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AL TEATRO FILODRAMMATICI DEBUTTA STABAT MATER

18/11/2010 17811 lettori
4 minuti

STABAT MATER
di Tiziano Scarpa
con Stefania Pepe
Costumi: Ilaria Ariemme
Musiche: Ferdinando Baroffio
Disegno luci: Marco Grisa
Regia: Andrea Chiodi

Ha debuttato, in prima nazionale, lo scorso 5 ottobre, al Teatro Filodrammatici di Milano, Stabat Mater. Un coraggioso adattamento scenico dell'omonimo romanzo di Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009. Protagonista del romanzo è Cecilia, abbandonata in orfanotrofio dalla madre. Una vita grigia e devota la sua, fino a quando conosce il giovane insegnante di violino e maestro compositore, "dal naso grosso e dai capelli colore del rame", Antonio Vivaldi. Cecilia, grazie a lui, impara a suonare magnificamente il violino e conquista, giorno dopo giorno, l'autonomia. Dal romanzo alla rappresentazione teatrale il passo è breve. Soprattutto fedele al testo originario. In scena la giovane Stefania Pepe, di origini genovesi, diplomata all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, è la sedicenne Cecilia, talentuosa e piena di interrogativi. Cecilia vive in orfanotrofio da sempre, si sveglia in piena notte e impara fin da piccola a muoversi nei lunghi corridoi, a salire e scendere le scale fino a trovare un angolino tutto suo, dove rannicchiarsi. Lì, sola con i suoi pensieri, si rivolge alla madre che, pur avendola abbandonata, resta l'imprescindibile oggetto d'amore. E le scrive. Il monologo si svolge essenzialmente in penombra, la scena è tagliata da improvvise sciabolate di luce che modellano lo spazio e scandiscono lo scorrere del tempo. Uno spettacolo minimalista, quello di Stabat Mater. Sul palco solo una panca, il resto è affidato al gioco di luci e al volto di Cecilia che si illumina o rimane nell'oscurità. Poi, il violino. Gli intermezzi musicali sono affidati ad una giovane violinista che suona di spalle. Quasi uno sfondo, nessun volto, solo note. Un inno alla musica e alla scrittura.

Elisa Giacalone, Milano

 Qui di seguito la videointervista al regista Andrea Chiodi e all'attrice Stefania Pepe

Elisa Giacalone
Elisa Giacalone

Nata nel 1980, si è laureata a Palermo nel 2004 in Lettere Moderne con una tesi sperimentale dal titolo "Tra giornalismo e letteratura: l'attività giornalistica di Goffredo Parise". E' specializzata in Filologia Moderna e insegna Italiano e Storia in un istituto superiore. Ha cominciato la sua attività giornalistica a diciannove anni in un mensile, «L’Occhio», nel quale ha lavorato due anni a tempo pieno. Si è occupata di reportage turistici, di attualità e di qualche inchiesta. Successivamente l’esperienza dei quotidiani: «La Sicilia» e «La Repubblica» (redazione di Palermo). Ha collaborato con un altro quotidiano, stavolta locale, “Marsala c’è” (pubblicato anche on line, www.marsalace.it) dove si è occupata di cronaca. Ha partecipato a vari concorsi letterari distinguendosi quasi sempre nelle prime posizioni. Ha lavorato come giornalista radiofonica a Radio Italia Anni 60, una delle emittenti dipendenti da Radio Italia Solo Musica Italiana. Ha anche condotto un programma d'informazione e intrattenimento incentrato sulle interviste. Ha vissuto a Londra per alcuni mesi per una workexperience nel settore "Giornalismo" e ha realizzato un progetto di ricerca (in lingua inglese) dal titolo "The evolution of blog and its impact on the journalism profession: an exploratory approach". Attualmente si divide tra il lavoro di insegnante a scuola e la passione del giornalismo e della letteratura che porta avanti attraverso la radio, le collaborazioni giornalistiche e attività culturali varie. Ha anche un blog (www.reporteritinerante.ilcannocchiale.it) dove è possibile leggere i suoi reportage di viaggio e non solo.