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Pratica che fa vivere appieno le realtà.

23/04/2018 42694 lettori
5 minuti

Erano tempi in cui non ci si curava tanto del divenire, quanto del progredire: tali e tanti erano i doveri d’assolvere per far migliorare l’appezzamento di terreno, ottenuto con stento e azzardo. L'intimo legame esistente fra lo spirito familiare e la conservazione della terra non era affatto l'enigma della famiglia grazie alla forza della fede e la certezza dell’assistenza dello spirito nell’agire quotidiano. Lo spazio di tempo considerato, nel nostro caso, comprende tre generazioni: la mia, nel periodo adolescenziale, quella di mio padre in età matura e quella di mio nonno, ancora prestante e di una certa vigoria. In virtù della vivacità e del suo agire secondo il criterio di prudenza ed equilibrio, lo facevano restare ancora saldo nella funzione di capo carismatico. L'obbedienza era totale in riguardo alla serietà e alla saggezza, resa manifesta, nell'operosità che non dimostrava né limiti né dipendenza con la competenza del proprio valere.

Tal quale denota somiglianza, prossima quasi a eguaglianza, l’attuale generazione di cui una discendenza, anch’essa salda e vieppiù disciplinata. Ora, la primavera ormai arrivata si mostra con una bellissima esplosione di colori e sapori. L’aria è calma e tranquilla, turbata raramente da qualche temporale improvviso, altrettanto si può dire del temperamento che non è di certo irrequieto. La bellezza del periodo in cui si esprime rimane impressa nelle persone che ameranno tutto ciò che è bello e gustoso le cui doti principali sono la concretezza e la tenacia. Persona pratica che sa vivere appieno le realtà di una vita materiale senza perdersi d’animo. Non c’è segno che sia più paziente di fronte alle avversità di chi sarà sempre pronto a costruire dal nulla la sicurezza sua e delle persone a cui tiene. È carnale, ha bisogno di assaporare, toccare e godere di quello che la vita terrena può offrirgli.  

Quante conquiste dello spirito divengono, «stinte e fin estinte per colpa della superficialità, della distrazione e dell'ingratitudine. Si dice che ciò può essere opera del tempo; ma troppe cose buone, e troppe ardue opere, si sogliono attribuire al tempo, cioè a un essere che non esiste… Di solito si dice anche che è proprio la polvere del tempo a cancellare o almeno a scolorire i ricordi; anzi, si ripete spesso che il tempo guarisce persino le ferite ed elide le amarezze e gli odi».

 

 

Fonte: Frammenti di etica di Croce

            Toro: Oroscopo del weekend

 

Salvatore Pipero
Salvatore Pipero

Un processo formativo non casuale, veniva accompagnato dalla strada, quasi unico indirizzo per quei tempi dell’immediato dopo guerra; era la strada adibita ai giochi, che diventava con il formarsi, anche contributo e stimolo alla crescita: “Farai strada nella vita”, era solito sentir dire ad ogni buona azione completata.  Era l’inizio degli anni cinquanta del ‘900, finita la terza media a tredici anni lasciavo la Sicilia per il “continente”: lascio la strada per l’”autostrada” percorrendola a tappe fino ai ventitre anni. Alterne venture mi portano al primo impiego in una Compagnie Italiane di Montaggi Industriali.



Autodidatta, in mancanza di studi regolari cerco di ampliare la cultura necessaria: “Farai strada nella vita” mi riecheggia alle orecchie, mentre alle buone azioni si aggiungono le “buone pratiche”.  Nello svolgimento della gestione di cantieri, prevalentemente con una delle più importanti Compagnie Italiane di Montaggi Industriali, ho potuto valutare accuratamente l’importanza di valorizzare ed organizzare il patrimonio di conoscenze ed esperienze, cioè il valore del capitale intellettuale dell’azienda.



Una conduzione con cura di tutte le fasi di pianificazione, controllo ed esecuzione in cantiere, richiede particolare importanza al rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla corretta esecuzione delle opere seguendo le normative del caso. L’opportunità di aver potuto operare per committenti prestigiosi a livello mondiale nel campo della siderurgia dell’energia e della petrolchimica ha consentito la sintesi del miglior sviluppo tecnico/operativo. Il sapere di “milioni di intelligenze umane” è sempre al lavoro, si smaterializza passando dal testo stampato alla rete, si amplifica per la sua caratteristica di editabilità, si distribuisce di computer in computer attraverso le fibre.



Trovo tutto sommato interessante ed in un certo qual modo distensivo adoprarmi e, per quanto possibile, essere tra coloro i quali mostrano ottimismo nel sostenere che impareremo a costruire una conoscenza nuova, non totalitaria, dove la libertà di navigazione, di scrittura, di lettura e di selezione dell’individuo o del piccolo gruppo sarà fondamenta della conoscenza, dove per creare un nostro punto di vista, un nostro sapere, avremo bisogno inevitabilmente della conoscenza dell’altro, dove il singolo sarà liberamente e consapevolmente parte di un tutto.