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(1) La poesia è bella!

13/05/2007 17905 lettori
4 minuti

Sarà la voglia di uscire, di stare insieme, di ridere, di godersi le frustate satiriche del “benignaccio”, oppure il bisogno di pensare, di emozionarsi. Sarà, ma quando le piazze e i palasport si riempiono di folle da stadio per ascoltare i versi della Divina Commedia che non tutti nel loro percorso scolastico possono aver amato, un po’ come spesso accade per la matematica, allora significa che in quelle piazze e in quei palasport avviene qualcosa che ha quasi del divino o del miracoloso. Avviene che qualcuno riesce a soddisfare non solo la voglia di ridere, ma anche il bisogno di poesia che è in noi e riesce a farlo in una maniera particolare, diversa, originale. E così gli appuntamenti di piazza si moltiplicano e nuove date si aggiungono dopo un tour che è partito da Firenze nel 2006 ed è approdato recentemente a Roma. Le prossime date dello spettacolo itinerante di Benigni, intitolato TuttoDante, saranno altre 4, a fine maggio e inizio giugno, e i dettagli si possono trovare sul sito www.tuttodante.it.

Ma la cosa non finisce qui. Non si può fare a meno di pensare a questo fenomeno: l’incontenibile Benigni, un comico burlone immerso in una scenografia povera e definita “francescana”, riesce a riempire la scena in maniera così totale, coinvolgente e appassionante comunicando dei contenuti molto profondi, divertendo e commuovendo insieme, come accade ad esempio quando interpreta con passione i versi del Quinto Canto dell’Inferno. Lui stesso dopo la prima parte del suo spettacolo, dedicata alla satira sull’attualità, annuncia che se gli spettatori riusciranno a percepire l’immensa bellezza dei versi che andrà a recitare, allora sarà avvenuta una cosa grande. Io ci penso spesso e ci ho pensato anche in passato a cosa di miracoloso avviene in quelle piazze gremite e non solo in quelle piazze. E facendolo non posso fare a meno di pensare alla poesia.

Ricordo che qualcosa di divino è già accaduto qualche anno fa, quando Roberto Benigni realizzò un programma televisivo in prima serata privo di spot pubblicitari. Già questo dettaglio è a dir poco miracoloso. Lo spettacolo che molti ricorderanno era dedicato all’Ultimo Canto del Paradiso. Fu una specie di incontro con l’Autore interpretato da Benigni che recitando in maniera molto viva quei versi si è messo nei panni di Dante, vivendo e facendoci vivere le sue sensazioni di fronte alle sublimi visioni paradisiache. Uno spettacolo che è stato anche un invito, un’animazione alla lettura, perché dopo qualcuno forse è andato a rileggersi quell’Ultimo Canto per rivivere in modo nuovo quei momenti.

Anche in un’altra occasione, lo scorso anno, ho assistito alla puntata di un programma televisivo intitolato Il senso della vita reso speciale quella sera dalla presenza di Roberto come ospite d’onore. Era raro allora e lo è ancor più oggi riuscire a vedere qualcosa di bello in tv, mentre essere contemporanea di un artista così straordinario e particolare è davvero una fortuna. Si presenta come un buffo giullare, ma io lo considero un grande poeta oltre che un grande attore.

Ricordo di aver assistito al programma senza riuscire a stare seduta proprio come lui che non riusciva a stare fermo un attimo, tanta era la sua esuberanza fisica ed espressiva. Davanti a una simile bellezza, quella delle parole che ascoltavo, non potevo fare altro che rimanere in piedi ammirata dalla capacità di trasformare la semplicità in grandezza. Roberto parlò della sua originaria povertà in maniera da renderla quasi invidiabile, descrivendo i suoi genitori definendoli “zolle di terra” per dire che erano dei poveri contadini totalmente assorbiti dal faticoso lavoro nei campi, e ascoltandolo quella fatica pareva di sentirla e quella terra sembrava quasi di averla fra le mani. Dunque raccontò, con il suo inimitabile stile, aneddoti straordinari della sua vita, accennando in maniera molto particolare e significativa alla comicità di Totò e all’arte di sognare e far sognare di Federico Fellini. Pronunciò parole splendide sull’amicizia con Massimo Troisi e frasi di stupefacente bellezza su tutte le donne. Riuscì a farci rivivere un sorriso di Papa Giovanni Paolo II raccontando un incontro indimenticabile in occasione dell’uscita del suo film La vita è bella che Karol Wojtyla volle vedere personalmente insieme a lui. Alla fine della proiezione il Papa donò a Benigni la corona di un rosario e l’attore, non avendo portato niente per contraccambiare, si frugò in tasca e regalò al Pontefice la sua penna biro. Tutti possiamo immaginare il sorriso divertito del Papa e con questo aneddoto Roberto riuscì a commuovere e far ridere contemporaneamente. Tutto lo spettacolo fu un crescendo di poetica comicità.

Ho sempre pensato, da quando ho iniziato a percepirla, che la poesia sia ovunque noi, secondo la nostra indole e sensibilità, la vediamo e sentiamo. Tutti possiamo essere poeti, basta volerlo, basta sentirlo, e non sempre occorre saper scrivere o leggere versi. Si può esserlo anche stando in silenzio ad ammirare la poesia nella natura che ci circonda, oppure suonando ed ascoltando musica, raccontando una storia, regalando un sorriso, uno sguardo, una parola, una carezza, e naturalmente amando. Si può essere poeti perfino parlando di un oggetto comune. Si può esserlo in molti modi ed è una grande fortuna per la nostra interiorità e per chi riesce a percepire la poesia che vi abita.

Roberto è la conferma vivente di questo modo di fare poesia. Come tutti sanno è riuscito addirittura a far ridere e a creare poesia in situazioni estreme come i contesti dei film La vita è bella e La tigre e la neve. Ogni volta che vedo un suo film o una sua esibizione resto stupita dalla sua incredibile capacità di far ridere mentre parla di cose immense e di rendere immenso il suo far ridere.

Sono spettacoli che regalano una sensazione di benessere intellettuale e anche altri, oltre a Roberto, sono riusciti, nel corso della mia vita, a donarmi le stesse sensazioni...

(continua nella seconda parte...)

Riccarda Patelli Linari
Riccarda Patelli Linari

La mia postazione comunicativa ha le coordinate geografiche di Firenze, dove sono nata nel 1963.

Sono responsabile comunicazione e contenuti web di Te.D.-Teatro d'Impresa - www.teatroimpresa.it (servizi di consulenza, formazione e comunicazione aziendale con l'arte teatrale).

Su "SMARTIME", e-zine mensile di intrattenimento e cultura libera su "Il Fatto Quotidiano" online, sezione "Terza Pagina", curo le rubriche "Possibilita'" (percorsi e concorsi per sviluppare ed esprimere i propri talenti artistici o professionali) e "Piccoli".

Sul web magazine "BAZAR", mensile di cultura e intrattenimento", ho curato dal 2006 al 2009 due rubriche riguardanti "Architetture & Design: forme che si esprimono" e "Corsi: possibilita' senza margini".

Su GenitoriMagazine, nuova e-zine di informazione per famiglie e neogenitori edita da BabyConsumers, collaboro in Redazione con articoli in "Primo piano" e curo la rubrica "Divertiamoci insieme". www.genitorimagazine.it

Sono socia e autrice del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile, www.gruppoletteraturagiovanile.it, associazione culturale no-profit per la promozione e la diffusione della lettura e del libro per lo sviluppo, fin dalla tenera eta', di personalita' libere.