E ai "quadretti"? sì, quel gioco che si faceva disegnando le caselle dall'1 al 9, con terra e cielo!
E avete mai disegnato?
Se avete giocato a calcio prima dell'avento dei campetti di calcio (che disastro che sono) sapete che basta uno spiazzo, quattro sassi o oggetti (cappotti, scarpe, ciabatte) che segnalino una porta e... via, il fischio di inizio immaginario, la curva che urla, il pubblico che festeggia te, Nino, campione.
E' pomeriggio, non sai cosa fare, siete un gruppetto misto di ragazzi e ragazze. Niente calcio. Cosa facciamo? beh, disegnamo un percorso, tipo gioco dell'oca, ma più semplice, più elementare. Lo disegnamo a terra con i gessetti rubati a scuola, oppure con un pezzo di mattone refrattario rubato inqualche scarto di costruzione.
Lo disegni, ci giochi. Passi il pomeriggio in allegria e ti diverti.
Se dietro casa tua c'è un vicolo cieco puoi stare più o meno tranqullo. Se il vicolo cieco è troppo lontano per te... ti adegui, e ci giochi dove capita. E capita.
Anche di disegnare.
Perchè? perchè: Children know no boundaries. Drive carefully.
DRIVE CAREFULLY.
Eh, che bella applicazione. Sembra un manifesto, e poi dopo il messaggio continua. A me l'idea piace da impazzire.
Ecco un'altro caso dove i tanto odiati "graffittari" di città potrebbero essere utili.
Il messaggio inserito nel contesto ("il copywriter on the road" ne parlava, infatti se decontestualizzi da una strada questo messaggio... oddio, perde molto il suo significato), aggiungendo un testo semplice: i bambini non conoscono confini (traduco liberamente, ma spero al meglio). I bambini non hanno confini, non si fermano se il pallone attraversa la strada. Non puoi correre nelle città, guida con prudenza se sai che loro potrebbero giocare sui marciapiedi. E loro possono essere i tuoi figlio aggiungo io.
Un eccellente campagna, dove il messaggio visivo non è fine a se stesso e con il titolo (o headline se preferite) si incastra rendendo adirittura interattivo il messaggio.
Questa si che è comunicazione. Questo si che è usare il cervello.
Automobilisti, fatelo anche voi: usate il cervello.
Client: Bund Schweizer Werbeagenturen
Advertising Agency: DraftFCB/Lowe Group, Zürich/Wallisellen
Executive Creative Director: Keith Loell
Copywriter: Iris Alder
Art Director: Fernando Perez
Ah!, un'altra segnalazione. Sarà che come art amo troppo le parole, ma in questo messaggio l'head è molto lunga. E a me piace. Non è stata nascosta. Non è stata storpiata. Ma posta in modo visibile perché completasse il messaggio.
Una delle cattive abitudini che hanno gli art italiani è quella di mettere i testi piccoli piccoli ma così piccoli che a volte l'immagine non ha più alcune senso.
Affidata a Colenso BBDO dell'Auckland in New Zealand
Personalmente non ho parole.
L'idea è magica.
E credo abbia incuriosito non poco gli abitanti della Città neozelandese.
Dategli uno sguardo e poi mi dite che ne pensate ;)
Agency: Colenso BBDO, Auckland, New Zealand
Creative Director: Richard Maddocks
Art Directors: Rebecca Johnson-Pond, Kimberley Ragan
Copywriters: Kimberley Ragan, Rebecca Johnson-Pond
Account Director: Scott Coldham
Agency Producers: Paul Courtney, Rowena Caesar
Design: Phila Lagaluga
Artists: Ben Fisher, Kate Mitchell, Elliot Stewart, Askew One
Published: July 2007
Ci pensa Advico Young & Rubicam di Zurigo a comunicarmelo
Ho una classica macchina fotografica?
no, ne ho una con dei plus? quali sono?
Ha uno zoom ottico 12 x.
Cacchio! e come comunico questo plus?
Pensa che ti ripensa, ed ecco che la Young & Rubicam Svizzera si inventa:
Advertising Agency: Advico Young & Rubicam, Zurich-Gockhausen, Switzerland
Creative Directors: Urs Schrepfer, Christian Bobst
Art Directors: Christian Bobst, Isabelle Hauser
Copywriter: Johannes Raggio
Photographer: Christian Bobst
Account Supervisor: Sandro Breu
Per pubblicizzare un dentifricio? ecco un modo fresco e forte: due caratteristiche dei dentifrici.
Abbiamo in mano un prodotto solito: un dentifricio. Laverà più bianco anche lui?
oppure questo agisce più affondo? o massaggia le gegive, aiuta il profumo dell'alito... o che ne so, ci lava i capelli mentre massaggiamo le gengive e facciamo ginnastica con i polsi?
Niente di tutto ciò. Ha un plus. Lo dimostra. E lo mette in mostra.
Advertising Agency: Ogilvy & Mather, Jakarta, Indonesia
Creative Directors: Gary Caulfield, Leonardus Bramantya
Art Directors: Darma Adhitia, Erick Sulistio
Copywriter: Ratna Puspita
Photographers: Erick Sulistio, Leonardus Bramantya
Additional credits: Dian Nurvianty, Yan Yin
Grazie a questa straordinaria "campagna" di Leo Burnett Chicago, ecco come vuole dimostrare la freschezza dei propri alimenti la Mac Donald's.
L'idea è carina e originale. Non facile da realizzare, ma non impossibile, visto che qualcuno ci è riuscito.
In Italia probabilmente le agenzie non proporrebbero ai propri clienti idee del genere, o forse i clienti non le accetterebbero.
Ma sono troppi forse. E tentare non nuocerebbe. Mal che vada... potreste inviare quella idea per la prossima edizione di Creatives are bad. Ben che vada: la vostra agenzia avrebbe dimostrato di esser la migliore.
Ma non prendiamocela sempre con i clienti: a volte siamo noi incapaci di osare.