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EDITH PIAF

15/08/2007 13066 lettori
4 minuti

 Ho sentito una registrazione di EDITH PIAF: LAVIE EN ROSE, celeberrima canzone da lei scritta da cui è nato un film.

 

 

Una voce, un'emozione profonda, un viso pallido, un semplice abito nero...

 

 

 Lei ha avuto tutti gli uomini che ha voluto  Era una collezionista. Era affetta da bulimia degli affetti. Yves Montand l'attore -cantante  lo ha lasciato dopo due anni di grande amore.  La sua una rivincita sulle donne molto belle.   Lui, di origine toscana, si fece contagiare dal suo carisma e dovrà molto a lei.  Reciterà una parte che doveva essere di Jean Gabin.

 

C’era tutto in lei: la liberazione sessuale, la droga, l’alcool.Tutto era espressione della sua personalità  carismatica. Lei era droga ,lei era davvero la droga: aveva amato i suoi matrimoni, gli amici artisti e anche le donne.

La grande Marlene Dietrich le era  stata amica fino all'ultimo.

Ha amato- Charles Aznavour. 

Lui  innamorato  di questa piccola donna minuta e apparentemente fragile,  ha avuto molto da lei.

 Edith possedeva  una voce che trapassava l'anima e commuoveva. C'era nei suoi occhi liquidi tutta la sua disperazione per i suoi dolori, la vita durissima dei suoi primi anni di bambina,  di ragazza fino alla fortuna di essere stata scoperta  mentre cantava per strada nella  sua squallida infanzia.

 

E’nata in una famiglia povera ,allevata da una zia in provincia.

Ha cominciato da zero, ma poi il successo fu enorme.

 

Cantava il dolore e la gioia con uguale intensità. Le morì una bambina a due anni.Questo le fu davvero insopporabile.

 

Mia Martini  forse  è stata la  Piaf italiana. Qualcuno l'ha paragonata anche alla nostra Callas per l'intensità drammatica e la potenza espressiva con grandi solitudini ed amori.

 

Un talento davvero  smisurato il suo. 

E’ morta sola: a 48 anni. Credo abbia però vissuto più di qualunque altro per la capacità  di illuminare i cuori dei suoi ammiratori nel mondo

 

Amava appassionatamente e con generosità  e si preoccupava di dare e così gli uomini e le donne erano irrimediabilmente nelle sue mani.

Grande è stato l' amore per l'attore-cantante :Montand di origine toscana.

 

 

A Parigi morirà  una leggenda, una voce unica indefinibile quasi le fosse stata donata a sua insaputa, per lei irrinunciabile ed arma potente di seduzione. 

Persino il grandissimo Louis Amstrong ne fu ammaliato.

 

Nel ‘44 gli americani liberarono Parigi e  La Piaf cantava  la gioia dei francesi dopo la fine della guerra.

Era nata su un marciapiede di periferia…  La nonna dirigeva una casa di tolleranza e così  appena sedicenne  cantava per le strade à Montmartre…Così incontrò la sua grande occasione: fu scoperta e conobbe i grandi francesi, artisti del suo tempo :  J.P Sartre, Albert Camus, Jacques Prèvert. Jean Cocteau.

 

Le giovani generazioni non hanno conosciuto Edith Piaf

La musica oggi è diversa, le canzoni sono rimixate.

Il suo fascino è unico,contro ogni modello estetico.

Non è più successo un simile fenomeno.

 

Aznavour  s’innamorò della sua solitudine. Lei gli fu accanto e lui alla fine ebbe un grande successo con le sue particolari canzoni di una dolcezza struggente.

Tutti uomini aitanti i suoi e l'ultimo amore addirittura ventenne.

Le sue canzoni e la voce  straordinaria  rimarranno nel cuore di tutti.

 

“La vie en rose”.Famosissima, scritta da lei con  le celebri parole, colonna sonora di anni indimenicabili dopo la tragedia dell'ultima guerra.

 

Lei aveva bisogno di calore e lo elargiva a piene mani.

 

Nel ‘63 è morta come Jean Cocteau.

