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Animazione per passione

16/10/2007 26327 lettori
4 minuti

L'estate sta finendo era il ritornello di un simpatico tormentone estivo ormai datato, ed è in quel momento che anche gli impegni estivi degli animatori nei villaggi vacanze e nelle strutture turistiche stanno per finire. Ma solo adesso, a stagione finita, possiamo fare una chiacchierata con Massimiliano Consoli, in arte Max, un professionista della comunicazione finalizzata all’intrattenimento che ha svolto tutti i ruoli nell’ambito dell’animazione e fondatore e presidente dell’Equipe Mediterraneo, agenzia di animazione e spettacolo.

Ciao Max, ti lascio subito lo spazio necessario alle presentazioni. Dopo la nascita biologica di Massimiliano Consoli raccontaci come, dove e quando è nato artisticamente Max e presentaci la tua creatura: l’Equipe Mediterraneo.

Ho iniziato i primi passi nel mondo dell’intrattenimento in parrocchia dove ogni occasione era buona per mettermi in mostra. In seguito, prendendo delle lezioni private di pianoforte, ho iniziato la professione di pianista di pianobar che mi ha permesso di scoprire il fantastico mondo dell’intrattenimento turistico nei villaggi. Dopo questa scoperta, avvenuta nel lontano 1993, restare dietro un pianoforte era ormai riduttivo e quindi spesso lasciavo la mia postazione per coinvolgere il pubblico presente.

Per continuare a vivere questo sogno chiamato ANIMAZIONE nel 2000 nasce l’Equipe Mediterraneo, un’agenzia che si pone il compito di offrire servizi di animazione e spettacolo, ma soprattutto di diffondere e formare tanti ragazzi ai principi dell’animazione ed accompagnarli nel mondo dell’intrattenimento turistico.

 
Adesso un po’ di coordinate. Conosco la sede virtuale della tua Equipe che si trova su www.equipemediterraneo.it, un luogo ricco di notizie e immagini. Parlaci anche delle vostre sedi reali.

L’Equipe Mediterraneo nasce in Sicilia e precisamente alle pendici dell’Etna nel paese di Zafferana Etnea (CT). Ma subito dopo la sua nascita estende le radici fino alla lontana terra Toscana, nella pendente città di Pisa.

Oggi l’Equipe Mediterraneo può contare su tre sedi dislocate nelle due province nelle quali forniamo i nostri servizi:

Zafferana Etnea (CT) – Via Ardichetto s.n. – tel. 095-7081489
Acireale (CT) – Corso Sicilia n. 93 – tel. 095-894229
Pisa (PI) – Viale Bonaini n. 4 – tel. 393-9767560

 
Proseguiamo con altre coordinate geografiche. In quante e quali località operate offrendo i vostri servizi di animazione e spettacolo? Insomma dove possiamo trovarvi in estate? E nelle altre stagioni?

Nel periodo estivo offriamo prevalentemente servizi di animazione turistica in diverse strutture ricettive: in Sicilia nello splendido litorale di Fondachello (CT) e Giardini Naxos (ME), invece per la Toscana concentriamo i nostri sforzi sul litorale pisano, Viareggio (LU) e Marina di Massa (MS).

Nel periodo invernale invece istituiamo diversi corsi di animazione presso alcuni istituti scolastici oltre alle manifestazioni pubbliche collegate alle festività del Natale, carnevale, ecc.

Infine il settore delle feste per bambini non è legato ad un periodo specifico dell’anno e viene regolarmente eseguito tutto l’anno.    

 
Operate offrendo i vostri servizi nei campi dell’animazione turistica, delle feste per i bambini e degli spettacoli. Ci racconti come svolgete la vostra attività in questi ambiti? Qualche esempio che ricordi con maggiore soddisfazione?

In tutti i campi in cui forniamo i nostri servizi abbiamo un solo filo conduttore: il coinvolgimento delle persone affinché possano essere loro i protagonisti dei loro momenti più importanti (vacanze, feste, manifestazioni, ecc.). 

Quando si fa un lavoro del genere per circa 13 anni, come nel mio caso, il rischio maggiore è quello di perdere la carica e la freschezza necessaria per contagiare le persone che ti stanno accanto. Visto che mi chiedi quale fosse un ricordo che mi dà maggiore soddisfazione, posso sicuramente dirti, senza far torto alle migliaia di ricordi scolpiti nella mia mente, che ancora oggi mi emoziona la gioia e la passione che infiamma i volti dei ragazzi che scoprono il fantastico mondo dell’animazione ed ogni anno colgo da loro la linfa vitale per fare il mio lavoro con la stessa voglia del primo giorno.

 

Il vostro lavoro non si improvvisa anche se l’arte dell’improvvisazione in scena è preziosa, direi fondamentale. Sapete recitare sia in veste comica che drammatica, ballare, cantare, suonare, parlare diverse lingue straniere… Tutto ciò richiede preparazione culturale, tecnica e professionale. Quanto tempo dedicate alla preparazione dei vostri programmi di attività e che caratteristiche devono avere i tuoi ragazzi e le tue ragazze? Sicuramente qualche talento naturale sarà una buona base di partenza unita alla voglia di lavorare, e hai detto che organizzate anche dei corsi per animatori, dunque investite anche sulla formazione. Ci sono buone opportunità di lavoro per chi è interessato ad operare nel vostro campo?

