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BAZAR Cultural Brand: comunicare sempre

01/05/2007 16287 lettori
4 minuti

Il secondo volume della collana Bazar saggi rappresenta uno dei prodotti culturali del brand BAZAR, marchio verde che invita al consumo intelligente di informazione e comunicazione multimodale e multisensoriale. Pone il suo codice a barre sul portale www.bazarweb.info, su un web magazine, una rivista cartacea, una galleria d’arte, una radio web, un metodo di comunicazione universitario, un total look, un brand per eventi culturali ed etici, una strategia di marketing creativo e, appunto, una collana di saggi. Bazar è un movimento culturale che da tre anni è attivo per la diffusione di cultura e intrattenimento intelligente. È anche un metodo di comunicazione intercreativa che viene insegnato alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.

 

Il libro dopo il contributo iniziale di Giulio Anselmi e la parte introduttiva di Eugenia Romanelli, è firmato da autori molto diversi fra loro ed è suddiviso in quattro parti:

Comunicazione e impresa, Bazar cultural brand, di Desirée Nardone (graphic manager), Monica Di Sisto (giornalista), Angela Zanghi (manager).

Comunicazione e formazione, formazione e orientamento col metodo Bazar, di Giovanni Prattichizzo (coordinatore Laboratorio Scrittura, Facoltà Scienze della Comunicazione de La Sapienza), Manuela Ardingo (scrittrice), Vera Risi (giornalista), Ciro Bertini (critico letterario), Lorenzo Botton (informatore).

Comunicazione e attività, comunicare sempre, comunicare ovunque, di Elisa Barbini (web master), Emanuele Cerroni e Massimiliano Perantoni (informatici), Valeria De Rentiis (speaker radiofonica), Patrick Domanico (imprenditore), Luca Beatrice (critico d’arte), Eva Buiatti (scienziata), Sergio Caucino (scrittore).

In appendice il bazaromanzo Mistero minore di Sergio Caucino, perché mescolare generi scrittori diversi è una caratteristica del Metodo Bazar che indica anche regole, trasgredibili, per la stesura di un testo. 

 

Bazar è difficile da definire perché è in continuo movimento, e come afferma la sua fondatrice e curatrice del volume, è come una vite che tiene insieme e collega le esperienze più diverse. Si allenta per ossigenare o stringe per dare più forza, si muove sempre e non arrugginisce. È un enzima sempre verde che trasforma sostanze in disuso e le evolve in prodotti significativi e di valore. È un uovo che genera ed è generato, un sapone che ripulisce dal superfluo e evidenzia l’essenziale, sale che dà sapore, solido ma solubile finché non saturo, che trasforma e si trasforma, come la primavera. È un cerino che accende e un remo per navigare nel mare, pericoloso e imprevedibile, ma nutriente e rinfrescante.

 

Il cultural brand Bazar comunica sempre e ovunque, creativamente e in modo esperenziale e socialmente responsabile. Una comunicazione per promuovere valori etici e solidali in maniera imprevedibile, disordinatamente sensata e multisensoriale. Si può navigare sul portale,  leggere il magazine, ascoltare RadioBazar, guardare un evento in audio-streaming, comunicare con gli amici della Bazar Cultural Community, visitare la galleria d’arte, acquistare un prodotto che da semplice oggetto d’uso si trasforma in veicolo di contenuti. Il marketing Bazar stimola i cinque sensi e non offre una merce, ma un valore aggiunto per la mente.

 

Bazar non è etichettato e non etichetta, è libero e lascia liberi. Le sue dimensioni sono l’open source, il copy left e il peer to peer, e dà spazio a una redazione del web magazine composta da personaggi provenienti dal mondo della comunicazione, dello spettacolo, dell’arte e anche da semplici appassionati che insieme formano una rete autoriale nomade, randagia, differenziata, glocale, libera, che espande in maniera orizzontale contenuti e valori culturalmente rigeneranti. Sono scrittori verdi, anime autotrofe che per personale fotosintesi assorbono luce, inondano di clorofilla i loro pensieri e producono parole d’ossigeno.

 

Ognuno è un tassello del puzzle multicolore e tipograficamente libero di Bazar e nella rete di rubriche ogni mese si possono pescare i temi più diversi che offrono al lettore molte informazioni, svariati punti di vista e spunti di interesse, assaggi che stimolano la fame di esplorare personalmente nuove rotte di navigazione verso orizzonti di approfondimento per nutrirsi di proteine e fosforo. Il lettore di Bazar non è un target da “comprare” ma un fellow da contattare, connettere e sedurre anche con un appeal grafico per stimolare in lui la voglia di soffermarsi piacevolmente sull’informazione ricevuta e di approfondirla per desiderio di crescita e confronto.