Tutti i suoi amici artisti sono stati: scrittori,pittori, cantanti, uomini famosi.

 

Juliette Greco l’ha un po’ sostituita: la musa degli esistenzialisti.

 

Brevi amori e la sua esistenza derelitta… lei lancerà nel mondo le sue canzoni.

Ivo Livi un grande amore, tentò di fare il parrucchiere in un primo momento, ma  poi col suo aiuto diventerà il celebre Montand e con lei trionferà  à l’Etoile.

Lui poi conoscerà Simone Signoret , la bionda attrice dagli occhi di ghiaccio

 

Montand cantò per lei "La vie en rose", la gioia per la liberazione e la fine della guerra. .

A Parigi erano  gli anni  del dopoguerra.

 

Alberto Bevilacqua l'ha conosciuta  a Parigi. L’ha avvicinata  e ha avuto l'impressione di una donna  aggressiva, aggrappata a tutto quello che poteva.    

Il padre era un funanbolo da marciapiede.

E' nata con un dna di inquietudine.

Il bordello conosciuto nell’infanzia, fu un mondo di verità brevi  dove ha ricevuto  troppi dolori .

Anche le donne furono innamorate di lei .Fu coinvolta anche in un fatto di sangue...

Edith si sposò con un compositore.

Marlene Dietrich le donò una collanina di smeraldi che porterà con sè nella tomba.

Conobbe anche Colette 

E’ un mito francese.La sua vita ebbe alti  e bassi

La Francia è un paese che apprezza i caratteri ribelli E’ un paese che procede per salti.

 

Nata poverissima. Si è fatta  da sè grazie alla sua voce e ha salito tutti i gradini per  arrivare al successo

 

E’ la parabola del dopoguerra per i giovani  per non essere piatti e conformisti.

Amò  Marcel Cerdan (pugile campione) e riuscì a fare  amicizia con la moglie quando lui morì in un incidente aereo, lasciandola disperata : le due donne si unirono nell’amore per questo uomo

Tutti erano esistenzialisti anche se non avevano  mai letto Kierkegarde.

Però l'esistenzialismo è stato un fenomeno degli anni '50

 

Gli uomini che ha amato…le canzoni sono state  il cuore, il  sangue ,la sua carne.

Lei le ha scritte  su un tavolino di un bistrot .

L'ultima volta s' innamorò di un garzone di 26 anni che sposò col rito ortodosso e ne  fece un cantante.

Era la beniamina degli intellettuali.  La  cultura francese la mise  sul piedistallo tra mito e leggenda

 

Lei  è stata una  piccola donna apparentemente senza cultura,ma con una sensibilità e intelligenza  non piegata a dettami ideologico- culturali .

La decadenza fisica inarrestabile l'afferrò,ma la voce non  risentì mai  del suo declino.

 

Penso sia da rivedere il film "La Vie en rose"

Nonostante l’alcool e la droga conservò  intatte le qualità canore.

L'incanto della sua voce, le cui note profonde,mordenti accarezzano i sensi e l'anima,  offre l'immagine  di una donna che accettava il dolore e pretendeva la gioia come un riscatto dovuto.

 

 

 

 

 

 

 

Maresa Baur
Maresa Baur

Sono una scrittrice conosciuta nel web per aver pubblicato sette libri con case editrici online. Il mio sito è http;//digilander.libero.it/biribanti.maresa Credo che cliccando sul link possiate apprendere molto di me,quasi tutto. Amo leggere, informarmi ed informare e scrivo come una forsennata come se non avessi il tempo sufficiente per farlo. Ho scritto libri di poesie, racconti, storie fantasy e "thriller". Anche il giornalismo mi affascina. Mi sono diplomata a Cambridge e adoro l'inglese che è sempre stato la colonna sonora della mia vita. Ho insegnato inglese e fatto traduzioni tecniche. La poesia è tuttavia il mio grande amore e ho invaso tutti i siti letterari possibili.La mia passione è scrivere e se non lo facessi più morirei. Mi definisco una folle-saggia con un pizzico di ironia e con questo mi presento. Maresa Baur