Come in ogni intervista che si rispetti mi preme ringraziarti per la domanda che riassume alcuni dei pilastri del nostro lavoro.
Innanzitutto vorrei rivolgermi ai ragazzi che vorrebbero intraprendere questa attività incoraggiandoli a mettersi in gioco pur non avendo svolto nessuna attività artistica ma avendo in sé solo voglia di fare e la volontà di essere i protagonisti della loro vita. Detto ciò, sappi che spendiamo quasi tutto l’inverno alla preparazione dei nostri ragazzi affinché possano avere delle competenze in quasi tutti i campi dell’intrattenimento. Ogni anno nei mesi che vanno da gennaio a marzo siamo occupati con i corsi di animazione che vengono svolti in collaborazione con enti ed istituti scolastici della provincia di Catania. Spendiamo molte energie nella divulgazione dei corsi per avere la più alta probabilità di scoprire talenti nuovi. Perché in ogni agenzia di servizi la differenza viene fatta dalle persone e non dai mezzi a disposizione.
A conclusione dei corsi i ragazzi vengono utilizzati in svariate attività pratiche in affiancamento ad animatori di esperienza, affinché possano trasformare le nozioni teoriche in esperienze concrete, ma soprattutto perché la vera scuola e il vero insegnamento si ottiene stando a contatto col pubblico. Per quanto concerne la tipica domanda che mi fa tutt’ora mia nonna, se questo è un vero lavoro da fare per tutta la vita, posso rispondere tranquillamente, si. Oramai l’intrattenimento è divenuto necessario in svariati campi, fino a 20 anni fa era impensabile immaginare una festa per bambini con animatori, prestigiatore, clown, mascotte, ecc. eppure adesso ci sembra indispensabile per ogni festa da 0 a 99 anni. Inoltre se aggiungiamo a questo tutte le altre occasioni quali: manifestazioni, attività turistiche, sbocchi artistici (radio, TV locali e nazionali, teatro, ecc.) si può serenamente affermare che questa attività ti permette di guadagnare divertendoti e se infine si ha quel pizzico di fortuna accompagnata da tanta professionalità e ottime doti artistiche si può sperare di emulare le gesta del grande Fiorello.

Nella vostra formazione e preparazione quali sono i punti fondamentali che curate di più per ottimizzare la comunicazione finalizzata all’intrattenimento? Lavorate molto sulla mimica, sulla gestualità e sul linguaggio non verbale?

La comunicazione è il fulcro della nostra attività. Noi in ogni settore ed in ogni attività ci troviamo a comunicare sempre: emozioni, espressioni, informazioni, direttive, opinioni, insegnamenti, ecc. Nei nostri corsi dedichiamo un modulo intero alla comunicazione verbale e non verbale.

Nella comunicazione verbale cerchiamo di puntare molto sulla perfetta dizione, sulla chiarezza espositiva dei concetti, sui toni di conversazione, ecc., per noi comunicare in maniera semplice e chiara, comprensibile a tutti è il nostro obiettivo. A ragione di ciò durante i nostri corsi ci rivolgiamo sempre ad un ipotetico pubblico formato da persone di diverse fasce di età, diversa estrazione sociale e diversa provenienza territoriale e ci sforziamo affinché tutti possano comprendere.

Per quanto concerne il linguaggio non verbale, dobbiamo innanzitutto precisare che, a differenza del pubblico da teatro, il pubblico che viene ad assistere ad uno spettacolo di intrattenimento, è potenzialmente distratto e non vuole applicarsi molto. Per questo tutte le espressioni non verbali, dalla mimica facciale alla gestualità in genere, si caratterizzano dall’estrema esagerazione che permette di catturare l’attenzione del pubblico e di accompagnare e sottolineare il concetto verbale espresso.

 
Il vostro motto è Animazione per passione e la vostra bella ed emozionante filosofia di lavoro è divertire divertendosi. Comunicare efficacemente attraverso le emozioni regala molte soddisfazioni, ma quanta fatica, impegno e sacrificio richiede il vostro lavoro, fra l’altro svolto lontano da casa per molti mesi all’anno?

Molti sono abituati a vedere solo una parte della medaglia e portano a casa il ricordo di persone sorridenti e felici, ma esiste un risvolto. Tutto ciò che si vede sul palco o in qualsiasi servizio di intrattenimento presuppone una preparazione artistica che si ottiene dopo svariate ore di dure prove molte delle quali effettuate in orari notturni, se a questo si aggiunge la convivenza forzata con altre persone, l’assenza di molte comodità, poche ore di relax, l’assenza e la lontananza dai cari per circa quattro mesi si può chiaramente capire come questo lavoro si può fare solo per passione.

