L’indagine promossa dal Public Relations Global Network analizza le notizie più rilevanti a livello mediatico
Milano, 13 gennaio 2011 – Lo sversamento di petrolio nel Golfo del Messico tra aprile e agosto e il salvataggio dei 33 minatori cileni in ottobre sono stati gli eventi mediatici di maggiore impatto in tutto il 2010. A rivelarlo è un’indagine condotta tra i propri membri dal Public Relations Global Network (PRGN), organizzazione internazionale di primarie agenzie di relazioni pubbliche indipendenti, rappresentata in Italia da Sound Public Relations.
Tutti gli intervistati hanno individuato nella drammaticità dei due eventi il fattore decisivo di tanto clamore dal punto di vista mediatico, ma per quanto riguarda la gestione della crisi a livello comunicativo i due casi si collocano agli antipodi: “Il disastro petrolifero della BP ha monopolizzato l’attenzione del grande pubblico in tutto il mondo perché molteplici erano le sfaccettature della notizia: catastrofe ambientale, impatto negativo per l’economia della zona di New Orleans, crisi diplomatica tra i paesi coinvolti, responsabilità sociale”, osserva John Echeveste, partner di VPE Public Relations, Los Angeles. “Anche per l’enorme eco dal punto di vista mediatico, il disastro ambientale nel Golfo del Messico costituisce un perfetto esempio di cattiva gestione di una crisi internazionale”.
Secondo gli esperti di comunicazione coinvolti nell’indagine è stato invece il bisogno di un evento positivo a determinare la grande partecipazione con cui la comunità mondiale si è appassionata al dramma dei 33 minatori cileni, rimasti intrappolati per oltre due mesi a 700 metri di profondità. Il lieto fine, inoltre, ha ulteriormente amplificato l’interesse nella storia: tutto il mondo ha accolto come una liberazione le immagini che ritraevano i minatori emergere dal sottosuolo, finalmente salvi. “È stato in un certo senso un dramma ‘vecchio stile’, monitorato però in tempo reale e 24 ore al giorno, secondo le regole dei media moderni”, commenta Frank Cullen, Chief Executive di Cullen Communications, Dublino. È della stessa opinione Uwe Schmidt di Industrie-Contact, agenzia di comunicazione con sede ad Amburgo: “Il coinvolgimento emotivo dell’intera comunità mediatica è stato enorme. L’immagine del Cile come paese ne è uscita enormemente rafforzata a livello internazionale”.
Il disastro petrolifero nel Golfo del Messico e il salvataggio dei minatori cileni hanno fornito un’ulteriore dimostrazione di come una copertura mediatica approfondita ed estesa possa elevare una notizia locale al rango di evento mediatico internazionale. Nel primo caso, i responsabili della BP si sono sottratti alle domande dei giornalisti e hanno concesso un limitato accesso alle informazioni, mentre nel secondo il coinvolgimento e l’aiuto della comunità internazionale non è stato solo ben accolto, ma addirittura caldeggiato. L’immagine della BP e del Cile sarà per anni influenzata in modo decisivo dal diverso modo in cui i due soggetti coinvolti hanno gestito la crisi.
Tra le altre news nella top ten dei maggiori eventi mediatici del 2010 figurano anche il terremoto di Haiti, il perdurare della crisi economica mondiale e l’eruzione del vulcano Eyjafjallajkull in Islanda, che ha bloccato il traffico aereo europeo per diversi giorni.
Second life il mondo virtuale più famoso del mondo è scomparso dai media.
Prendendo spunto da un articolo trovato su Internet, pongo a voi lo stesso quesito.
Come per ogni evento umano, in particolar modo nell'era del consumismo in cui ci troviamo, una volta affievolito l'entusiasmo iniziale è calato l'interesse per il primo social network al mondo...ma è davvero così, o l'agenda setting dei media riesce ad esaltare qualunque novità per poi fagocitarla?
Il network dei blogger non convenzionali fa l'occhiolino al mondo
Nu Marketing, gruppo di discussione su marketing e comunicazionenon convenzionale prima su Neurona e poi su XING, sognando spazi più vasti si è trasferito su Facebook dove ha incontrato Crazy Marketing Network, il crazy-sexy-buzzy-unconventional-italian-blog-network. Un amore a prima vista: Nu Marketing ha cambiato lingua e obiettivi diventando un gruppo in inglese che guardava al mondo intero. Ma l'amore mette le ali. Nel giro di un giorno, Nu Marketing si è trasformato in Crazy Marketing International, un forum dove i membri possono postare, discutere e commentare a piacimento sui temi del non convenzionale.
Il primo social network italiano a portata di mappa - www.myopencity.it - lancia un nuovo sistema di instant blogging emozionale. Con eMOCzioni puoi condividere i tuoi stati d’animo associandoli a un’emoticon e a un indirizzo della mappa. Ti farai conoscere non solo attraverso le parole che scrivi e le attività che promuovi, ma anche per i luoghi del cuore e le emozioni che esprimi. Con altre informazioni originali e curiose (“un motivo per conoscermi”, “un motivo per evitarmi”, “nel mio lettore mp3 non può mancare”....) potrai raccontare il meglio di te, o quello che preferisci far sapere…
L’obiettivo è costruire insieme una nuova geografia della città fatta di volti, racconti, idee e suggerimenti di chi la vive giorno per giorno. Ma anche contribuire a far crescere la presenza italiana nel mondo del web 2.0 con l’originale accostamento tra social network e blog collettivo, messaggistica istantanea e geolocalizzazione.
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Myopencity è un progetto curato da Cultur-e , società di consulenza e servizi di comunicazione multimediale che annovera tra i propri clienti Enel, Ferrovie dello Stato, ATM e Treccani.
Interpretato da Filippo Giardina e Mauro Fratini di Non Rassegnata Stampa nelle vesti del maketing tradizionale e del marketing non convenzionale, il video è diretto, come anche gli altri da Luca Mobilio (lmobilio at inwind.it) per Socialware. Il seeding è stato realizzato da Viralavatar insieme ai 45 blogger di CNM.
Nei primi sette giorni dal lancio, il network ha ricevuto oltre 10.000 visite uniche, e il sito oltre 3.000, mentre il video è stato visto oltre 2.000 volte, piazzandosi tra quell preferiti della settimana su YouTube e finendo in home page su Wikio.
Ed è di ieri la notizia che Crazy Marketing Network ha trovato uno sponsor. Non posso ancora rivelarne l'identità, ma sono certo che per molti sarà una grossa, grossa sorpresa.