Tecniche di comunicazione creativa: il metodo BAZAR
In due parole: creatività e informazione. In una frase: una redazione nomade composta da identità comunicative e comunicanti fedeli al proprio modo di esprimersi, personale ma condiviso, interattivo e inter-creativo. In un libro: Tecniche di comunicazione creativa: il metodo Bazar. In un link: www.bazarweb.info.
Bazar, oltre che una testata giornalistica nata sul web nel 2004 ed edita dalla società di comunicazione ACT!, è anche un movimento culturale, una realtà verde che respira e si evolve, ossigenante, rigenerante e nutriente, che fa germogliare e fiorire forme di cultura glocale, libera e accessibile a tutti per un’informazione, un’autoeducazione e un intrattenimento intelligente. In una parola: infoedutainment.
Il metodo multimodale Bazar si insegna stabilmente alla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma come strumento di cultura evolutiva ed ha lo scopo di formare nuovi comunicatori secondo il principio fondamentale della creazione di uno stile di comunicazione personale, spontaneo e felicemente semplice. Il redattore Bazar scrive per passione ed entusiasmo, è spontaneo ma in maniera professionale e giornalistica ed è fedele al proprio stile anche per rispetto del lettore. Non comunica “a” ma comunica “con” usando un linguaggio fluido e immediato, chiaro ma anche imprevedibile, improvvisato e creativo, e lo fa con spirito di osservazione, curiosità intellettuale ed esperenziale verso il nuovo e citando sempre le sue fonti.
Ciò avviene in un magazine mensile che è anche luogo dove si incontrano e si confrontano idee, dove gli autori appaiono non solo con le loro rubriche e le loro firme, ma si presentano con le loro foto e i loro indirizzi e-mail. Inoltre sulle pagine della versione stampabile del web magazine un codice a barre stimola e invita ironicamente a scegliere ed “acquistare” la cultura, perché Bazar è proprio come un mercato dove si scambiano merci, si sentono odori, suoni e si scoprono colori, dove le esperienze si contaminano e dove la struttura e il pensiero non sono verticali ma laterali, non piramidali ma reticolari.
Lo staff è composto sia da giornalisti di professione che da semplici appassionati o studenti, ma anche manager o intellettuali, così come musicisti, artisti e personaggi dello spettacolo. Ciò rende poliedrica e nomade, quasi randagia, la redazione i cui componenti scrivono e comunicano, spesso con tecnologia portatile, dal proprio territorio e dal proprio contesto rappresentando ciascuno un nodo diverso, ma di pari livello e valore rispetto a tutti gli altri della rete.
La comunicazione e l’informazione ri-creativa che ne nasce non è schierata e non vuole imporre nessun punto di vista, ma anzi vuole stimolare sia la libertà di espressione artistica, informativa e identitaria, che quella di muoversi in un contesto di open source e di copy left per scegliere fra molte alternative cercando approfondimento e dialogo sui temi di più diverso interesse per ogni autore e per ogni lettore.
Il metodo di comunicazione Bazar si concretizza anche visivamente e artisticamente con una grafica a tinte forti che si ispira a un movimentato collage futurista, e con oggetti metaforici decontestualizzati e ricontestualizzati ogni mese in copertina. Si esprime in maniera ipertestuale e labirintica, ma veloce e con pagine sensatamente disordinate.
Eugenia Romanelli è la fondatrice di Bazar, giornalista, scrittrice, docente di scrittura creativa e giornalistica a La Sapienza. Il libro, primo saggio teorico della collana Bazar saggi, è realizzato anche con i contributi di alcuni autori di Bazar.
L'introduzione è firmata dal sociologo Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma.
Dati del libro:
Luigi Pellegrini Editore - Rai-Eri
Collana Bazar saggi - 2005
pp. 144
ISBN 88-8101-284-7
€ 15,00