca è che, in contrasto con i costi crescenti, ad un aumento dell’efficienza pari al 5% corrisponderebbe un potenziale aumento dei ricavi pari al 4% circa (quantificabile in 31 miliardi di euro nella sola Italia e ben 300 in Europa).

L’indagine, i cui risultati sono stati presentati oggi da Epson e Smau nella tavola rotonda “Il conto dell’inefficienza in Europa. I consigli per ridurlo”, si è basata su 500 interviste telefoniche e ha coinvolto i dirigenti senior di organizzazioni attive nei seguenti settori: banche, servizi finanziari, ricettività, servizi professionali, vendita al dettaglio, aziende di servizi pubblici.

 

“L'Epson Business Efficiency Report - spiega Massimo Pizzocri, amministratore delegato di Epson Italia – fotografa una realtà interessante ma variegata, con luci e ombre.  Indica, però, con una certa chiarezza il pensiero dei senior manager, non solo del nostro Paese, secondo i quali basta poco, in termini di miglioramento dell’efficienza, per ottenere benefici economici anche rilevanti. Quando l’economia è incerta e il periodo difficile, come quello che stiamo vivendo, le aziende hanno solo due strade per incrementare i profitti: l’innovazione o l’efficienza. Spetta all’azienda decidere in quale area collocare il proprio vantaggio competitivo e quindi mettere in atto tutte le misure per perseguirlo”.

 

“Smau incontra ogni anno oltre 50.000 decision maker di piccole, medie e grandi aziende – afferma Pierantonio Macola, amministratore delegato di Smau – e questo punto di osservazione privilegiato ci mostra quanto le imprese italiane stiano maturando una nuova cultura imprenditoriale, diventando sempre più consapevoli del fatto che la sfida del mercato può vincersi solo attraverso un’attenta scelta degli strumenti che supportano la razionalizzazione dei processi e in generale la crescita del business. I risultati emersi dall'Epson Business Efficiency Report dimostrano che il conseguimento dell’efficienza è un obiettivo fondamentale da perseguire e il ruolo di Smau è di creare un momento in cui accendere i riflettori sulle più innovative soluzioni ICT a supporto del business.”

 

I risultati principali della ricerca.

Quasi tutte le organizzazioni che hanno partecipato all’indagine concordano sul fatto che gli sforzi per migliorare le performance aziendali siano più efficaci se guidati dai capi dipartimento e supportati dal consiglio di amministrazione. Inoltre, per avere successo, le politiche di efficienza aziendali devono essere fondate su obiettivi e livelli di investimento realistici, misurati principalmente in termini di riduzione degli sprechi e dei costi e di accelerazione del “time-to-market”. Tuttavia uno degli ostacoli principali nel raggiungimento dell’efficienza è proprio il ritorno sull’investimento e in aggiunta le aziende temono che con la ripresa dell’economia questo tema assuma una rilevanza sempre minore.

In questo periodo, le aziende più efficienti rivolgono una grande attenzione alla riduzione dei costi (57%), al monitoraggio degli sprechi (29%) e al miglioramento dei sistemi informatici esistenti (13%) e ritengono che l’utilizzo delle nuove tecnologie abbia un ruolo fondamentale nel miglioramento delle attività aziendali. Dove sono già state introdotte, le politiche di efficienza aziendale hanno contribuito a una riduzione media del 3% delle spese aziendali, ma è possibile diminuire ulteriormente gli sprechi grazie all’adozione delle nuove tecnologie IT e alla ridefinizione dei processi per stimolare l'adozione di pratiche lavorative più efficaci.

 

Guardando al futuro, gli intervistati dimostrano di essere a conoscenza dell’esistenza di diverse aree in cui è possibile intervenire per migliorare l'efficienza del business nei prossimi 12 mesi: tra queste la riduzione dei costi (58% degli intervistati), dei rifiuti (56%), gli investimenti in innovazione dell’IT e la maggiore produttività del personale (50%). Solo poco più di un terzo delle aziende identifica come aree di intervento l’allocazione delle risorse umane e delle tecnologie di sviluppo e solo l’1% degli intervistati in Italia ritiene che la ridefinizione dei processi abbia un ruolo significativo.

 

Il 2% dei consumi ICT di un’azienda è legato alla fase di stampa: scegliere la soluzione giusta aumenta l’efficienza e riduce l’impatto ambientale.

