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Catturato lo spot Breil gioielli.

09/03/2005 36019 lettori
4 minuti

Il sospettato indossa uno scialle giallo. Catturato lo spot Breil gioielli.

Passava e ripassava davanti ai nostri occhi con fare sospetto. Ora l’abbiamo catturato. E’ lo spot di Breil gioielli. Il film da 15” e 30” è ambientato in un imprecisato quartiere latino. Una donna si avventura in un garage dove si svolge un combattimento clandestino. La protagonista si muove con fare deciso e indossa uno scialle giallo, di piume. Intorno al ring una piccola folla di scommettitori, sul tappeto due uomini pronti a darsi battaglia. La donna lancia uno sguardo di seduzione ad uno dei due e poi, si scopre il collo per mostrare il gioiello che indossa. L’uomo rapito dai suoi gesti, si distrae dal combattimento. L’avversario ne approfitta colpendolo al volto e mandandolo KO. La donna misteriosa si allontana dal ring e, nel buio della clandestinità, va a ritirare la sua vincita. Una volta fuori il colpo di scena: lascia la mazzetta di banconote appena vinte in elemosina ad un barbone. Poi si allontana soddisfatta nella notte.

L’ACCUSA: Lo spot poteva chiudersi dopo il ritiro della vincita, perché continuare col gesto di generosità, in cui la donna offre la somma al barbone? Questo eccesso di altruismo rende il personaggio poco credibile, una sorta di Robin Hood femminile. E poi le atmosfere sono viste e riviste.

LA DIFESA: L’idea è coinvolgente, la figura della donna viene fuori esprimendo chiaramente la personalità della marca.

Chi indossa questi gioielli è determinato, audace, seducente e dalla parte dei più deboli.

LA SENTENZA: Accusa e difesa danno la risposta a questa sentenza. Prendiamo proprio la chiusura della difesa: chi indossa questi gioielli è determinato, audace, seducente e dalla parte dei più deboli. Questo essere dalla parte dei più deboli contrasta con la personalità del personaggio che prima si introduce in un combattimento illegale, poi inganna un concorrente per vincere una scommessa clandestina e alla fine dona tutto in beneficenza. Strano.

Gianfranco Virardi
Gianfranco Virardi

Gianfranco Virardi è un Copywriter al lavoro dal 1992.

Laureato in Economia e Commercio, specializzato in marketing strategico e vincitore di una borsa di studi in Tecnica Pubblicitaria presso lo IED. Ha lavorato per molto tempo come freelance e come consulente di comunicazione per agenzie e aziende leader a livello internazionale.
E’ docente di "Scrittura Creativa" e "Tecnica Pubblicitaria" all’Accademia Nazionale di Comunicazione e Immagine di Roma, con l’alto patrocinio della TP, Associazione dei Tecnici Pubblicitari.


Da luglio 2003 ha creato la sua bottega creativa, lo studio GIANFRANCO VIRARDI, che collabora con agenzie e aziende internazionali.
Insieme ad altri autori, ha scritto il libro "SruMenti per Comunicare 1" edito da Comunicazione Italiana. Nel 2002 ha scritto il romanzo dedicato alla pubblicità "Coperte di parole", con lo stesso editore. Nel 2004 ha curato il volume “Fare Promozioni” edito da Buffetti. Nel 2006 ha curato il manuale della vendita "Siamo tutti venditori", divenuto in breve un autentico successo editoriale, edito da Lupetti.


Vive e lavora a Roma, dove almeno una volta la settimana prende la metropolitana per guardare e ascoltare le persone.