Campane a morto per la creatività? No, dai basta con queste domande! Passiamo all'azione.
Dal blog della camera di Commercio di Roma – Padri analogici figli digitali – nascono spesso spunti interessanti; tra cui questo da cui parte il mio ragionamento.
Sono un po' stufo di sentir lamentele. Ci si chiede se la publicità sia morta; se ci sia un futuro per l'italia; se la politica sia o meno morale ecc... Sono stufo perché alle lamentele non segue l'azione atta al cambiamento... ci si chiede il perchè... e poi ci si ferma lì. Più volte e in maniera autorevole sono state date le risposte giuste... leggete questa bell'intervista a Augusto Marietti di una "Lettera aperta all'Italia, investitori e start up" [Alessandro Magno comandava 200.000 soldati, conquistò l’Asia e scese giù in Egitto dove si fece incoronare faraone. Aveva appena compiuto 21 anni.]
... l'italia è dagli anni 70 che non ha idee! siamo una generazione vecchia. Abbiamo bisogno di far un salto di generazione. La mia, quella degli attuali 30 deve farsi già da parte e lasciare spazio ai 20: sono loro i giovani, non noi... Questa è la mia opinione.
Cambiamento significa ringiovanire una classe politica, sociale e sopratutto delle governance non adatta allo spirito del tempo. Siamo vecchi, facciamoci da parte e lasciamo che a guidare il cambiamento siano i ragazzi dai 18 ai 25 anni.
Ascoltiamo uno spezzone famosissimo del film di Marco Tullio Giordana: la meglio gioventù; indicativo.
Parlare di cambiamento e innovazione non dovrebbe esser così complesso. E invece lo è.
L'Italia, così come il resto d'Europa, si è seduta a guardare — dalla finestra, dallo schermo, dal mouse questo decidetelo voi —il futuro che arriva dalle americhe, da Taiwan; dalla Cina.
Siamo qui fermi a guardare e a guardarci se dondolarci: ma quanto siamo belli, quanto siamo bravi questo popolo di poeti, naviganti e ...corruttori.
Dobbiamo rimboccarci le maniche; prendere le armi della Cultura in mano, stringere forte penne, tastiere e mouse e ricominciare a pensare e lottare per il futuro e non per il passato — ormai anche l'expo di milano è passato... Dobbiamo lottare insieme. Dobbiamo ascoltare i ventenni; dargli l'opportunità di parlare e agire dandogli gli strumenti. Facciamogli governare una regione ai ventenni, vediamo come va, certamente meglio: non sono corrotti e non sono corruttori — ancora direbbe un sarcastico, e lui avrebbe capito tutto il mio senso.
Regaliamo l'italia a chi deve viversela. Mandiamo via dai posti che contano i vecchi e mettiamo i vecchi a usare "il cappello nero di De Bono" serve lo spirito critico dopo l'azione; ma prima serve l'azione...
è dagli errori che si impara; ed è dagli errori che nascono le scoperte.
E tu, cosa ne pensi?