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CosPlay

29/07/2004 27229 lettori
5 minuti
Il termine CosPlay nasce dalla contrazione delle parole inglesi "costume" (costume) e "play" (giocare), che descrivono accuratamente l’hobby di divertirsi vestendosi come il proprio personaggio preferito. Il mondo ed il mercato dei videogames hanno acquisito sempre piu importanza nel panorma mondiale, al punto che il fatturato complessivo ha superato addirittura quello dell'industria cinematografica. E' quindi facile intuire quale sia la popolarita' e la diffusione dei giochi nel mondo e di come alcuni personaggi siano conosciuti ed idolatrati come e piu' degli attori. Il fatto che si tratti di entita' virtuali, infatti, non implica disagio ai fan: d'altronde il personaggio di un film e' pur sempre frutto di una fantasia, anche se interpretato da un individuo in carne ed ossa. Grande successo hanno avuto, in maniera particolare, i soggetti femminili, forti del fatto che, almeno nel passato, la stragrande maggioranza del pubblico videoludico fosse maschile. Il fenomeno CosPlayer nasce in Giappone dai fan dei personaggi dei manga (i fumetti) che, evidentemente non appagati dal solo possesso di gadget raffiguranti i propri beniamini, hanno cominciato a volerne imitare anche l'aspetto. Alcuni fan, quindi, hanno cominciato ad organizzarsi per riprodurre i costumi stravaganti che caratterizzano tutti i personaggi dei fumetti e dei cartoni giapponesi. Quasi tutti i costumi sono prodotti artigianalmente dagli stessi indossatori, ma la maniacalita' e la perfezione con cui sono realizzati e' sorprendente! Da qui il termine CosPlayer (costume player, coloro che giocano coi costumi) che caratterizza tutti coloro i quali amano, durante feste o raduni, abbigliarsi come i propri eroi. In Giappone quello dei CosPlayer e' un fenomeno diffusissimo che coinvolge persone delle piu' svariate estrazioni sociali: dagli studenti agli attempati professionisti. Locali, feste private, discoteche, raduni, mostre… sono praticamente infinite le occasioni in cui e' lecito travestirsi e sentirsi, almeno per un paio d'ore, i protagonisti delle fantastiose storie dei manga o dei videogiochi. Con l'avvento dei videogiochi e la popolarita' degli eroi di questi, moltissimi CosPlayer si sono dedicati anche ai personaggi "elettronici" facendo si che il fenomeno dilagasse a macchia d'olio anche fuori dal Giappone. Il fenomeno dei CosPlayer, infatti, ha carattere prevalentemente amatoriale e rifiuta, almeno originariamente, costumi e oggetti "commerciali". A comprare ed indossare un costume già bello e pronto sono capaci tutti! Il divertimento dei CosPlayer, invece, sta proprio nell' ‘arrangiarsi’ per realizzare i costumi in maniera piu' fedele possibile e nel fare orgogliosamente sfoggio del proprio lavoro durante le feste e i raduni. Diciamo che la linea essenziale di questo fenomeno è rimasta questa ma è giusto dire che esistono ormai Cosplayer professionisti, per i quali quest’ hobby un pò stravagante rappresenta un vero e proprio lavoro, una specie di ragazze-immagine (si parla quasi sempre di ragazze) assunte da varie case produttrici di videogiochi e/o anime che forniscono i costumi da indossare durante convention o promozioni di vendita. Non sempre però: alcune volte le ragazze devono crearsi da sole i loro costumi rispettando rigorosamente i canoni del personaggio da rappresentare se vogliono evitare di essere scartate. Anche in Italia il fenomeno sta prendendo piede. Dopo molti anni il Cosplay è sbarcato anche qui da noi dando all’Italia e alla Francia il primato di questo fenome in Europa. Nel nostro paese sono ormai centinaia i ragazzi e ragazze che si cimentano in questi "travestimenti" del tutto particolari dando spettacolo a manifestazioni del calibro di Lucca Comics, oramai un appuntamento fisso per ogni cosplayer. Non e' cosi' raro vedere seri ed attempati professionisti, che di giorno vestono le loro austere giacche e cravatte, trasformarsi, la sera, nei piu' agguerriti Goku di Dragon Ball o Ken il Guerriero.
Alessandro Esposito
Alessandro Esposito

Bisogna aver un caos dentro di sè per generare una stella danzante. Nietzsche