Un nuovo genere giornalistico: l’informazione sociale
Redattore Sociale è la prima agenzia stampa italiana dedicata all’informazione sociale. Promossa dalla Comunità di Capodarco, l’Agenzia nasce tre anni fa con l’obiettivo di fornire ai giornalisti gli strumenti adeguati per trattare i temi del disagio e dell’impegno sociale. Redattore Sociale opera come punto di raccordo tra i flussi di notizie provenienti dalle diverse realtà del non profit (enti, associazioni, etc.), selezionando e organizzando materiali tra loro eterogenei in modo da rendere accessibile un tipo di informazione altrimenti difficilmente raggiungibile.
Il modello è quello delle agenzie di stampa tradizionali, con la pubblicazione quotidiana di un notiziario nazionale; tuttavia, la vera novità sta nel fatto che a ciascun lancio vengono allegati uno o più approfondimenti, tratti da un data-base costantemente aggiornato con schede tematiche (al momento ne sono presenti 1.950) , tabelle statistiche (2.110), links (2.200) etc. Grazie alla presenza di un ricchissimo archivio di risorse, l’utilità di questa testata sta forse principalmente nel fatto di essere uno stimolo, e anche una guida, per ricercare piste sempre nuove.
Redattore Sociale si avvale della collaborazione con una rete fissa di giornalisti esperti di tematiche sociali, i quali molto spesso vivono a diretto contatto con le realtà di cui parlano - ad esempio, la sede romana dell’Agenzia è posizionata al binario 1 della stazione Termini, punto di ritrovo dei senza-tetto della capitale; vi è poi una “rete naturale” di corrispondenti appartenenti alle diverse associazioni non profit. Ogni settimana, inoltre, la redazione riceve in esclusiva un articolo da alcuni giornalisti di Nairobi.
L’informazione legata all’impegno e alle problematiche sociali è spesso viziata da caratteristiche negative quali la discontinuità, la superficialità, se non, addirittura, l’aperta ostilità di chi la tratta. Uno dei meriti che vanno allora riconosciuti a Redattore Sociale è quello di saper parlare del “sociale” senza sconfinare nella “società”, contribuendo così alla nascita e allo sviluppo di un nuovo genere giornalistico, l’informazione sociale.
Gloria Pericoli