 

Per questo il Metodo Bazar è anche uno strumento di formazione, intesa come immersione esperenziale che coinvolge e rende responsabili nell’azione, condivisione e personalizzazione del proprio percorso conoscitivo. Il web magazine offre anche un ricco calendario di occasioni di infoedutainment, una scelta di proposte per fare e partecipare, esporre e scambiare, osservare e comunicare, associando apprendimento ed esperienze ludiche.

 

Gli autori dei testi scritti sul magazine si trasformano anche in conduttori radiofonici sulle frequenze web di RadioBazar, nata nella primavera 2006, per approfondire in voce le loro rubriche mensili e contaminarle con nuovi contenuti arricchendole anche di musica di qualità. Dunque le loro firme e le loro facce, espressione scritta e iconografica sul sito di Bazar, movimentano la propria comunicazione attraverso le onde sonore della voce.

 

Il cultural brand Bazar comunica anche ad arte e lo fa con l’arte di BazarT (art à porter), una galleria virtuale che ospita on line una tiratura limitata di opere d’autore a prezzi contenuti. Organizza anche eventi per portare l’arte fuori dal circuito convenzionale delle gallerie e dei musei invadendo spazi dove incontra in maniera casuale il pubblico.

 

Infine, prima della presentazione e lettura del bazaromanzo Mistero minore, pubblicato a puntate per tutto il 2006 sul magazine on line secondo il metodo della narrativa on demand, un’esilarante ricetta per una cena saporita cucinata con sentimento e in grado di far innamorare di Bazar anche una delegazione di marziani desiderosi di nutrirsi con un nuove forme di comunicazione.

 

Da gennaio a marzo 2007 alla presentazione del libro sono stati dedicati otto incontri romani organizzati presso il Centro Congressi della Facoltà di Scienze della Comunicazione La Sapienza. Si è trattato di laboratori avanzati per studenti e docenti finalizzati all’acquisizione di crediti formativi e alla redazione e pubblicazione di un’inchiesta giornalistica secondo il Metodo di scrittura intercreativa Bazar. Il tutto sotto il patrocinio, oltre che de La Sapienza di Roma, anche dell’Università degli Studi di Torino (SAA), l’Università di Verona, l’Università di Aosta, l’Istituto Einaudi e la Società Dante Alighieri.

 


Eugenia Romanelli: giornalista a L'Espresso, direttore di Time Out per l'Italia, fondatrice del movimento culturale Bazar, docente di scrittura creativa a La Sapienza, scrittrice: Trop Model (Borelli editore, 2001), Vladimir Luxuria. Una storia (Castelvecchi, 2002), La traversata di Emma Costa Rubens (Marotta editore, 2004), Tecniche di comunicazione creativa. Il metodo Bazar (a cura di, Rai Eri-Pellegrini, 2005).

 

Dati tecnici:

Luigi Pellegrini Editore - Rai-Eri

Collana Bazar saggi - 2006

pp. 368

ISBN 88-8101-377-0

€ 20,00

Riccarda Patelli Linari
Riccarda Patelli Linari

La mia postazione comunicativa ha le coordinate geografiche di Firenze, dove sono nata nel 1963.

Sono responsabile comunicazione e contenuti web di Te.D.-Teatro d'Impresa - www.teatroimpresa.it (servizi di consulenza, formazione e comunicazione aziendale con l'arte teatrale).

Su "SMARTIME", e-zine mensile di intrattenimento e cultura libera su "Il Fatto Quotidiano" online, sezione "Terza Pagina", curo le rubriche "Possibilita'" (percorsi e concorsi per sviluppare ed esprimere i propri talenti artistici o professionali) e "Piccoli".

Sul web magazine "BAZAR", mensile di cultura e intrattenimento", ho curato dal 2006 al 2009 due rubriche riguardanti "Architetture & Design: forme che si esprimono" e "Corsi: possibilita' senza margini".

Su GenitoriMagazine, nuova e-zine di informazione per famiglie e neogenitori edita da BabyConsumers, collaboro in Redazione con articoli in "Primo piano" e curo la rubrica "Divertiamoci insieme". www.genitorimagazine.it

Sono socia e autrice del Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile, www.gruppoletteraturagiovanile.it, associazione culturale no-profit per la promozione e la diffusione della lettura e del libro per lo sviluppo, fin dalla tenera eta', di personalita' libere.