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Non è Corrida senza il Maestro Pregadio

12/01/2009 19493 lettori
5 minuti

E' partita la nuova edizione de "La Corrida", lo storico programma di Canale 5 che anche quest'anno è condotto da Gerry Scotti con la presenza della bella Michela Coppa. Colpo di scena, però, non c'è più il Maestro Roberto Pregadio, sostituito da Vince Tempera. Perché? Si era pensato, in un primo momento, a una indisposizione di Pregadio, che "avendo una certa età" poteva essere stato costretto a rinunciare al programma per motivi di salute. Ma lui ha prontamente smentito: "La decisione di non prendere parte alla nuova edizione della Corrida - ha detto - non è mia, ma di altri, e non è in alcun modo determinata dalle mie condizioni di salute che, a dispetto dell'età, sono tuttora ottime e non hanno subito alcun deterioramento durante quest'ultimo anno". Al suo posto è stato chiamato Vince Tempera, 62 anni, che ha alle spalle una carriera quasi quarantennale come tastierista, compositore e arrangiatore. Ora, il problema è molto semplice: è giusto che un programma storico della tv italiana venga privato del suo ultimo baluardo, se non c'è assolutamente bisogno di farlo? Il conduttore Corrado fu rimpiazzato giocoforza da Scotti perché, come ben sappiamo, solo la morte gli impedì di continuare, ma se Pregadio non sta male, che bisogno c'è di metterlo da parte? E così sul web impazza la polemica, con relativa mobilitazione degli utenti: Facebook ha già visto nascere alcuni gruppi pro Pregadio, ed è addirittura spuntato fuori un blog, http://ridatecipregadio.blogfree.net, che inneggia al ritorno del Maestro licenziato. Ci si chiederà la ragione di tutto questo fervore. Presto detto: il Maestro Pregadio oggi è una vera e propria icona, ed è rimasto l'unico legame con le origini di un varietà che si è sempre mantenuto lontano dalla volgarità. Recidere anche quest'ultimo tassello di connessione con il passato significherebbe porre fine a un'epoca di cui il pubblico non si sente ancora saturo. Marina Donato, ideatrice del programma, sostiene che a Pregadio fosse stato offerto di condividere la scena con Tempera: ''Sono veramente dispiaciuta che il maestro Pregadio non abbia accettato l'offerta di partecipare a ogni puntata, pur condividendone la direzione musicale col maestro Tempera''. A nostro parere, Pregadio ha fatto bene a rifiutare la proposta della produzione, visto che - come si suol dire - troppi galli in un pollaio litigano. Che senso avrebbe avuto la sua figura, se costretta a convivere con quella di un altro direttore d'orchestra? C'è chi si dice dell'idea che Pregadio, pur bravo professionista e simpatico uomo di tv, debba lasciare il campo ai giovani colleghi, i quali magari meritano un posto che le "mummie" del piccolo schermo non dovrebbero occupare. Nulla dura per sempre, e la Corrida non dovrebbe fare eccezione: dopo Corrado, di conseguenza, si sarebbe dovuto chiudere tutto e dare spazio ad altri show. La nostra risposta? Il discorso sui giovani è giustissimo, peccato che il posto di Pregadio sia stato preso da Tempera, che non è propriamente un debuttante... Un'altra opinione da confutare è che ad 80 anni Pregadio dovrebbe dedicarsi a qualche hobby se, come dice lui, la sua salute è perfetta: la televisione generalista sarebbe vecchia, e il luogo comune delle pietre miliari della tv, che in molti ritengono erroneamente insostituibili, costituirebbe il motivo principale per cui da anni gli spettatori devono sorbirsi programmi inutili. Anche qui la risposta sta nel fatto che se il pubblico, che ha facoltà di usare il telecomando e cambiare canale, non avesse più gradito tali trasmissioni (in questo caso, "La Corrida"), lo share non avrebbe dato ragione a chi di dovere. Si tratta dunque, anche in questo caso, di critiche sterili, qualunquiste, destinate a lasciare il tempo che trovano. A noi "La Corrida" non sembra un format nè superfluo nè tantomeno superato, anzi lo troviamo ancora molto divertente nella propria "nazional-popolarità". I suoi concorrenti, così naif e trash, non sono sicuramente più fastidiosi di tanti altri personaggi che viaggiano ormai quotidianamente via etere. In secondo luogo, contrariamente a ciò che qualcuno pensa, secondo noi il Maestro Pregadio non aveva affatto iniziato a "perdere colpi", per cui non si era reso nè patetico nè ridicolo agli occhi dei telespettatori: ergo, non c'era alcun reale motivo per farlo fuori. Non è altresì giusto affermare, come ha fatto Vince Tempera, che la sua mimica avesse iniziato a "mostrare la corda", e dunque necessitasse di un rinnovamento. Squadra che vince, in tv, non si cambia: gli ascolti parlano sempre chiaro, e non ci risulta che dessero torto al vecchio modello Corrida. Insomma, Pregadio non doveva essere accantonato in un angolo: al contrario, dovrebbe tornare al suo posto, e sono in molti a sostenerlo.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.