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VECCHIO MARKETING E NUOVI MEDIA

17/06/2010 37438 lettori
5 minuti

C’era una volta il Vecchio Marketing che trascinava a forza la propria vecchia pellaccia fatta di regole e modelli  in grado di appiattire qualsiasi entusiasmo attorno al brand. Poi arrivò Internet, “roba da informatici”, si diceva, e il Vecchio Marketing si limitava a guardarlo da lontano con la supponenza di chi pensa di conoscere il mondo. Il nuovo arrivato però iniziò a crescere, evolvere, trasformarsi e a quel punto il Vecchio smise di ignorare il Nuovo ed iniziò a donargli un po’ della sua saggezza.
Fù così che qualcuno non parlò più di un “vecchio” e di un “nuovo” marketing ma iniziò a capire che integrando aspetti tradizionali ad idee e strumenti innovativi era cosa buona e giusta.
Ecco perché, le attività di comunicazione online, siano esse campagne di Social Media Marketing o strategie continuative di Digital Pr, non sono e non devono restare un ectoplasma isolato dall´ intero universo marketing di un´azienda. Ogni attivita´ online va pensata e studiata per stimolare e/o enfatizzare le altre attivita´ "offline" più tradizionali. Un’azienda deve avvicinarsi  ai “nuovi media” ponendosi le stesse identiche domande che precedono una qualsivoglia attività o progetto di marketing e comunicazione:
- quale è il mio obiettivo?
- a chi mi rivolgo?
- come posso migliorare il mio brand? 
- cosa il mio brand può offrire al target? 
- sono in grado di mantenere le promesse e soddisfare la domanda?
E’ molto importante porre sempre davanti alla mera operatività (scrivere post, aggiornare profili, scatenare virus, reclutare amici/fan ecc…) una visione strategica della comunicazione ed una presa di coscienza reale del posizionamento di marca, affinché si possano creare sinergie efficaci tra progetti pensati e veicolati mediante i media classici e le innumerevoli opportunità offerte dalla Rete. Grazie a questo, sarà possibile guardare i Social Media da due diverse angolazioni: meravigliose casse di risonanza per le nostre iniziative più tradizionali e, allo stesso tempo, territori vergini su cui condividere le nostre idee per realizzare un progetto, prodotto o servizio con la complicità di chi poi dovrà usufruirne.


Michele Rinaldi via http://mktgcafe.blogspot.com/

Michele Rinaldi
Michele Rinaldi

Nasce nel 1982, l’anno della vittoria ai mondiali, e già questo è un segno premonitore. Fin da piccolo impara ad attirare l’attenzione del proprio target con primordiali tecniche di guerrilla marketing. Crescendo, si accorge che l’istinto lo porta sempre a comunicare ed un giorno di Giugno, viene folgorato da una frase: “non si può non comunicare” (Watzlawick).
Spinto da questa teoria consegue: una laurea triennale in Scienze della Comunicazione ed una laurea specialistica in Marketing e Comunicazione d’Impresa.
Inizia la sua avventura professionale nell’agenzia di comunicazione Soluzione Group dove vede crescere la passione per le aziende e per le loro “reason why”.
Contribuisce alla fondazione del Public Relations Network e si specializza nel web 2.0 creando un proprio modello di approccio e gestione della Rete, chiamato A.S.P.
Oggi è responsabile della divisione Digital PR, scrive sul blog Marketing Cafè e sul portale Comunitazione. Ha il piacere di essere docente al Master in "Non conventional marketing + Social Media" organizzato dal Centro Studi Europeo Eurogiovani presso le università di Bologna, Milano e Trieste.