Ma tutto ciò si dimentica nell’istante esatto in cui parte l’applauso del pubblico che per noi rappresenta la più grande ricompensa per il lavoro ed i sacrifici sostenuti.

 
Lavorate anche con i bambini per le feste a loro dedicate e coinvolgendoli nei miniclub nei villaggi vacanze. Una bella responsabilità senza dubbio, condita anche da un’infinita pazienza, ma quanto vi ricompensano i loro sorrisi? Ho letto nel tuo curriculum che hai fatto anche il clown in un ospedale pediatrico. Credo che sia stata un’esperienza indimenticabile. Ce la racconti?

Da quando ho iniziato a lavorare con i bambini ho apprezzato maggiormente la loro spontaneità e la loro voglia di entrare in mondi fantastici. Un sorriso di un bambino è un bene dell’umanità che dovrebbe essere protetto da tutti.

I primi anni di animazione insieme a mio fratello e qualche altro animatore abbiamo voluto fare questa grande esperienza di clown all’ospedale pediatrico di Acireale (CT). Andavamo al reparto la domenica mattina e posso raccontare che non sempre è stato facile in quanto ti trovavi di fronte a delle situazioni non felici, ma la riconoscenza mostrata dai parenti e la gioia dipinta sul volto dei bambini ci dava la forza di continuare.

 
Ci sono progetti futuri per l’Equipe? Novità e obiettivi particolari?

L’obiettivo che ci siamo prefissati entro il 2009 è quello di replicare l’esperienza imprenditoriale siciliana in terra Toscana affinché possa diventare una base operativa che ci permetta di estendere la nostra aria di influenza anche al nord Italia. 

 
La terra di molti di voi è la calda e vulcanica Sicilia. Un tuo simpaticissimo collaboratore sfoggia un orgoglioso tatuaggio con codice a barre Made in Sicily che trovo davvero molto simpatico. Prendendo spunto da questo ho una domanda strana da farti: che rapporto hai con l’Etna?

La descrizione di rito che si utilizza quando si parla dell’Etna è quella di identificarla come un gigante buono e dormiente che ogni tanto si sveglia e come ogni gigante ogni suo piccolo movimento ci fa sobbalzare. Da casa mia vedo vicinissimo l’Etna e durante le eruzioni la lingua di lava incandescente illumina di rosso la notte. Eppure convivendo da sempre con terremoti ed eruzioni non riesco ad avere paura ma solo un rispettoso timore per una bellezza naturale che rappresenta in tutto il mondo la mia terra.

 
Mi ha colpita molto una tua riflessione sul vostro mestiere di animatori e sul fatto di aver pensato tanto a un aggettivo che possa definirvi. Alla fine lo hai trovato. Vuoi dirlo tu?

Vorrei se permetti trarre spunto proprio dalla poesia di commiato di noi animatori che così recita: “[…] fare l’animatore vuol dire ridere anche quando si vuol piangere e scherzare obbligatoriamente quando si è tristi […] io nel mio piccolo mi sono cimentato nel forgiare una aggettivo che potesse rappresentarci e dopo tanto pensare l’unico che mi è venuto a mente è…ARTISTI”

In effetti, senza voler far torto a nessun altro operatore del campo artistico, la professione dell’animatore racchiude in sé molte componenti artistiche, dal teatro, alla danza, al canto, alla musica, ecc. che meglio di altre rappresenta la palestra artistica dalla quale escono i più famosi show man che oggi rappresentano i volti più famosi della televisione (Jerry Scotti, Giancarlo Magalli, Paolo Bonolis, Giorgio Panariello, ecc.)

 
Ecco, hai risposto alla mia iniziale domanda nel sottotitolo di questa intervista. Animatori o artisti? Siete degli artisti! Ciao Max e grazie della tua simpatia e disponibilità.
Riccarda Patelli Linari
Riccarda Patelli Linari

La mia postazione comunicativa ha le coordinate geografiche di Firenze, dove sono nata nel 1963.

Sono responsabile comunicazione e contenuti web di Te.D.-Teatro d'Impresa - www.teatroimpresa.it (servizi di consulenza, formazione e comunicazione aziendale con l'arte teatrale).

Su "SMARTIME", e-zine mensile di intrattenimento e cultura libera su "Il Fatto Quotidiano" online, sezione "Terza Pagina", curo le rubriche "Possibilita'" (percorsi e concorsi per sviluppare ed esprimere i propri talenti artistici o professionali) e "Piccoli".

Sul web magazine "BAZAR", mensile di cultura e intrattenimento", ho curato dal 2006 al 2009 due rubriche riguardanti "Architetture & Design: forme che si esprimono" e "Corsi: possibilita' senza margini".

Su GenitoriMagazine, nuova e-zine di informazione per famiglie e neogenitori edita da BabyConsumers, collaboro in Redazione con articoli in "Primo piano" e curo la rubrica "Divertiamoci insieme". www.genitorimagazine.it

Sono socia e autrice del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile, www.gruppoletteraturagiovanile.it, associazione culturale no-profit per la promozione e la diffusione della lettura e del libro per lo sviluppo, fin dalla tenera eta', di personalita' libere.