Sempre in tema di efficienza e risparmio, la ricerca“Green Printing – efficienza energetica delle stampanti” realizzata dalla Fondazione Politecnico di Milano analizza il consumo energetico delle aziende in fase di stampa, che risulta essere pari al 2% dei consumi ICT totali di un’azienda di servizi. Un dato rilevante che dimostra come anche la scelta della tecnologia di stampa rappresenti un passo importante per il raggiungimento dell’efficienza energetica.

Se infatti dall’indagine emerge che gli IT Manager scelgono la stampante in base a caratteristiche quali il first copy time, la velocità e la qualità, non meno importante è l’efficienza: anche soluzioni simili possono avere un impatto energetico molto diverso tra loro. I risultati dimostrano che le stampanti inkjet Epson personali e workgroup A4 a colori registrano consumi per pagina inferiori al 50% rispetto ai dispositivi di stampa della concorrenza a parità di tecnologia e il divario si amplia se confrontate con le laser. E il risparmio energetico continua anche da spente, con una riduzione dei consumi fino al 27% in modalità Idle e fino al 56% in modalità Power Saving.

Infine, come già evidenzia la ricerca sui modelli ad alte prestazioni, anche il valore di Total Energy Consumption (TEC) delle stampanti di ultima generazione, ad esempio la serie Epson WorkForce Pro, è fra i più bassi sul mercato e risulta di gran lunga inferiore a quello stabilito da Energy Star.

 
Gruppo Epson

Epson, leader mondiale nell’innovazione e nell’imaging, ha come impegno primario quello di superare la visione e le aspettative dei clienti, in tutto il mondo, con tecnologie che garantiscono compattezza, riduzione del consumo energetico, alta precisione, attraverso una gamma di prodotti che va dalle stampanti, ai videoproiettori 3LCD per il business e la casa, sino ai dispositivi elettronici e al quarzo.
Con capogruppo Seiko Epson Corporation che ha sede in Giappone, il Gruppo Epson conta oltre 70.000 dipendenti in 108 società nel mondo ed è orgoglioso di contribuire alla salvaguardia dell'ambiente naturale globale e di sostenere le comunità locali nelle quali opera. http://global.epson.com

Environmental Vision 2050
Sulla base della propria storica di attività eco-responsabili, Epson è ora impegnata a raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dalla Environmental Vision 2050. Per ulteriori informazioni sulle attività eco-sostenibili di Epson, consulta: http://eco.epson.com

Epson Europe

Epson Europe B.V. è la sede del gruppo in Amsterdam, Olanda, per la regione EMEAR (Europa, Medio Oriente, Russia e Africa). Epson Europa, per l’anno fiscale 2008, ha consolidato un fatturato di 1.569 milioni di Euro e conta circa 2.400 dipendenti. www.epson-europe.com

Epson Italia

Epson Italia, sales company nazionale, per l’anno fiscale 2009, ha registrato un fatturato di oltre 200 milioni di Euro e impiega circa 150 persone. www.epson.it

 
 
 
Per ulteriori informazioni:
Epson Italia

Silvia Carena - PR Manager                                          Giuseppe Turri - Attitudo

tel. 02.66.03.2.1 - e-mail: silvia_carena@epson.it             Tel. 0362 18 29 080 – 335 73 90 945

Epson Italia s.p.a. – Cinisello Balsamo (MI)                    e-mail: giuseppe.turri@attitudo.it

Via Viganò De Vizzi, 93/95 - www.epson.it                      Bovisio Masciago (MI), Corso Italia 54

cristina skarabot
cristina skarabot

Laureata nel dicembre 2008 in Relazioni Pubbliche d'Impresa a Gorizia con una tesi sulle strategie di comunicazione nelle PMI, appassionata di web, social media e nuove tecnologie e dotata di insaziabile curiosità: questa sono io.
Un posto dinamico, dove ci sia sempre qualcosa da scrivere (off o online), dove la creatività sia la regola e non l'eccezione e dove le relazioni pubbliche siano una professione che gode di dignità e rispetto: questo è il luogo di lavoro che cerco. Fino a maggio 2012 ho lavorato in Attitudo, agenzia di comunicazione e marketing di Bovisio Masciago (MB) dove mi sono occupata dell'attività di ufficio stampa e relazioni pubbliche per clienti del settore IT. Ora sono invece responsabile marketing e new business di TheNextStep, azienda specializzata in Business Coaching e formazione manageriale.