Openness - Creatività, Cooperazione e Condivisione
Quando si parla di web e condivisione dei contenuti rete, non si parla di una zona franca dove vige la legge della giungla. La materia, ora neppure così vergine, conta una letteratura attiva che contempla norme che regolano il commercio elettronico, l’informatica della pubblica amministrazione i software e i diritti d’autore, Nelle aule delle facoltà di giurisprudenza, a Trento come a Roma, si studia il diritto privato dell’informatica.
Parlando di comunicazione online, si parla anche di condivisione di contenuti diretta dagli utenti della grande rete. Di questo nello specifico si parlerà giovedì 21 gennaio presso lo IED di Roma con Arturo di Corinto, giornalista esperto di comunicazione pubblica terrà un intervento su Openness - Creatività, Cooperazione e Condivisione.
L’incontro abbraccerà diverse tematiche del momento, che vanno dall’analisi della figura del prosumer, un utente desideroso di esprimersi, che si produce in una mole imponente di user generated content, alla condivisione dei contenuti in Rete.
Di Corinto ha una profonda esperienza dei mezzi di comunicazione e del giornalismo nel settore pubblico e aziendale. Collabora con diverse testate e come esperto di esperto di comunicazione pubblica, è l’ideatore e responsabile del portale Culturalazio.it premiato agli e-Content Awards del 2007. Tra gli altri ha lavorato come responsabile della comunicazione al Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione e attualmente lavora per l’Istituto di Ricerche Economico Sociali ed è Responsabile dei Progetti Open Source del Centro per le Applicazioni della Televisione e delle Tecnologie per l’Innovazione Digitale della Sapienza Università di Roma.
L’incontro si svolge nell’ambito di Talking IED è un ciclo di conferenze pubbliche dove l’Istituto invita personaggi del mondo della cultura e delle professioni creative a raccontare attraverso il proprio lavoro le questioni legate alla costruzione di un futuro possibile.
Questa volta si affronta il tema dei contenuti del web, anche perché grazie alla libertà di comunicare attraverso questo strumento, è ritornata la voglia di scrivere, decretando una vera e propria democrazia della parola.