L’agricoltura è una vera "fabbrica a cielo aperto" che opera anche in condizioni svantaggiate: perciò ha bisogno di una attenzione particolare e di supporti come, per esempio, incentivi per rinnovare e mettere in sicurezza attrezzature e macchine non al passo con i tempi. Lo afferma Confagricoltura ribadendo l’importanza del valore delle risorse umane nelle aziende agricole e la costante attenzione alla prevenzione degli incidenti come ribaltamento dei trattori e via dicendo.
“Accanto a questa nostra attenzione – ha detto il direttore generale, Vito Bianco intervenendo a un convegno dell’associazione - c’è però una visione ancora troppo astratta da parte della legislazione attuale di quella che è l’attività agricola. Non si tiene conto – ha precisato - che la realtà agricola è fatta da un milione e settecento mila aziende, delle quali solo 200 mila assumono manodopera, con un milione e centomila dipendenti, per la gran parte stagionali e 90 mila extracomunitari. Un’agricoltura – ha aggiunto - che soffre dell’invecchiamento degli addetti e che svolge una attività importante volta anche al presidio del territorio. Dove la dispersione delle aziende amplifica il problema della sicurezza”. Infatti, a detta del direttore generale di Confagricoltura, il coinvolgimento della rappresentanza agricola nella definizione delle scelte legislative ed ancor più delle sue norme applicative è “episodico e scoordinato”.
“Occorre una maggiore semplificazione – ha continuato Bianco – dando più importanza alla prevenzione e alla formazione, considerando anche che le aziende agricole si evolvono verso nuove attività, come la produzione di energia e la multifunzionalità, che presentano peculiarità per quanto riguarda i sistemi di lavoro”.
Sicurezza sul lavoro: tema scottante, che negli ultimi tempi ha trovato molta enfasi sui media.
Moda dell’informazione urlata? Sicuramente è un argomento che tocca tutti i lavoratori sia che essi siano manager (vedi gestione del personale, responsabilità, etc) o che siano dipendenti aziendali. Uno dei fattori che incide maggiormente sulla sicurezza è lo stress, causa di danni diretti (es. fenomenologia legata ad eccessivo carico di lavoro) o danni indiretti (es. in attività manuali lo stress può condurre a disattenzioni fatali sui luoghi di lavoro).
La crescente enfasi al tema non è un fenomeno nazionale bensì argomento caldo in tutta Europa. Tant’è che l’Agenzia Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (OSHA) ha condotto uno studio nel quale si precisa che il 20% dei lavoratori europei teme per la propria incolumità fisica per lo stress legato al lavoro. Se poi si va a scandagliare la ricerca si scopre che lo studio più recente riporta in 20 miliardi di euro il costo generato dallo stress sul lavoro in Europa, dato che - rapportato alla stima dei Pil degli Stati nel mondo - risulta essere l’1,5% del Pil dell’Italia, ma soprattutto nella classifica dei Pil lo “Stato dello stress” (con il cambio attuale euro-dollaro) si collocherebbe al 79° posto nella classifica 2007 della Banca Mondiale, appena prima del Kenya.
Agnzia: Longari & Loman di Assocomunicazione,
con la direzione creativa di Andrea Concato,
mentre il film è stato girato da Mercurio Cinematografica
con la regia di Emanuele Cova.
"Un luogo di lavoro sano fa bene a voi e agli affari"
BRUXELLES - Partirà a metà giugno la campagna dell'Unione Europea per sensibilizzare lavoratori e responsabili sulla sicurezza sul lavoro. La campagna "Un luogo di lavoro sano fa bene a voi e agli affari" durerà due anni e ha come obiettivo la riduzione del 25% degli incidenti in Ue.
Intanto oggi a Cattolica (teatro Snaporaz,piazza del Mercato) si svolgerà un convegno sulla sicurezza nei luoghi e negli ambienti di lavoro. Si tratterà di una mattinata di studio, confronto e riflessione: " sul lavoro indosso...la sicurezza".
«la tutela del lavoro e della salute non solo contribuisce alla produttività, al rendimento e al benessere dei lavoratori, ma comporta anche risparmi per l'economia e l'intera società».
Il Parlamento sollecita una strategia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro che attribuisca maggiore attenzione ai settori a rischio.
Approvando con 598 voti favorevoli, 20 contrari e 23 astensioni la relazione di Glenis WILLMOTT (PSE, UK) sulla proposta della Commissione in merito a una strategia comunitaria 2007-2012 per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro, il Parlamento sottolinea anzitutto che «la tutela del lavoro e della salute non solo contribuisce alla produttività, al rendimento e al benessere dei lavoratori, ma comporta anche risparmi per l'economia e l'intera società».
(…) Per i deputati è della massima importanza garantire unamigliore applicazione degli attuali strumenti legislativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro. A loro parere, le misure da prendere in considerazione dovrebbero comprendere requisiti minimi per la qualità dei servizi di prevenzione e di ispezione sul lavoro, sanzioni più severe, una migliore valutazione dell'attuazione della normativa, lo scambio delle migliori prassi, il rafforzamento della cultura della prevenzione e dei sistemi di allarme preventivo, un maggiore coinvolgimento dei lavoratori sul luogo di lavoro e il rafforzamento del ricorso ad accordi di dialogo sociale. La Commissione dovrebbe inoltre ricorrere più diffusamente alle procedure di infrazione.
(…) I deputati riconoscono inoltre che la prevenzione «riveste un'importanza fondamentale» e invita quindi la Commissione ad attuare, nell'ambito della strategia, misure volte a garantire che i datori di lavoro riconoscano e si assumano le loro responsabilità prevedendo adeguati servizi di prevenzione in tutti i luoghi di lavoro. Occorre poi assicurare che le attività di prevenzione siano svolte per quanto possibile all'interno dell'impresa, garantire che il monitoraggio della salute vada di pari passo con la prevenzione e adattare sistematicamente al progresso tecnologico la legislazione relativa alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro.